capitolo 43

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Dylan's Pov

Avevo provato a parlare con Mary.
Inutilmente, come previsto.

Dopo che le avevo detto alcune cose in classe, credevo che si fosse sentita male ed era corsa fuori.

L'avevo seguita fino al bagno.
Pensavo stesse avendo un attacco di panico.
Forse era così.
Ma pochi minuti dopo averla trovata, il suo nuovo ragazzo era venuto a prenderla.

Lei aveva chiamato lui.
Prima era me che chiamava quando non stava bene.
Ero io che riuscivo a calmarla.
Ma non era più così.

Dopo che era andata via da quel bagno, ero rimasto in piedi.
Inerme.

Non sapevo che fare.
Vedere quella scena davanti ai miei occhi mi aveva mandato il cervello e il cuore in frantumi.
Non che già non lo fosse.
Ma vedere dal vivo quella situazione era stato devastante.

Sentii le mie guance umide e mi accorsi che stavano iniziando ad uscire lacrime dai miei occhi.

Cercai di asciugarmi il viso con la manica della felpa e ritornai in classe.

Perché l'amore doveva fare così male?
Una cosa così bella era allo stesso tempo così dolorosa.

Alla fine delle lezioni mi raggiunse Margot.
Non la sopportavo più.
Perché dovevo trovarmela sempre tra i piedi?

Margot:< tesoro perché sei corso via dall'aula seguendo quella sciacquetta?>

Dylan:<senti non chiamarmi più tesoro, quante volte te lo devo ripetere.
E poi non osare chiamarla in quel modo.>

Margot:<oh scusa tesoro ma non devi seguirla non vedi che ti ignora?
E poi tu hai me.
Cosa c'è di meglio?>

Dylan:<io avevo il meglio.
E niente potrà mai essere come era con lei, quindi lasciami in pace.
Vai a stressare qualcuno della squadra di football e non mi rompere piu>

Margot:<attento a quello che dici, potresti pentirtene>

Dylan:<si ok ciao.
Io me ne vado>

Entrai nella jeep e tornai a casa.
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Autrice Pov

Erano passati due mesi dal rientro a scuola.
Mary con molta fatica e con l'aiuto di Damien aveva imparato a controllare l'ansia quando vedeva Dylan a scuola.

Stava ancora con Damien ma non più come coppia.
Si davano supporto a vicenda.
Si erano affezionati molto.

Dylan era sempre giù di morale.
Era diventato più schivo con tutti e non andava più neanche agli allenamenti con Tyler.
Ormai li saltava da molti giorni.

Ery e Tyler stavano ancora insieme.
Almeno loro stavano bene.
Anche con le loro stranezze.
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Era la mattina del 3 di marzo quando scendendo in cucina per fare colazione, Mary scoprì una notizia che le avrebbe cambiato la vita.

Trovò il padre seduto a tavola con dei fogli in mano.
Era radioso come non mai.
Sprizzava felicità da tutti i pori.

Mary:<papà che succede?
Ti decidi a parlare?>

Xavier:<principessa oggi non vai a scuola.
Dobbiamo festeggiare.
Chiama Ery se vuoi e falla venire con noi>

Mary:<ok ma mi vuoi dire perché si festeggia?>

*Mi passò i fogli che aveva davanti e iniziai a leggere *

•Approvazione di divorzio•
Il sig. Xavier Lapointe e la
sig. Katrina Smith sono legalmente divorziati.
Con la presente dichiarazione si attesta l'annullamento legale e totale degli impegni cognugali tra le due parti.
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*Non riusciva a credere a quello che stava leggendo.
Sembrava un sogno.
Questo avrebbe finalmente cambiato tutto.*

Mary:<papà ma è fantastico!
Aspetta come ci sei riuscito?>

Xavier:<principessa la verità viene sempre a galla.
Quella pazza è stata denunciata con la libertà vigilata.
Hanno fatto delle indagini, visto che il giudice e gli avvocati che aveva assoldato, hanno fatto così con molti alti casi.
Hanno scoperto i sotterfugi che facevano cosi hanno arrestato il giudice e agli avvocati hanno tolto la carica e gli hanno fatto una multa altissima.
Per Katrina le cose sono andate peggio. 
In libertà vigilata per ora, è perennemente sotto controllo.
Non potrà più avvicinarsi a noi.
E non potrà più farci niente.
Siamo liberi principessa.>

*Mary era felice per il padre, ma l'unica cosa a cui riusciva a pensare era che finalmente avrebbe potuto parlare con Dylan e spiegargli tutto quello che era successo.*

Le sembrava un sogno

Mary:<papà scusami ma devo scappare a scuola.
Tornerò presto. .
Ti voglio bene>

Diede un bacio al padre ed uscí di casa iniziando a correre.

Doveva andare da Dylan.
Si sentiva finalmente felice e con il cuore a mille dopo quattro mesi.

        Continua...

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