capitolo 30

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Autrice Pov

I giorni seguenti furono abbastanza tranquilli.

Dopo quello che era successo poche sere prima Dylan aveva deciso di chiedere aiuto a Tyler per un piccolo addestramento di difesa.

Si incontrarono nel loft di Tyler quella sera.
C'erano anche Mary ed Ery.

Tyler:< hai almeno un minimo di basi?>

Dylan:<basi per cosa?>

Tyler:<oh merda! qua c'è più lavoro del previsto da fare!>

Le ragazze erano sedute sul divano a gustarsi lo spettacolo.

Ery:< tieni ho portato i pop Korn>

Mary:<che stronza, dammi qua almeno ci facciamo due risate>

Dylan:<la smettete di prendermi in giro voi due?!>

Mary:<tesoro stiamo solo scherzando. Credo in te>

Tyler:< forza fammi vedere come riesci a schivare qualche colpo>

Tyler stava simulando un piccolo attacco ma Dylan non era riuscito a schivare neanche un colpo.

Dopo quasi due ore di addestramento intensivo era riuscito a fare qualche progresso.

Mary:<non è andata poi così male dai>

Dylan: <non è andata così male?
Mi prendi in giro?
Stai vedendo che sono a pezzi?>

Tyler:<amico, per essere la prima volta non è andata malissimo.
Ci vedremo qui almeno un ora al giorno e tra un mese sarai diventato un boxeur professionista>

Dylan:<vuoi farmi morire o cosa? Facciamo 3 volte a settimana, mi basta che riesco a difendere la persona che amo.
Non mi interessa diventare Mike Tyson grazie>

Mary:<ragazzi andiamo a mangiare che ho fame?>

Ery:<ma come è possibile che tu hai sempre fame!?>

Mary:< da quale pulpito>

Ery:<fasulla.
Quindi pizza?>

Mary:<ovviamente>
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Mary's Pov

Dopo aver assistito "all'addestramento" a casa di Tyler uscimmo tutti e 4 per andare a cena.

Mentre eravamo per strada notai che mi era arrivato un messaggio con un numero sconosciuto:

📲 Goditi gli ultimi 3 giorni. Buon
Divertimento

Chi poteva essere e cosa voleva dire?

Non poteva essere ancora lei.
Ne parlai con Ery e cercammo di capirci qualcosa.

Ery:<secondo me c'è di mezzo Margot>

Mary:<ma che stai dicendo sei pazza? Se è stata proprio lei a mettermi in guardia della situazione!?>

Ery'<si ed è un caso che lo stesso giorno che lei ti dice quelle cose, pestano Dylan?
Le cose sono collegate me lo sento>

Mary:<se era immischiata in questa situazione perché avrebbe dovuto aiutarmi!?>

Ery:< certe volte sei proprio rincoglionita.
Svegliati sorella, quella fa il doppio Gioco.
Ma hai visto come guarda Dylan ultimamente?
Dammi retta, sta aiutando la fazione nemica.
Secondo te chi ha fatto la soffiata a quelle persone su dove abita Dylan o i giri che fa!?>

Mary:<cazzo se è davvero arrivata a tanto gli spacco la faccia giuro.
Anche se non penso che sia capace di fare queste cose>

Ery:<mi fai innervosire quando fai così.
Quella è manipolatrice, te lo dissi dal primo giorno di scuola del primo anno, appena la vidi.
Mi sono mai sbagliata su ste cose?>

Mary:<no ma..>

Ery:<niente ma, ho raggione punto>

Mary:<cercherò di indagare in questi giorni.
Come diceva sempre mio nonno: se nascondo qualcosa faranno sicuramente un passo falso.>

*Eravamo rimaste molto indietro rispetto ai ragazzi, avevamo dimenticato che eravamo lì per andare cenare*

Finita la cena io e Dylan salutammo gli altri due e andammo a casa sua.
Avrei dormito li quella sera.

Avvisai papà che non sarei tornata ed entrammo in casa.

Salimmo in camera sua e mi sdraiai sul letto fissando il vuoto.
Avevo in testa ancora le parole di Ery riferite a Margot.
Non riuscivo a non pensarci.

Dylan:<ehi tesoro che ti succede?
Non è da te essere così silenziosa>

Mary:<niente Dyl tutto ok>

Dyl:<ehi>

Mi poggiò due dita sotto il mento e mi alzò delicatamente il viso.
Mi guardò negli occhi e già aveva capito tutto.
Era incredibile come riusciva a capirmi anche senza parlare.

Dyl:<so che stai cercando un modo per risolvere tutta questa situazione. Ma non tocca a te, non puoi fare tutto da sola.
Non puoi metterti in pericolo.
È pericoloso lo sai.
Quindi cerca di non pensarci almeno per un po'.
Almeno per stanotte.>

Mi accarezzò la guancia e mi fece l'occhiolino.
Aveva un espressione dolcissima.

Lui faceva uscire la parte di me che avevo sempre odiato e che avevo sempre nascosto.
Ma con lui non mi dava fastidio, riuscivo ad essere più dolce, ed io dolce non lo ero mai.

Dyl:<vieni qui>

Mi abbracciò e rimanemmo così finché non ci addormentammo.

Era impressionante il modo in cui riusciva a calmarmi.

Continua...

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