capitolo 45

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Dylan's Pov


Mi trovavo a casa di Mary.

Ero di nuovo accanto a lei.
Non potevo crederci.

Tutti quei mesi lontani facendomi credere che non gli importava niente di me.
Invece aveva sofferto così tanto solo per proteggermi.
Mi sentivo in colpa ma allo stesso tempo ero la persona più felice del mondo.

Stavamo di nuovo insieme e niente e nessuno me l'avrebbe portata più via.

Avevamo appena fatto l'amore.

Mi era mancato sentire il suo corpo a contatto con il mio.

Mi era mancato il profumo della sua pelle.
La morbidezza delle sue labbra.
Il modo in cui si mordeva il labbro quando si accorgeva di essere guardata.
Mi mancava intrecciare le mie mani nei suoi capelli.

Mi aveva invitato a fare la doccia con lei.
Non me lo feci ripetere due volte.

L'acqua calda scorreva sui nostri corpi come pioggia, come per lavare via tutto il dolore di quei mesi passati.

Mi trovavo dietro di lei e non potevo fare a meno di abbracciarla.

Il contatto con il suo corpo mi provocava sempre una forte eccitazione.
Non potevo farne a meno.
Non potevo controllarla.

Le accarezzai i fianchi e baciai ogni parte del suo corpo.

Mary: <mi sei mancato Dylan>

Dyl:< anche tu piccola peste>

Faccemmo l'amore sotto la doccia.
E niente era paragonabile a me e lei insieme.

Per me era la perfezione.
E non avrei mai più permesso che qualcuno le facesse del male.
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Autrice Pov

La sera Mary e Dylan uscirono con Ery e Tyler.
Il gruppo era finalmente ritornato insieme.

Decisero di prendere qualcosa da mangiare al MC delle birre e andarono in spiaggia.

Poggiarono un grande telo sulla sabbia, dei cuscini e delle piccole torce per fare luce.

Tyler:<ragazzi propongo un brindisi al ricongiungimento di questi due deficienti>

Ery:<più che un brindisi, se succede di nuovo qualcosa, queste bottiglie di birra ve le spacco in testa>

Mary:<sempre molto dolce tu eh!?>

Dylan:<ragazzi mi siete mancati.
E tu bestiolina, grazie per essere stata accanto a questa peste in questi mesi>

Ery:<non potevo lasciarla sola, ha fatto fin troppe cazzate.
La volevo ammazzare>

Mary:<ma zitta che sotto sotto mi ami>

Ery:< io ti ammazzo giuro.
Mo ti prendo e ti butto in mare anche se è marzo e si congela.>

Tyler:<amico  sono partite.
Le abbiamo perse>

Dylan:<ho notato.
Tra un oretta si accorgeranno che ci siamo anche noi>

Ormai Ery e Mary si stavano rincorrendo per la spiaggia mentre bevevano birra.

Quelle due insieme erano sempre un terremoto.
Si prendevano a schiaffi in testa e si facevano lo sgambetto a vicenda.

Ad un certo punto i due ragazzi le videro rotolare nella sabbia ridendo come due pazze.

Dylan e Tyler si guardano entrambi facendo gli occhi in su e continuarono a sorseggiare birra.

Dylan:<niente da fare si sono ubriacate>

Ery si diresse verso i ragazzi urlando il nome di Tyler

Ery: <Ty vieni, andiamo a fare il bagno>

Tyler:<tu sei pazza ci sono 7° gradi e si congela, è inverno piccola>

Mary fece la stessa cosa con Dylan.

Tyler:<quanto cazzo avete bevuto. Siete due camionisti russi>

Risero tutti e le ragazze si buttarono addosso ai loro partner.

Dylan:<tesoro è il caso che ti sdrai un po' e ti tranquillizzi>

Mary:<amore mio la notte e ancora giovane dobbiamo divertirci.>

*Prese Dylan, lo fece alzare e si mise a ballare con lui.*

Dylan:<tu sei folle.
Mi piace questa cosa.
Vieni qui piccola>

*La prese in braccio facendola girare e la baciò con passione.
Caddero entrambi a terra.
Visto tutto l'alcol non avevano sentito dolore cadendo.
Si ritrovarono a terra stesi e sporchi di sabbia.
ma non gli importava.
Continuarono a baciarsi a lungo.

Ery e Tyler non erano da meno.
Erano stesi sul telo.
O meglio, Tyler era steso ed Ery era a cavalcioni su di lui.
Gli teneva le mani alzate in modo da non poterle muovere e lo stava baciando avidamente.*

Dopo quasi un oretta si trovarono tutti e quattro stesi sul telo guardando le stelle.
Erano tranquilli.
Avevano tutti il viso rilassato.

Dylan:<ragazzi promettetemi una cosa>

Mary:<cosa amore!?>

Dylan:<resteremo amici per sempre. Abbiamo passato molte cose insieme e ci siamo sempre aiutati nel bene e nel male.
Voi siete la mia famiglia.>

Tyler:<amico puoi stare sicuro che in qualunque stronzata, io ti accompagnerò sempre>

Ery:<oh mio dio potrei vomitare. Questo romanticismo ti sta uscendo dal culo?
Ahaha ovviamente puoi contare su di me imbecille.
E poi chi cazzo vi tiene d'occhio quando fate cazzate se non ci sono io?>

Mary:<bestia!?
Tu sei la prima che fa cazzate con noi quindi taci.
Comunque noi resteremo sempre il gruppo dei deficienti.
E niente e nessuno potrà cambiare le cose.
Magari in futuro potremmo dividerci per un periodo ma torneremo sempre tutti e 4 insieme.
E poi sapete troppe cose, se mai ci dovessimo separare vi dovrò uccidere.>

Ery:<io ti uccido già da ora sicuro>

Dylan:<è l'alcool che mi fa aumentare la parlantina ma vi voglio bene ragazzi.>

Tyler:<amico tu sei sempre logorroico.
Vi voglio bene anche io>

Ery:<io no, vi odio>

Mary:<e il suo modo per dire che ci ama.
Vi adoro amici miei, senza di voi non sarei mai riuscita ad affrontare questi orribili 5 mesi.
E anche tu Dylan.
Anche se siamo stati separati.
Anche se stavo da schifo senza di te. Sapere che eri al sicuro mi ha dato la spinta per andare avanti.
Eri con me anche se non fisicamente. Quindi grazie.

*A Mary iniziarono a scendere le lacrime.
Era una sofferenza ripensare a quei mesi e a quello che aveva passato. Non solo per la lontananza da Dylan ma anche per suo padre.*

Dylan:<Ti amo nanetta.>
Mary:< Ti amo anche io nasino all'insù>

I 4 ragazzi passarono la notte in spiaggia, parlando sotto le stelle.

Per quella notte erano davvero spensierati e sembravano dei ragazzi normali senza alcun problema.

         
      Continua...

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