Mary's PovRicevetti una chiamata da Dylan.
Mi disse che stava venendo da me perché doveva parlarmi.Dato che lo avrei visto, gli avrei dato la bella notizia.
Non riuscivo ad aspettare, volevo condividere con lui questa gioia.
Gia immaginavo l'emozione che avrebbe provato quando glielo avessi detto.Arrivò davanti alla Bakery e mi fece segno di uscire fuori.
Chissà cosa doveva dirmi.
Appena lo vidi gli diedi un bacio e lo abbracciai.
Dylan:<amore ti devo parlare di una cosa importante>
Mary:<anche io ti devo dire una cosa Dyl>
Dylan:<ascoltami.
È successa una cosa che mai mi sarei immaginato potesse succedere>Mary:<continua.
Ti ascolto>Dylan:<è difficile sia da dire che da accettare.
Oggi Margot è venuta a lavoro da me>Mary:<cosa?
Come ha osato?
Che voleva?>Dylan:<non so come dirtelo quindi lo dirò come viene.
È incinta e il padre sono io.
Ha architettato tutto prima di quella notte dove mi ha drogato.
Ha detto che se non fossi andato a stare da lei avrebbe abortito.
Non posso lasciare mio figlio in mano a quella squilibrata.
Ho un dovere verso mio figlio.
Mi uccide questa cosa ma non possiamo stare più insieme.
Sappi solo che ti amo e ti amerò per sempre.>*Cosa stava dicendo?
Non ci credevo.
Non era vero.
Era tutto un incubo e io stavo ancora dormendo.Mi era caduto il mondo addosso.
Tutto il mio mondo era crollato in quei pochi minuti.
Tutta la felicità che avevo poco prima era stata spazzata via da una tempesta di dolore schiacciante.*Non riuscivo a parlare.
Vidi Dylan che mi si avvicinò per abbracciarmi ma non sentii neanche le sue braccia intorno a me.
L'udito si era ovattato, il respiro si era alterato e un dolore lancinante al petto si era fatto strada prepotente.
Iniziai a tremare e faticavo a respirare.
Cazzo un attacco di panico in piena regola.
Dylan cercò di farmi calmare, ma per la prima volta fu un insuccesso.
Di solito era lui che mi faceva calmare quando li avevo.
Ma ora era lui la causa di quell'attacco.Mi prese in braccio e mi fece sedere nella jeep.
Mi diede un sorso d'acqua e mi accarezzò il viso.
Cercai di capire cosa dovesse significare per lui quella situazione.
Cercai di mettermi nei suoi panni.Aveva veramente accettato di andare a stare da quella psicopatica per il bambino!?
E il nostro?
Non immaginava minimamente che io fossi in dolce attesa.

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Wide Eyed
RomanceTratto dal prologo: Dylan:《 Dovrei chiamarla...?》 Alexandre:《 Dipende.》 * Dipende? Da cosa esattamente? Schiudo le labbra e sollevo gli occhi verso mio padre mentre l'uomo si accomoda accanto a me.* Alexandre:《 Vuoi chiamarla per un tuo desiderio o...