capitolo 37

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Autrice Pov

Vedendo il padre in quello stato, la ragazza si mise subito in azione per aiutarlo.

Gli tolse la siringa dal braccio e con l'aiuto di Ery riuscirono a portarlo fino al bagno con molta fatica.

Xavier non riusciva a parlare e non capiva cosa stava succedendo. Tremava e sudava come fosse piena estate.

Lo fecero sedere nella doccia e Mary iniziò a bagnargli il viso.

Ery:<dovremmo metterlo sotto il getto della doccia>

Mary:< sei pazza!
Così gli verrà un attacco piu forte.
In questi casi non bisogna fargli cose brusche.
Non riesce a capire cosa gli succede e si sente in pericolo.>

*Mary cercò di farlo alzare ma il padre ricadde a terra.
Esso iniziò a piangere e tirava la figlia con forza a se.
La stringeva forte e Mary sentiva dolore.
Ma Xavier non capiva che le stava facendo male.
La voleva solo abbracciare.

Xavier:<scu_sa non voglio che mi vedi così.
Ti voglio bene.
Non mi devi vedere così.>

Piangeva e delirava.
Stringeva la figlia a se scusandosi di qualunque cosa.

Ery:< dovremmo chiamare l'ospedale. Non può stare così non vedi che sta male?
Può avere un infarto così.>

Mary:<no niente ospedale.
Prendi il mio telefono e chiama il dottor Stanford.
È un amico e verrà subito qui.
Digli solo che Xavier ha avuto una ricaduta ed è urgente.
Verrà subito.>

Ery:<va bene vado subito a chiamarlo>

Mary piangeva insieme al padre.

Mary:<papà starai meglio.
Come cazzo ci hanno ridotti.
Non ti preoccupare per me.
Ti ho visto già così e non mi importa. Mi importa solo che stai bene, quindi andiamo, devi alzarti.>

Xavier non riusciva ancora a parlare bene e accennò un si con la testa.

Molto lentamente riuscì a mettersi in piedi con l'aiuto della figlia.

Barcollando e cadendo riuscirono ad arrivare alla stanza da letto dove Mary fece stendere il padre che si addormentò subito.

Mary restò seduta sul letto del padre finché non arrivò il dottore.
Xavier delirava mentre dormiva.

Ery aprì la porta al dottor Stanford e lo accompagnò in camera.

Mary:<oddio grazie Chris.
Non sapevo chi chiamare.
Sapevo che solo tu saresti potuto essere d'aiuto.>

Dott. Stanford: <ehi signorina, calmati ora.
Lo rimetteremo in sesto.>

*Si avvicinò a Xavier e fece un cenno con la testa*

<Ah amico mio che mi combini.
6 anni pulito e mi cadi così.
Ne eri uscito>

Mary:<non lo avevo mai trovato così. Credo che sia arrivato il momento di farsi aiutare.
Non può continuare così.>

Dott':<ha assunto una dose troppo elevata e il suo organismo non ha retto come lui credeva.
Pensa di essere forte e che resiste a tutto.
Ma con gli anni a forza di fare cazzate il corpo si è indebolito>

*Il dottore parlò mentre gli fece un iniezione di qualcosa che Mary non riusciva a capire*

Dott':<questo servirà per ripulirlo piano piano.
Potrebbe vomitare e non riuscire a trattenersi.
Quindi ti consiglio di stargli vicino almeno per un po. 
Dormirà per qualche ora.
Ti prescrivo dei farmaci che lo aiuteranno a ripulirsi.>

Mary:<grazie, non saprei cosa avrei fatto senza di te>

Dott'<non ci pensare e stai tranquilla. Abbiamo agito in tempo questa volta. Ma se capita di nuovo non so come potrà reagire il suo corpo.
Lo ha indebolito troppo per queste cose.
Ci sono molti centri dove aiutano le persone in questi casi.
Pensaci>

Il dottore se ne andò.
Ery rimase per un po' con l'amica in camera del padre.

Ery:<credi sia il caso di farsi aiutare in uno di quei centri?>

Mary:<non lo so
Forse li sapranno come aiutarlo.
Ma non accetterà mai di andarci.>

Ery:< se sarà necessario lo convinceremo.
È per il suo bene>

Mary:< è tutta colpa di quella puttana. Papà si era ripulito.
Erano molti anni che non toccava quello schifo, e ora per quella stronza ho rischiato di perderlo.

Lo ha picchiato.
Lo ha ferito.
Lo ha mandato in rovina.
Mi ha portato via Dylan e ora per colpa sua papà è in questo stato.

Giuro sulla mia vita e sulla cosa a cui tengo di più al mondo che troverò un modo per distruggerla>

*La ragazza era fuori di sé.
Non avrebbe più permesso a quella strega di rovinargli la vita.
Ne quella di suo padre.
Ci sarebbe voluto del tempo, ma sarebbe riuscita a sconfiggerla.*

La sera Xavier si svegliò e riuscì a muoversi meglio e parlare.

Piano piano si stava riprendendo.

Si sentiva in colpa per aver fatto preoccupare la figlia e per essersi fatto vedere in quello stato.
Si vergognava tremendamente per quello che aveva fatto.

Mary:<Papà non mi importa di averti visto.
Mi importa solo che ora stai bene. Pensa a riprenderti poi ne parleremo con calma.

Spero solo che questo ti sia servito per capire che non risolvi nulla con quella roba.
Ti rovina e basta.>

Xavier:<cosa ho fatto per meritarmi una figlia così meravigliosa.
Vieni qui principessa>

*La abbracciò e rimasero così per molto tempo.

Mary dopo un po' scese in cucina a preparargli qualcosa da mangiare e gliela portò su in camera.

Cenarono entrambi sul lettone del padre per poi addormentarsi insieme*.

 
       Continua...

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