capitolo 17

119 12 3
                                    


                 Mary's Pov

Misi l'accappatoio ed uscii dal bagno.
Andai a controllare se papà si era addormentato e andai in camera mia.

Aprii la porta e mi venne un infarto.
Trovai Ery stesa sul mio letto che mangiava patatine.

Mary: <Ery Winter che cazzo ci fai sul mio letto?>

Ery: <a casa mi annoiavo e poi è uscito il nuovo film degli Avengers e tu hai il televisore più grande>

Mary:< quella scala la devo abbattere prima o poi>

Ery mi lanciò un cuscino in faccia e accese la TV.
Casa mia era come se fosse casa sua ormai, faceva praticamente i cazzi suoi.

Ery: <muoviti a vestirti che sta iniziando il film>

Mary: <e dammi tempo imbecille.
Non solo ti appropri abusivamente della mia camera, mi dai anche fretta!?
Io ti uccido>

Ery: <ma taci.
Ah a breve arriverà il fattorino, ho ordinato sushi poi scendi tu a pagare>

Mary:< E mi sembra giusto, una fetta di culo la vuoi pure?>

Ery: <mi ha chiamato Tyler prima, voleva invitarmi ad uscire ma non gli ho risposto.
cioè gli ho detto che ci avrei pensato>

Mary: <ahh ora è tutto chiaro.
Sei venuta non perché ti annoiavi ma perché stai entrando in crisi per l'invito e dovevi distrarti. Prevedibile>

Ery: <tu fai una brutta fine se non la smetti di parlare>

Mary: <che paura guarda, sto tremando>

La presi in giro e gli lanciai le prime cose che avevo sotto tiro.

Mary: <comunque accetta l'uscita.
Si vede che vi piacete e che siete fatti per stare insieme.
Due coglioni al prezzo di uno>

Ery:<il fattorino è arrivato, scendi prima che ti lancio giù dalla finestra>

Scesi a prendere il sushi e risalii  in camera.
Iniziammo a vedere il film mangiando ma iniziammo a parlare quindi il film sì era visto praticamente da solo.

Gli raccontai di quello che era successo a mio padre e di quello che aveva minacciato di fare Catrina.

Ery:< quella gran figlia di puttana! Spero che tu abbia già un piano per vendicarci !?>

Mary: <veramente non proprio.
Ma ci sto pensando. Accetto suggerimenti.>

Fece per aprire bocca ma la precedetti

Mary: <l'omicidio o le torture fisiche non sono contemplate quindi non ci pensare neanche.>

Ery: <ma..>

Mary: <ho detto di no!
Anche se vederla morta non mi dispiacerebbe.
Comuqnue oggi ho lasciato Denny>

Ery: < cosa?
E quando avevi intenzione di dirmelo!?>

Mary:< ehm te lo sto dicendo ora forse?>

Ery: <Hai fatto bene comunque.
Hai già dato la notizia a Dylan? >

Mary <no sei l'unica a saperlo per ora>

Ery: <ma ti devo spiegare tutto? Quando cazzo lo chiami?
Scendi dalle nuvole Bella addormentata.
Io non lo so, che razza di amica deficiente che mi ritrovo.>

Mary: <non è il momento.
Devo pensare prima alla faccenda di papà.. e poi non ho lasciato Denny per Dylan.
Credo!>

Ery:< basta ci rinuncio.
Vediamo il film>
______________________________________

             Dylan's Pov

Rientrai a casa dopo un giro in jeep.
Andai in cucina e trovai Alexander che preparava la cena.
Apparecchiai e ci sedemmo a tavola per cenare.

Victor: <campione come procede a scuola?
Da quando siamo arrivati qui a Los Angeles parliamo ormai pochissimo. Non ci racconti più quello che ti succede.>

Alexander: <è vero figliolo.
È quella ragazza?
La figlia del vocalist.
Siete nella stessa scuola no!?>

Dylan < va tutto bene papà.
Si chiama Mary comunque e Siamo in classe insieme ma le cose sono un po' complicate al momento>

Victor < se non ti perdi in giri di parole come tuo solito e vai dritto al punto non avrai problemi>

Alexander: <tesoro tu non sai che vuol dire avere tatto e avere 17 anni vero?
Campione non ascoltarlo fai quello che ti senti di fare.>

Finita la cena salii in camera e mi stesi sul letto.
Presi il cellulare e aprii la chat di Mary.
Scrissi per poi cancellare tutto per molte volte.
Forse non voleva sentirmi.
Dopo la discussione che avevamo avuto sul balconcino della scuola e quel bacio, le cose erano molto strane. A scuola mi salutava appena, visto che il suo ragazzo era praticamente sempre appiccicato a lei, e quando ci trovavamo da soli finivamo in qualunque angolo a saltarci addosso.
Non avevamo parlato della situazione ne di cosa diavolo stavamo facendo.
Mi piacevano quei momenti ma volevo qualcosa di più che degli istanti rubati.

Lo sapevo che lei provava qualcosa per me, c'era chimica e non lo poteva negare.
Era un disastro quella ragazza, un bellissimo disastro!  fingeva che non gli importasse di niente e di nessuno e poi la vedevi li che picchiava la gente per te, e poi diceva anche che non gliene fregava niente.
A volte aveva lo sguardo perso e buio in chissà quali pensieri, si vedeva che qualcosa la tormentava e la affliggeva ma sembrava che chi gli stesse intorno non se ne accorgesse.
Io lo vedevo, lo percepivo quello stato d'animo che aveva, anche da lontano. Volevo riuscire a farla sorridere e vedere quegli occhi che brillavano come quando aveva visto il luna park. Quello sguardo non lo avrei dimenticato mai.

Era strana e questo mi piaceva.

        Continua...

Wide Eyed Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora