capitolo 50

79 10 1
                                    


Autrice Pov.

Dylan e gli altri cercavano di chiamare al cellulare le due ragazze ma senza successo.

Dopo quasi un ora di ritardo iniziarono a preoccuparsi seriamente.

Scesero in strada e provarono a cercarle nelle vicinanze ma niente da fare.
Non trovarono neanche l'auto di Ery per strada, sul luogo dell'incidente.

La avevano già portata via.

Non riuscivano ad avere loro notizie.

Sentirono il cellulare di Xavier squillare.

Rispose alla chiamata e dal suo sguardo traspariva solo terrore.

X:<signor Lapointe venga urgentemente in ospedale.
Sua figlia ha avuto un brutto incidente e si trova in sala operatoria. È molto grave.
Con lei c'era anche un'altra ragazza che è sempre qui in ospedale, lei è stabile ma deve essere operata anche lei.>

Xavier riferisce subito ad Eveline dell'incidente.

Si fiondarono subito in ospedale.
Corsero più veloce che potevano.

Dylan era ormai entrato nel panico.
Non si dava pace.
Piangeva e borbottava cose incomprensibili in preda alla disperazione.
Tyler non aprì bocca.
Anche lui stava soffrendo per Ery ma non voleva parlare con nessuno finché non avesse visto come stava la ragazza.

Arrivarono in ospedale e chiesero subito dove erano le ragazze.
Dylan si era completamente messo ad urlare nell'ospedale per sapere dove fosse Mary.

Infermiera;< siete suoi famigliari?>

Xavier:<siamo i genitori come stanno le nostre figlie?>

Eveline:<possiamo vederle?>

Infermiera:<seguitemi.
Posso parlare solo con i famigliari, gli altri devono aspettare qui>

Dylan:<io sono il fidanzato voglio sapere come sta>

*Dylan era una scheggia impazzita. Stava dando i numeri*

Infermiera:<solo con la famiglia>
*Ribatté decisa l'infermiera*

Victor:<sono il chirurgo Bouchard e lavoro in questo ospedale, fatemi andare nel reparto.
Posso dare una mano>

*Lasciò la giacca al marito e si diresse in sala operatoria*

Xavier:<ragazzi tranquilli appena sapremo come stanno le cose vi diremo tutto>

Tyler:<Dylan vieni, è inutile agitarsi ancora di più.
Andiamo>

Xavier ed Eveline seguirono l'infermiera in una stanza.
Lei li fece accomodare e spiegó loro la situazione.

Infermiera:< la signorina Winter è cosciente.
È uscita da poco dalla sala operatoria. Ha subito un intervento d'urgenza agli occhi.
Aveva molte schegge di vetro negli occhi.
Fortunatamente non perderà la vista ma deve stare con i bendaggi per 10 giorni.
Ha anche avuto una frattura esposta scomposta alla  tibia e perone, le è stato messo un chiodo endomidollare e successivamente ingessata.

La signorina Lapointe invece è ancora in sala operatoria.
Al momento dell'arrivo dei soccorsi era priva di sensi.
Era entrata in stato di shock a causa di un pezzo di metallo conficcatosigli nel basso addome.
È stata portata d'urgenza in sala operatoria e ancora non si sanno le condizioni della ragazza.
Vi faremo sapere al più presto signori.

Xavier:<grazie dottoressa.
Vieni Eveline andiamo dai ragazzi>

Eveline:<come è potuto succedere? Non riesco a darmi pace.
Le nostre ragazze. Come faremo.>

*Eveline era entrata in uno stato di crisi e pianto*

Xavier:<sono preoccupato anche io. Moltissimo.
Ma c'è la faranno, sono forti entrambe.>

Uscirono dalla stanza dove li aveva portati l'infermiera e andarono in sala d'aspetto dove si trovavano Tyler, Dylan e Alexander.

Gli riferirono le parole dell'infermiera e Dylan iniziò ad avere un attacco di panico.
Era entrato in iperventilazione tremava e piangeva.
Non riusciva a calmarsi.
Tyler per cercare di aiutarlo lo portò in bagno e gli buttò dell'acqua  ghiacciata in faccia.

Dylan:<non la posso perdere!
È colpa mia.
Se non avessi organizzato la festa non sarebbero mai venute da sole in macchina.
Non me lo perdonerò mai.
Se non ce la farà io non riuscirò più a vivere>

Tyler:<senti Dylan basta!
Sono preoccupato anche io per Ery e anche per quella peste  ma c'è la farà ok?
Non pensare sempre al peggio come al tuo solito e calmati.
Non è colpa tua.
Non è colpa di nessuno.>

Ci volle una mezz'ora buona per riprendersi un pochino.

Victor era entrato in sala operatoria e operò lui stesso Mary.

L'operazione duro quasi 3 ore.
Il pezzo di metallo aveva penetrato il peritoneo provocando una forte emorragia interna e perforato parte dell'ovaio sinistro.

Erano intervenuti in tempo.
Avevano dovuto asportare la parte di ovaio e chiudere la tuba dal lato sinistro visto che era molto danneggiato.
Le avevano introdotto per via endovenosa i liquidi e i nutrienti che erano stati persi a causa della grande perdita di sangue.

I valori vitali erano stabili.
Ma bisognava vedere una volta sveglia come avesse reagito l'organismo.
Doveva stare in assoluto riposo e sarebbe dovuta rimanere per molto tempo in ospedale sotto stretto controllo costante.

               
        Continua...

Wide Eyed Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora