delusione

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Nelle settimane a venire, chiamavo spesso mamma e anche se lei voleva che io facessi tutto di mie iniziativa, la raggiravo affinché mi desse dei consigli

In settimana sono andata un paio di volte al campo e ho completamente ignorato Mason, come merita d'altronde

Mamma mi ha dato un consiglio che all'inizio sembrava utile solo in caso a lui dovessi piacere, ma poi riflettendoci su può essere usato a più scopi cioè il vecchio trucco di farsi desiderare

Ma cosa significava veramente, farsi desiderare?

Non lo so sinceramente.

Ma so soltanto che devo ignorarlo e quello sicuramente non usciva difficile, ancora provavo un certo disprezzo per lui, non lo nascondo.

Mi si avvicinava spesso ma io alzavo le spalle e andavo a parlare con qualche suo compagno di squadra

Un giorno come gli altri mi reco al campo e vedevo che ancora non c'era anima viva, guardo l'orario ed erano le dieci di mattina passate

Gli allenamenti iniziavano verso le 7:00-7:30 e proprio non capivo dove stavano tutti

La porta della struttura era visibilmente socchiusa quindi non esitai ad entrare

Le luci erano regolari, silenzio di tomba

Vado in salone, c'era la luce spenta e una volta aver provato ad accenderla, la stanza si illuminò e vidi un sacco di rose bianche, le mie preferite poichè mi ricordano mamma

Entrai nella stanza e insieme a me entrò pure Mason, dal lato opposto però

Con una rosa in mano

"Quindi..." dice mentre raccoglie altre rose, quasi fosse un giardino

"In mano ho 16 rose... credo? Fammi contare"

Mi scappa una risata

"Si ok 16, che equivalgono alle 15 lettere più il punto di domanda che compongono la frase «mi puoi perdonare?»"

Lui mi porse il mazzo appena creato

"Quindi... lo puoi fare? Puoi perdonarmi per essere stato una testa di cazzo?" dice ridendo

"Sei fortunato che questi steli non hanno le spine o saresti sanguinante in questo momento" dico ridendo

"Lo prendo per un si" dice ridendo

"Dai vieni qui Mitchell" dice aprendo le braccia per darmi un caloroso abbraccio

Mi accoglie nelle sue braccia e lo stringo forte, mi mancava stare in buoni rapporti con lui

Da un secondo all'altro vidi tutta la squadra e lo staff, entrare e applaudire

"E voi che ci fate qua?"

"Non penserai mica che Mase abbia fatto tutto da solo eh" dice Kai

Non vedevo l'ora di dirlo a mamma, ne sarebbe stata felice e decisi di doverlo fare subito

Presi il telefono e la chiamai, non considerando molteplici fattori, magari stava lavorando o magari il suo telefono era morto ma non me ne importava

"Amore!" rispose contenta, come se già sapesse cosa avrei voluto dirle

"Mammaaaa si è risolto tutto!"

"Aww amore ne ero sicura, te l'avevo detto! E aspetta, la zia ha insistito nel prendermi l'ultimo iphone quindi adesso posso videochiamarti!"

Fa arrivare la richiesta di videochiamata e io felicissima la accetto

"La mia bambina, da quanto non vedevo il tuo bellissimo viso"

"Stessa cosa vale per te mamma, sei sempre bellissima"

"Chi è?" dice Mason intrufolandosi nell'inquadratura

"Mia madre Mason"

"Scusa eh non parlo italiano"

"Tu devi essere quel ragazzo inglese di cui parla la mia Bianca eh?" dice mamma con il suo inglese perfetto, meglio del mio

"Veramente lo fa? Wow sono lusingato comunque piacere"

"Stai attento giovanotto perché se fai ancora del male a mia figlia vengo dall'Italia a spezzarti tutte le 206 ossa che tieni in corpo" dice ridendo

"NO OK LA TRATTERÒ COME UNA PRINCIPESSA" dice prendendomi la mano e piazzando un bacio su di essa

Un secondo dopo sposta lo sguardo e mi guarda dritto negli occhi per poi sorridere, stessa cosa faccio e anche mamma a quanto sembra

"Che belliiiiii, oh- scusate tesori devo ritornare a lavoro"

La salutiamo e chiudiamo

Lo spingo

"Stupido cosa mi baci la mano" dico ridendo

"Si si fingi che non ti sia piaciuto"

Settimane passano, io e lui diventiamo sempre più stretti,dopo questi mesi di conoscenza sembrava esserci più di qualche amicizia

E oggi glielo voglio dire assolutamente, faccio schifo a tenermi tutto dentro

Gli avevo chiesto il giorno prima di incontrarci soli per parlarne appunto e anche lui confessò che lui anche avesse qualcosa da dirmi, magari dovevamo dirci la stessa cosa? Lo spero.

20:47
Cammino con il cuore in gola verso un parchetto dove ci eravamo dati appuntamento

Arrivo e divento più ansiosa che mai, non ho mai vissuto questo tipo di situazioni, andavo in una scuola privata e di ragazzi ce n'erano si, ma solo di smorfiosetti con la faccia da bambini

Lo vedo seduto in una panchina, proprio sotto un lampione con una luce di un color bianco caldo, sta diventando buio e le luci in strada si sono accese da poco

Senza dire niente mi siedo di fianco a lui

"Hey" dice sorridendo, girandosi verso di me

"Hey" dico con un sorriso smorzato dall'ansia, quasi mi tremano le labbra, o meglio, lo stanno già facendo

"Vieni, c'è fresco, andiamo al campo"

Mi prende per mano e mi porta al campo che vediamo tutti i santi giorni, ma di cui non potrei mai stancarmi

Entriamo dentro la struttura e ci sediamo nella sala comfort

"Allora, visto che entrambi dobbiamo dir-."

"Comincia tu" dico interrompendolo

"Okok va bene allora"

Prende un respiro

"CHLOEEEEEE" dice urlando

Dalla porta entra una ragazza bellissima, probabilmente una modella ma non riesco a collegare

Mason è seduto davanti a me, lei si siede accanto e senza fiatare si baciano

l'angelo in bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora