"Mamma.. come mai il nostro giardino si è ridotto?" domandai stupidamente
Guardai i cani girare su quel 4 metri x 3 ritagliato dal nostro giardino
Ricordo che era molto più vasto, tipo 15/20 metri, mi piaceva sempre giocare in mezzo all'erba verde che mi avvolgeva di felicità
Uscivo con i vestiti bianchi e rientravo verde da quante volte mi rotolavo nel terreno
Ora non era più così, era un rettangolino che non era neanche 1/4 del vecchio giardino, l'erba era per lo più morta e di un colore marroncino...
"Non serviva tutto quello spazio, affitto il resto del terreno a varie persone" indicò oltre la siepe che separava il nostro 'nuovo' guardino dall'altro pezzo
"Ah..." risposi, guardando come i cani non erano molto contenti di non poter più gironzolare senza fine
Mi accovacciai e cominciai ad accarezzarli lentamente, sapevo come volevano essere trattati, non dovevi coglierli di sorpresa sennò ti avrebbero morso
Questi amori non danno mai fiducia, quanti morsi presi durante i primi mesi con loro...
Mi avevano riconosciuto immediatamente e mi avevano anche accolto facendomi le feste, scodinzolando come se non ci fosse un domani.
Non sono rimasta sorpresa, gli animali sono sicuramente meglio delle persone, loro non dimenticano niente e nessuno."Dai vieni dentro così sistemiamo le tue cose" mise una mano nella mia schiena e mi incitò ad aprire la porta principale
Avevo quasi paura di vedere come era diventata la casa che mi aveva ospitata per tutta l'infanzia... giudicando dal giardino, non sembrava poter esserci un cambiamento positivo..
Fissai per un paio di secondi quella porta in legno appena riverniciata, la aprii con gli occhi serrati
Per un attimo la frase "non potrà essere così terribile, no?" mi passò per la mente, e mi motivò ad aprire gli occhi
Questa... questa non era più casa mia
A destra un ripiano pieno di cartacce, plastica, fogli accartocciati, bottiglie, certe rotte con ancora un po' di liquido al loro interno
Guardai a sinistra, dove un tempo c'era la cucina, beh.. c'era ancora ma una volta che entrai nella stanza, il fornello era tutto incrostato e il tavolo da pranzo era un tutt'uno con i cartoni della pizza
Lei si fiondò su uno di essi e lo aprì, facendomi vedere un pezzo di pizza secco e spento come una foglia in inverno
"Vuoi?? È di qualche giorno fa però..." senza scrupoli diede un morso all'estremità e fece una faccia soddisfatta
La mia risposta fu uno sguardo confuso, non capivo cosa stava succedendo, casa mia era sotto la spazzatura, sotto lo schifo assoluto
"Puoi spiegarmi cosa è successo qua?" chiesi allargando le braccia per esprimere il mio riferimento alle stanze incasinate
"Mi piace la confusione, mi ci trovo decisamente meglio" disse appoggiandosi al vecchio microonde
"Ma.. non va mica bene così" diedi una veloce occhiata in giro
"Perché no?"
"Perché...niente lascia stare" risposi
"Bene, camera tua è sempre nello stesso posto" cambiò argomento
"Lo spero..." allusi alla situazione del resto della casa utilizzando un po' di ironia
Senza la sua guida, mi diressi verso la porta della mia stanza, il posto dove avevo passato più tempo in assoluto, la mia stanza preferita
Stavolta saltai il rito di chiudere gli occhi, niente più poteva impressionarmi dopo quanto visto e analizzato due secondi prima
Con sorpresa, solo l'ordine dei mobili era cambiato, per il resto tutto era pulito e ben organizzato, sembrava una camera di tutt'altra casa
Passai il palmo sulla cassettiera, sulle soffici coperte ben aderenti al letto e anche sui peluche sopra di esse
Mi guardai la mano e non trovai alcun segno di polvere o roba del genere, tirai un sospiro di sollievo, niente acari
Sentii due mani rispettivamente posizionate sulle mie spalle, nonostante la loro freddezza, riscaldavano comunque, emanavano calore ancor prima di avere il contatto
"Questa è l'unica stanza ordinata, ogni giorno, anche se non ci sei, la pulisco da cima a fondo, so quanto ci tieni" disse dandomi un bacio sulla guancia
Sorrisi nonostante tutto, ci teneva ancora e quella per me era la cosa più importante
Aprì la cerniera della mia valigia enorme, una su quattro, le altre sarebbero dovute arrivare qualche giorno più tardi
"Quanti bei colori" tirò fuori alcune giacche e alcuni maglioncini per poi piegarli ben bene sul letto
Senza aggiungere altro, la aiutai, portando i profumi e i trucchi in bagno che sorprende me era abbastanza ben tenuto
Mi guardai di sbieco allo specchio, mi accorsi delle mie condizioni precarie, altro che 18 anni, sembravo averne almeno 35 messa così
Non andai oltre, non volevo abbassarmi l'autostima per una causa persa, avrei recuperato il mio aspetto in poco
Mi chiamò Amy, risposi subito
"Amy, grazie al cielo, come va?" domandai contenta di sentire la sua voce
"Nono, come va a te!" contestò
"Di merda" risposi di netto
"Wow, stessa cosa"
"Mi manchi già" girai il coltello nella piaga
"Anche tu, nel giro di due ore almeno 40 persone sono venute qua, da Belle a Tuchel al tipo dell'edicola" spezzò il tutto con una piccola risata alla fine
"...Mi sento in colpa per non avere detto nulla a nessuno ma... non volevo ostacoli" confessai
"Ho spiegato tutto a tutti e se ne sono andati presi male ma almeno adesso hanno capito la situazione"
"Grazie, sei la migliore amica più fantastica del mondo" la lodai
STAI LEGGENDO
l'angelo in blu
FanfictionBianca Mitchell e il suo sogno-incubo in Inghilterra, lui e solo lui, Mason Mount, sembra avere le capacità di rendere la vita di lei meno infernale, la vera domanda è... metterà il suo odio e orgoglio da parte e lo accetterà nella sua vita? ...