non c'è più spazio per te

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"Silenzio per favore, l'ultima parte di questa lunghissima inchiesta richiesta, scusate il gioco di parole, dalla signorina Mitchell, si sta per concludere, parola a vostro onore" disse la segretaria del giudice, per poi riprendere posto e aspettare con noi il responso della persona con il potere più elevato nella stanza

"Ragione ad Andrew Leonard Mitchell, grazie la partecipazione, arrivederci" battè un colpo finale con il martelletto per poi abbandonare la stanza

Fissai il vuoto mentre la mia vista si offuscava

Era finita, mio padre aveva ufficialmente il 100% del controllo sul mio conto bancario e tutto quello che potevo fare era stare a guardare

Il mio viso era pallido come le mie mani, si potevano per sino vedere nel dettaglio i capillari su di esse

Non riuscivo a connettere

L'unica cosa che riuscii a sentire fu la pacca sulla spalla che mi diede il mio avvocato, prima di andarsene e lasciare solo me e mio padre in quella stanza

"Chiamerò tua madre e vedrete insieme come volete organizzarvi, non c'è più spazio per te a Londra" disse non degnandomi di uno sguardo

Passai le mani tra i capelli ben fatti, rovinandoli completamente, alcune lacrime sbavarono il mio mascara

Rimossi il trucco sbavato in zona occhiaie e anche io lasciai la struttura, questa volta a testa bassa

Quel giorno doveva essere speciale, un giorno in cui si festeggiava la mia vittoria e la mia indipendenza da papà...

Non è andata come pensavo o.. almeno speravo, non è andata come tutti mi rassicurarono sarebbe andata, non è andata come doveva andare.

Mentii ad Amy, dicendo che avrei tardato quindi non avrebbe dovuto venire a prendermi

Presi un taxi e non sapevo neanche dove andare, da chi o cosa fare

Cosa avrei dovuto dire a tutti quelli che avevano riposto fiducia nel mio successo?

"Ho perso" questo? Avrei veramente dovuto dire quello ad Amy? A Belle? Ai ragazzi? Avrei sul serio dovuto dire ciò a Mason?

Un problema si aggiunse appena ricordai della cena che mi aspettava la sera

Guardai l'orologio, 17:58

Solo un'ora prima che Mason avrebbe dovuto passare a prendermi

Chiamai Amy, avrei dovuto allontanarla da casa o avrebbe chiesto spiegazioni sull'udienza

"Oi ho bisogno urgente del correttore, l'ho finito e mi serve per la cena"

"Va bene va bene, te lo vado a prendere, Sephora giusto?" disse contenta

"Giusto, sai già la colorazione e tutto, ci sentiamo" dissi non lasciandole il tempo di domandarmi nulla

Chiusi e aspettai lei uscisse da casa per intrufolarmi e prepararmi

Avevo la mente piena di pensieri, non riuscivo a distinguere i vestiti, avrei pure potuto mettermi in tenuta sportiva, non me ne sarebbe importato

Con le mani sulla testa mi arriva una chiamata

Incrociai le dita per poi chiudere gli occhi prima di vedere chi fosse

"Fa che non sia Mason, per favore" sperai con tutta me stessa poichè avrei pianto immediatamente in caso avrebbe tirato fuori la situazione con mio padre

Riaprii gli occhi e vidi "Mamma ❤️" sullo schermo

Risposi immediatamente, avrei dovuto chiamarla io

"Ti ha chiamata papà vero?" cominciai la conversazione così, nè ciao, nè come stai.

"Amore mio ascoltami un secondo, voglio che ti sieda.." ignorò la mia domanda

"Mamma non posso, devo andarmene tra meno di mezz'ora e devo ancora prepararmi, non so cosa mettere nè cosa dire a tutti, non so cosa fare, come fare-." mi interruppe

"Respira, sei troppo agitata" disse con tono calmo

"Cosa ti aspetti! Papà ha appena acquisito tutto il controllo sui miei soldi!" dissi prendendomela con lei senza motivo

"Bianca, figlia mia parleremo domani perché in questo momento non sei nelle condizioni di tenere una conversazione... non scervellarti a cercare qualcosa da mettere, mantieni il tuo abbigliamento, sono sicura che è elegante abbastanza per la cena con i tuoi amici" disse tutto d'un fiato

"Va bene... ci sentiamo mamma.. mi manchi" aggiunsi

"Anche a me vita mia, troppo"

Mi salutò e mise giù

Mi pettinai velocemente e sistemai il trucco

Sentii il campanello

Feci un bel respiro e mi recai fuori casa

"Che bellezza" disse prendendomi la mano, facendomi fare una giravolta su me stessa

"Grazie" dissi guardando in basso, trattenendomi dal balbettare data il mio umore

Sempre tenendomi la mano, mi fece salire in auto e si accorse subito che qualcosa non andava

"Allora, come è andata?"

".. Ci... non lo so ci sarà una quarta parte" mentii, non potei farne a meno data la situazione

"Ma quanto pensano di metterci! Che fastidio" espose la sua disapprovazione

"Già.." mi voltai verso il finestrino prima che io potessi scoppiare a piangere

"Amore? Amore girati, cosa succede?" disse corrugando la fronte mentre cercava di concentrarsi sulla strada

Accostò su un lato apposito della strada

"Bianca" continuò a chiamare il mio nome che risuonava ovattato nelle mie orecchie

Mise una mano nella mia spalla e mi obbligò a voltarmi

Mi coprii il viso con le mani che lui successivamente tolse

Appena vide il mio viso distrutto fece un'espressione affranta e mi abbracciò il secondo dopo

"Hey hey piccola, che succede?" disse strofinando la mano su e giù per la mia schiena

"Non... non è vero Mase, non ci sarà una quarta parte.. ho... ho perso, ho perso tutto..." continuai singhiozzando mentre vedevo come l'espressione sul suo viso sembrava confusa

"Ha vinto lui, non ho più niente." conclusi mentre i miei occhi lucidi guardavano i suoi, confusi e completamente persi

l'angelo in bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora