A/N!!
Grazie per i commenti pieni di amore nello scorso capitolo, mi hanno aiutato molto 🙏🏻Grazie altrettanto per le 76k letture, ogni giorno siamo tantissimi e vorrei essere capace di ringraziarvi uno per uno credetemi.
Per ora posso solamente mettere comporre dei capitoli e impiegare un po' del vostro tempo nella mia storia <3
Buona lettura, vi voglio bene! 💗
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"Buongiorno cenerentola"
"Perché cenerentola?" domandai mentre giravo la camomilla con il cucchiaino
"Perché la signorina doveva essere a casa entro mezzanotte ma evidentemente qualcosa o QUALCUNO le ha impedito di tornare" disse sottolineando la parola 'qualcuno', diamine questa ragazza ne sapeva una in più del diavolo
"Sono rimasta a dare una mano a pulire, nulla di che" sfoggiai le mie doti di attrice e la cosa che mi fece più strano, fu il fatto che lei ci credette
"Ah- Belle mi aveva detto di un certo Caleb"
Qualche volta vorrei veramente tappare la bocca della francese con uno scotch super forte
"Fa parte della squadra dell'under 23, abbiamo parlato ed è simpatico ma ecco tutto" aggiunsi un altro pizzico di zucchero al liquido ormai tiepido che tenevo tra le mani
Lei alzò le spalle, delusa, aspettandosi qualcosa in più di una semplice conversazione
Mi salutò e lamentandosi per cinque minuti buoni, si recò a lavoro strisciando i piedi per tutto il corridoio, fino alla porta
Mentre mi stavo dedicando a rendere più decente la cucina, sentii il telefono squillare
"Oi Kai?"
"Buongiorno principessa, c'è un valido cavaliere di nome Caleb che è stato proprio adesso, promosso in prima squadra e si sta allenando con noi"
"Ok... quindi?" cercai di scoprire il motivo di così tanti dettagli
"Vieni al campo scema, questo tipo ha una cotta" disse ridendo alla fine
Dopo altri accertamenti chiusi la chiamata e anche se progettavo di andare più tardi, mi preparai per andare dai ragazzi, mi misi comoda e larga per quanto riguarda il taglio dei vestiti, avevo pure il ciclo e non avevo minimamente viglia di vestirmi con top e jeans attillati, con la pancia gonfia no no per carità
Pettinai i capelli e li lasciai più o meno come si presentavano, avevano ancora qualche boccolo sciolto qua e là, facevano un effetto di un mosso molto leggero ma visibile
Con quei 10 gradi londinesi non me la sentivo di uscire con una felpa leggera come quella che stavo indossando, presi un cappotto lungo che riprendeva i colori del mio abbigliamento e uscii
Giravo tra le dita le chiavi di casa, qualche volta il ferretto faceva attrito con la pelle e mi graffiava un po' ma nulla di che, per qualche graffietto non avrei mai messo pausa ad un divertimento da asilo come quello
Con la testa tra le nuvole, trovai Kai davanti all'entrata, come se si fosse appena posizionato lì, solo per aspettarmi, come se sapeva esattamente a che minuto sarei arrivata, inusuale.
"Halloo" mi salutò energicamente in tedesco, ti prego Kai non cominciare a cambiare lingua già dalle 10 di mattina che sennò cominciamo male la giornata
"Ciao ciao" dissi accasciando la testa su di lui
Resse il gioco e mise un braccio sulla mia spalla, stringendomi a se mentre camminavamo a passo coordinato senza nemmeno programmarlo, venne da sé
Adocchiai come Timo si stava avvicinando a braccia spalancate, capii immediatamente il suo intento e gli semplificai il lavoro, facendo qualche passo verso di lui a mia volta
Lo abbracciai come fosse un orsacchiotto morbidissimo, mi prese in braccio e mi dondolava mentre faceva dei giri intorno al campo, irritando i compagni
"Biancaaa" Jorge si avvicinò dandomi un bacio sulla guancia
Appena passammo accanto a Reece e Mason che palleggiavano, lui mi guardò e fece un veloce occhiolino, sorridendo leggermente per poi fare svanire l'espressione per non dade troppo nell'occhio
Portai una mano sul viso, coprendo gli zigomi arrossati mentre cercavo di non incrociare lo sguardo di nessuno
"Hey ma cos'hai nel collo?" chiese il tedesco, accorgendosi dei succhiotti molto evidenti presenti sul mio corpo
"Allergie" dissi alzando il 'colletto' della felpa cercando di coprire quello che ormai era già saltato fuori
Vidi come ghignava mentre calciava in porta, aveva sentito benissimo cosa aveva detto Timo e sapeva altrettanto bene chi era l'artefice del mio corpo marchiato
"Ah" rispose lui alla mia risposta abbastanza inusuale e strana
...
"Quindi com'è con Mount?" chiese Tuchel mentre mi raggiunse a bordo campo, proprio dietro la porta dove si stava allenando Kepa
"Eh?"
"Vedo come lo ignori ma lui ti guarda come ti volesse mangiare" disse accompagnando il commento con una risata
"Si nota così tanto?" mi sedetti a gambe incrociate mentre poggiavo pensierosa il mento sulle mani a forma di conca
"Gli occhi di un allenatore vedono tutto mia cara, magari non tutti riescono a notare certi atteggiamenti, ma conosco i miei giocatori come fossero miei figli" disse accovacciandosi accanto a me, mentre masticava la sua solita gomma da masticare alla menta, che ogni volta faceva sentire la sua presenza anche negli spazi aperti
Misi le braccia sulle ginocchia e cominciai a guardare come si stava sviluppando il suo allenamento ormai da ore
Le ore 19 dipingevano il cielo di arancione con tonalità ambra, di cui la luce si fiondava tempestosa e accecante, sugli occhi concentrati dei ragazzi che erano in procinto di concludere la sessione per quel giorno, basandosi su esercizi leggeri e poco impegnativi
La luce calda si fiondava parallela sui suoi occhi nocciola, che si schiarivano quel poco per farli diventare ancora più brillanti e affascinanti
"Sei innamorata del mio centrocampista titolare eh" disse come ultima cosa, prima di darmi una leggera pacca sulla spalla e andare a congedare la squadra
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l'angelo in blu
FanfictionBianca Mitchell e il suo sogno-incubo in Inghilterra, lui e solo lui, Mason Mount, sembra avere le capacità di rendere la vita di lei meno infernale, la vera domanda è... metterà il suo odio e orgoglio da parte e lo accetterà nella sua vita? ...