sono pannocchie?

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MASON'S POV:
In 15 minuti grazie alla collaborazione di Amy, anche se leggermente forzata, riuscii ad estrapolare l'indirizzo di Bianca da lei

Non ebbi la voglia di cambiarmi, non ero vestito neanche troppo male, una semplice tuta Nike che si abbinava perfettamente alle scarpe del medesimo brand, non importava nemmeno, perché tanta preoccupazione?

Osservai nel dettaglio la mia figura mentre mi avvicinavo e mi allontanavo dallo specchio a seconda di cosa volevo visualizzare e sistemare al meglio di me stesso

Tra una passata di mano tra i capelli e un'altra, stavo solamente perdendo tempo... ero spaventato di come la situazione si potesse evolvere o di come sarebbe stato vederla in una prospettiva diversa da quella della mia fidanzata

Sicuramente avrei trovato complicato non poterla abbracciare, baciare, sfiorare dolcemente il suo viso... ma almeno avrei avuto la possibilità di rimanere affascinato da lei per una seconda volta

Una volta uscito dalla gabbia gotica in cui mi ero cacciato, mi affidai a google maps per raggiungere la meta a cui ero diretto dal momento in cui l'aereo prese il volo con me a bordo

E avevo sempre quel puntino in mente di cui non riuscivo a disfarmi, quella cosa per cui ero venuto qua sin dall'inizio.

"Questa strada è in mezzo ai campi" commentai a bassa voce mentre proseguivo per la via indicatami dall'applicazione su cui avevo riporto fiducia sin dall'inizio

BIANCA'S POV:
"Ma dove andiamo??" sembrava più un'esclamazione che una domanda, lo spinsi amichevolmente mentre scherzavamo sul luogo dove ci stavamo addentrando, probabilmente prendendo una via sbagliata tra una chiacchiera e uno scherzo

"Ti sei messa a parlare di papere ed eccoci qua, proprio affianco ad un laghetto" puntò la piccola pozza d'acqua che descrisse come 'laghetto' ma che in realtà era veramente poco vicina a tale descrizione viste le dimensione troppo ridotte per combaciare

"Sono pannocchie?" domandai puntando il terreno che affiancava la stradina in cui stavamo passeggiando, poiché sulla sua superficie giacevano alcuni rimasugli di mais, illuminati dall'unico lampione che era presente in quel posto di campagna

Lui annuì e procedette ad avvicinarsi al campo per recuperare un pezzo del 'frutto' dato da una piantata e maturata ormai mesi fa, nel periodo estivo

"Non toccare, poi ti sporchi i guanti" commentai avvicinandomi alla sua figura accovacciata

"Tranquilla tranquilla non tocco" alzò le mani per poi alzarsi e ricomporre la postura originale

MASON'S POV:
Proseguivo, proseguivo e andavo ancora avanti nonostante quella stradina di campagna mi aveva già dato mille motivi per fermarmi e tornare indietro, continuavo, magari ritentare il giorno seguente alla luce del giorno sarebbe stato l'ideale ma ormai era troppo tardi per concludere la serata

Di lampioni non ce n'era neanche l'ombra, ne vedevo uno in lontananza, ma neanche troppo lontano

Più passi avanti facevo, più mi rendevo conto che non ero da solo

BIANCA'S POV:
"Stai bene?" chiesi mentre vedevo intento a riscaldarsi in tutte le maniere, c'era abbastanza freddo quella sera, in più stare in pieno inverno non aiutava

Ci fermammo, ci mettemmo uno dinanzi all'altro e gli presi le mani

"Ci penso io, ti riscaldo e poi continuiamo" dissi concludendo con un sorriso che aveva il compito di rassicurarlo

"Grazie" disse a bassa voce mentre mi guardava dritta negli occhi "Non è necessario fermarsi, puoi riscaldarmi anche se camminiamo" indicò le nostre mani intrecciate con il capo

Annuii e quindi riprendemmo il cammino misterioso di quella stretta e minuta strada di cui non sapevamo niente, nemmeno se era sicura percorrerla

Ad un certo punto dal lieve strato di nebbia che s'era creato vidi un'ombra, un'ombra che si stava dirigendo verso di noi, probabilmente ignara della nostra presenza

Continuava ad avanzare senza alzare il capo, Era ancora qualche metro distante dalla luce bianco caldo che emanava il lampione, quindi non si riusciva a capire nulla

Marco non parlò, ma teneva sempre la mia mano stretta stretta ogni volta che avanzavamo

Decisi di fermarmi appena ci trovammo proprio al di sotto dell'unica fonte di luce presente in chissà quanti kilometri

Poteva essere una persona normale che in realtà non poteva molto essere visto dove si stava trovando e a che orario, che decise, giusto giusto come noi, di intraprendere una strada diversa da quelle urbane

Chiunque sia, l'attesa mi inquietava

Guardavo perennemente in avanti, in attesa che si mostrasse e cessasse di farmi spaventare inutilmente

Beh chi potrebbe essere a questo orario qui? O un serial killer, o uno psicopatico... Non saprei scegliere

Egli alzò il capo appena si rese conto che non era l'unico da quelle parti, appena i nostri occhi s'incontrarono, non trovarono nulla di nuovo, entrambi avevamo provato una sensazione di casa, di sicurezza

Il silenzio regnò per due buoni minuti, i nostri occhi sembravano non potersi staccare e guardare altrove quando

"Bianca..." sentii provenire da lui, mentre inseriva cautamente il cellulare che teneva in mano da mezz'ora, in tasca

Bastò poco ai due ragazzi per accorgersi uno della presenza dell'altro e l'atmosfera non fece altro che riscaldarsi nonostante la temperatura poco sopra zero

Fissò di colpo le nostre mani, la staccai immediatamente, ritirandola nella tasca del cappotto

"Chi è?" sussurrò cautamente nella mia direzione

"Quindi non gliel'hai detto..." commentò l'altro sempre mantenendo lo stesso tono, ma mettendoci un pizzico di irritazione mentre distoglieva lo sguardo da noi, come se ogni volta che posava gli occhi sulla nostra figura gli arrivasse una pugnalata nello stomaco

l'angelo in bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora