il mio film disney

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A/N
GRAZIE PER LE 84k LETTURE!

Manca solo un capitolo </3

È uscito il secondo capitolo della mia nuova storia su Dybala, "palabras para ti ~Paulo Dybala"!!! leggetela se vi va 💗

Buona lettura!!!

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"Non penso mi piaccia" commentai il vestito a sirena che mi era stato messo dalla stilista

"Vediamo prima cosa ne pensano i tuoi accompagnatori" consigliò, accompagnandomi da una stanza all'altra

Davanti a me, c'era un divano con Belle e Amy in mezzo a l'intera squadra ovviamente ad eccezione di Mason; insistettero dal primo all'ultimo per venire a vedere l'abito, come potevo dire di no a quei bei visini?

Cominciarono ad alzarmi l'autostima, fischiando e facendo esclamazioni come fossimo in uno zoo; ottennero solamente uno sguardo letale della stilista, e qualche pugno da parte delle ragazze

"Stai benissimo" commentarono le ragazze, mentre gli altri esprimevano disapprovazione nella loro opinione condivisa

"No no devi metterti un abito tipo le principesse" Timo fece la sua osservazione finale, essendo appoggiato in parte dalla squadra che annuiva a riguardo

Cambiato abito, la signora ormai scocciata dal loro comportamento, li accontentò rifilandomi un vestito sfarzoso, con una gonna che quasi quasi mi copriva la vista, munita anche di un bellissimo corpetto ricamato

Ancora non mi ero vista davanti allo specchio, mi sentivo strana e quando aveva serrato bene i lacci, non volli ammirare l'abito

Appena uscii allo scoperto tutti cominciarono a sclerare peggio di prima; comprese le ragazze, fortuna non ce n'era nell'aria, infatti entrambe avevano il ciclo quindi tutte le emozioni erano esagerate

"Ragazze non piangete che devo ancora vedermi" mi basai sui singhiozzi e mugugni che sentivo ogni due secondi

Aprii gli occhi, lo specchio di forma ovale rifletteva la mia immagine, sembravo uscita da un film disney, a bocca aperta alcune lacrime scendevano lentamente lungo il viso mentre ad ogni sguardo che davo, trovavo una cosa in più che mi piaceva

Mi coprii la bocca con le mani e la signora si avvicino cauta, per poi mettere una mano sulla mia spalla scoperta e guardare verso lo specchio a sua volta

"Lo abbiamo trovato?" domandò

Mi voltai verso tutti quanti e annuii ripetutamente, facendo rimbalzare i capelli leggermente mossi

...

giorno precedente al matrimonio
Mi alzai dal letto per recarmi nel balconcino spazioso dell'hotel di Zurigo dove alloggiavamo

Con sorpresa, la mia pelle scoperta quasi del tutto, venne accarezzata dolci e soffici fiocchi di neve che si posavano leggiadri su tutto il mio corpo, che indossava solamente una completo in velluto rosa

Non detti tanta importanza alle condizioni meteorologiche anche se il giorno dopo avrei dovuto sposarmi proprio in quella città e avrebbe procurato problemi avere questo tempo

Appena mi sedetti a terra, sentii un piccolo brivido data la superficie gelata dove erano riposte le mie gambe

Senza voltarmi, capii che non ero da sola

"Ho paura di tutta questa felicità Mason" dissi facendo pendere le mani dal contatto delle mie braccia che riposavano sulle ginocchia strette al petto

"Perché?" domandò mentre gli occhi volevano guardarmi dentro l'anima, solo per capire cosa veramente stavo intendendo con quella frase buttata a caso dopo lo scambio d'amore avvenuto tra noi qualche ora prima

Con calma e avvalendosi del silenzio, si sedette a gambe incrociate accanto a me e cominciò a guardare esattamente dove il mio sguardo era focalizzato, cioè sulla mezza luna che era padrona del cielo stellato, nascosta leggermente dalla neve che le correva davanti

"Niente è infinito, tutto ha un limite e io ho paura proprio di questo, ho il timore continuo che tutto possa finire" ancora non risultavo chiara sulle mie sensazioni, sembravano parole prese da qualche poesia e appiccicate in quel contesto

"Tutto cosa?" con i miei discorsi espressi in modo così controverso e complicato da decifrare, normali furono tutte le domande che iniziò a rivolgermi ogni qual volta che mi trasformavo in una poetessa dell'800

"Tutto: noi, la felicità che stiamo vivendo..."

"Noi siamo gli unici autori della nostra storia, non devi fidarti del destino" rispose appropriandosi di termini simili a quelli che stavo usando dall'inizio della conversazione

"Saremo pur noi a scriverla ma, è il destino la casa editrice che pubblica l'opera finale; se non gli piace qualcosa non si farà scrupoli a cambiarla come più gli aggrada"

Rimase spiazzato dal completo turn over che avevo messo in tavola

"L'ago della bilancia ha sempre penduto dalla parte sbagliata per troppi anni della tua vita, perchè non dovrebbe cambiare lato dopo così tanta sofferenza?"

Me la faceva sudare ogni volta, non tirandosi indietro ogni santa volta che gli andava di contraddirmi

"È troppo strano e non mi fido" commentai

"Quindi non vuoi..." sapevo dove stava andando a finire quella domanda e volli chiarire prima che la esponesse
interamente

"No, ti voglio ancora sposare e questo non cambierà"

Un piccolo sorriso di sollievo apparse sul suo viso illuminato da un candido e brillante bianco di cui la luna era genitrice, mischiandosi con lo strato di umidità sui nostri volti, dopo che così tanti fiocchi s'erano sciolti su di noi

"Stavo solo riflettendo... ecco tutto"

"Se hai tanta paura di cosa la vita stia progettando per noi, non te ne devi preoccupare, finchè siamo insieme non potrà prenderci" concluse con un sorriso motivazionale, che fece luccicare i miei occhi di speranza, di amore che provavo quel ragazzo, quell'amore che non si sarebbe mai spento e non vedevo l'ora di inaugurarlo il giorno in cui avrei mostrato a tutti quanti come, sempre quel ragazzo, rigenerò il mio cuore

l'angelo in bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora