pino verde

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A/N!
piccolissimo story time:
Oggi tornando a casa da scuola in bus, ho fatto conoscenza con una ragazza che va al primo anno di liceo linguistico, si chiama Bianca! Sono rimasta sorpresa visto che un nome come quello non si vede spesso, in più che coincidenza! Ho pensato subito alla storia :))

buona lettura!!!
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"Corri corri muovi quelle gambe" mi incitò, comportandosi da allenatore

"Ma chi sei? Tuchel?" dissi cominciando a correre lentamente all'indietro per mantenere il contatto visivo

"Peggio" disse accompagnando l'espressione con un occhiolino ed un sorriso leggermente malizioso

"Oi senti, sei libera stasera vero?" disse cominciando a correre più intensamente

"Beh in realtà-."

"Perfetto allora" disse interrompendomi

"Perché? Cosa hai in mente" dissi rallentando prima che tutti gli organi interni si perforassero

"Ha appena aperto un nuovo ristorante vicino casa mia, una via di mezzo tra il classico ma anche un po' stile pub" disse prelevando una chewing gum dal pacchetto appena estratto dalla tasca

Me ne offrì una che non accettai visto che non avevo ancora fatto colazione e non volevo un mal di pancia di prima mattina

"Bene allora, come mi dovrei vestire se è metà elegante e metà no" dissi alzando gli occhi al cielo

"Tanto sei sempre bella quindi" disse

"E tu sei sempre dolce" dissi appoggiando la testa nella sua spalla mentre continuavamo a camminare

Dopo un altro giro di corsa, ci dirigemmo verso casa sua

"Siamo pezzati" dissi riposando le mani sulle ginocchia mentre avevo il respiro pesante

"Capirai, sono così ogni giorno" disse non mostrando segni di particolare stanchezza

"Doccia adesso" dissi muovendomi verso il bagno

"Nah nah nah prima il proprietario di casa, che sennò tu ci metti 50 ore solamente per regolare l'acqua" disse sbarrandomi la strada mettendo un braccio davanti alla porta del bagno

Mi misi a braccia conserte e misi una sorta di broncio

"Che esagerato" dissi alzando gli occhi al cielo

"Chiediamo ad Amy?" disse lui sfidandomi con lo sguardo

"Non sai neanche sopportare i ritmi di una donna" alzai le sopracciglia per sfotterlo un pochino

"Non provare a fare questo gioco, vado prima io, esco in 5 minuti e poi entri tu e ci puoi mettere pure due giorni per quanto mi riguarda" disse portando le mani lungo i fianchi

Sbuffai e accettai le sue condizioni

Passeggiai in giro per casa, non potevo sedermi o toccare niente, per carità non volevo sporcargli casa di sudore, poi è tutto bianco qui, rischierei il doppio

Mi girai una volta sentito la porta aprirsi

Lui apparve portando dietro di se una scia di vapore, reggeva in mano la tuta che stava indossando in precedenza e addosso aveva solo un asciugamano attorno alla vita e delle ciabatte per non bagnare particolarmente casa

Puntò col pollice il bagno

"Prego signorina" disse inchinandosi rischiando quasi di far cadere l'asciugamano

"Attento che ti cade veramente" commentai mentre gli passai davanti ridendo

"Come se ti dispiacesse" disse malizioso sistemandosi i capelli umidi e spettinati

"Scemo" dissi spingendolo

Alzò le mani come in innocenza e alzo gli occhi al cielo

"Prendimi una tua maglietta e dei pantaloncini o cose così che non ho vestiti a presso" dissi

"Signor sì"

"Signora sì vorresti dire" lo corressi

"Quel che è" disse dirigendosi al piano di sopra per recuperare del vestiario per me

Intanto io mi recai in bagno

Mi spogliai, lasciando gli abiti sudati da una parte, sciolsi i capelli da quella coda alta che a quanto stretta era, mi stava fermando la circolazione in testa

Posizionai le mani sul viso e lo girai a poco a poco ad ogni angolazione per vedere se avevo brufoli o puntini indesiderati

Non ci posso credere pensai vedendo un puntino nero gigante proprio sulla punta del naso

Non potei resistere e cercai di rimuoverlo in centomila maniere diverse e ce la feci, lasciando solo un poro aperto che avrei curato successivamente con della skin care

Mi accorsi anche dei piccoli brufoli sul décolleté, scossi la testa e decisi di occuparmene più tardi

La mia alimentazione di cibo spazzatura sembra farsi sentire pensai

Mi infilai nella doccia che era più grande di camera mia, visto che Mason l'aveva usata poco prima, non c'era stato nemmeno il bisogno di aprire l'acqua qualche minuto prima per lasciarle il tempo di riscaldarsi, poiché era già calda

In quel box doccia potevi farci delle passeggiate, disponeva di varie modalità, ma io non persi troppo tempo ad esplorarle

Mi posizionai sotto il getto d'acqua di cui avevo leggermente cambiato la temperatura, l'avevo messa ad un pelino verso il freddo per renderla tiepida

I capelli da striminziti e crespi, si adagiarono alla loro lunghezza naturale, scendendo in pochi attimi, lungo la mia schiena

Usavo dei prodotti appositi per la cura dei miei capelli, erano scoccianti, a volte crespi, la maggior parte del tempo pieni di doppie punte rovinate, certe volte oliosi che ci potevi fare la pasta

Visto che non avevo con me quei prodotti, dovetti accontentarmi di ciò che trovai

C'erano molti bagnoschiuma, di ogni tipo e fragranza

Vedevo lavanda, tè allo zenzero... esisteva davvero un sapone con quella fragranza? pensai ridendo

Per poi continuare... aloe vera, camomilla, erbe esotiche, pino verde, melograno, vaniglia, bubblegum, orchidea, gelsomino e così via, non finivano più

Tra tutti scelsi il mio preferito, nonché il celebre pino verde

Aprii il portello scorrevole in vetro della doccia e uscii, prendendo l'asciugamano che avevo lasciato sul lavandino davanti per averlo subito a disposizione

Fissai in qualche modo l'asciugamano bianco latte che mi arrivava poco dopo le ginocchia

Lo reggevo con le dita, cercando di incastrarlo in maniera che non possa abbandonarmi da un momento all'altro

Proprio in quel momento di concentrazione, entrò Mason con i vestiti che avevo richiesto

"Ecco a lei" disse porgendoli sul ripiano del lavandino

"La ringrazio" dissi mantenendo l'energia che aveva messo nella sua espressione

Un paio di secondi passarono e ancora lui non sembrava uscire

"La porta è dietro di te Mount" dissi ridendo me tre mantenevo l'asciugamano con le braccia

"Si, conosco casa mia" disse riprendendosi dal trans in cui era entrato mentalmente poco prima

Finalmente uscii

l'angelo in bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora