brucia?

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A/N!
GRAZIE PER LE 42k LETTURE!
Sto scrivendo questo capitolo (anzi lo sto continuando perché la prima parte l'ho scritta ieri sera) a scuola e con la febbre! Tengo fin troppo a postare più capitoli possibile!

Buona lettura :))

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Eccoci allo studio fotografico di questa Charlotte

Lei si mise subito a lavoro, mostrò una serie di cataloghi a Mason, raffiguranti delle pose che avrebbe dovuto riprodurre lui

Si andò a cambiare e restammo solo io e lei, almeno per quei cinque minuti tanto da dare il tempo al ragazzo di indossare gli abiti richiesti

"Allora cosa mi dici di te?" domandò avvicinandosi, per poi poggiarsi sul tavolo che serviva per lo shooting

"Nulla di interessante" dissi mettendo le braccia lungo i fianchi con una faccia neutra

"Potresti farmi un favore?" chiese addolcendo l'espressione

Annuii

"Il set è stato preparato all'ultimo secondo e mi sono dimenticata alcuni oggetti di scena fondamentali per le foto"

"Ok e?"

"Ecco potresti andarli a prendere? Vedi di là ci sta una stanza dove tengo tutto l'occorrente sai-." la interruppi

"Se mi dici cosa serve lo vado a prendere"

"Lo sgabello con le gambe di legno ma il sopra in pelle grigia e delle rose colorate.. scegli tu il colore"

Alzai le spalle e feci come da ordinato

Che poi non poteva andare a prenderli lei? Mason ci stava mettendo due ore

Che noia e adesso dove diamine era quello stanzino

"Avanti sulla sinistra..." cominciai a ripetere a bassa voce le indicazioni datemi da Charlotte poco prima mentre gesticolavo, come potesse aiutare ad orientarmi

"No no era... era avanti e poi a sinistra.." mantenni il tono basso e ebbi alcuni battibecchi con la mia memoria a breve termine

"Le serve qualcosa?" sentii dietro di me

Mi voltai, colta di sorpresa da quella voce che spezzò il silenzio di cui mi ero circondata

"Io?" domandai stupidamente

"Non vedo altre persone all'infuori di lei in questo momento"

Sarà stato il ciclo che mi procurava ormoni a mille, sarà stata la rabbia, sarà stata la situazione ma il ragazzo davanti a me era bellissimo

Ma perché poi mi dava del lei? Avrà avuto al massimo 3 anni in più di me

"No.. cioè si.. mi servirebbe sapere dove si trova lo stanzino con gli oggetti di scena" cercai di imitare il suo linguaggio composto

Lui mi superò per mostrarmi la strada

"Ed eccoci qua" disse aprendo la porta in legno

"Sono Alessandro comunque" (REFERENCE ALLA MIA PRIMA STORIA) disse mettendo le mani nella tasca destra di quei jeans neri

"Bianca" dissi sorridente mentre recuperavo gli oggetti a me richiesti

"Lavori qui? Per Charlotte?" dissi sollevando lo sgabello, più pesante di quanto mi aspettassi

Lo poggiai a terra per metterci su di esso, tre o quattro rose color indaco e bianche

Prese lo sgabello in mano con facilità e continuò con la conversazione

l'angelo in bluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora