A/N!
SIAMO QUASI A 60k LETTURE!
Ogni giorno cresciamo insieme ed è un piacere occupare quei 5 minuti del vostro tempo dove fate una pausa lettura con la mia storia! Ve se ama 💓Buona lettura <333
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Era un po' un controsenso preparare dei regali visto che pochi minuti prima avevo chiesto ad Amy di fare gli auguri a tutti da parte mia ma... mi sembrava un po' brutto"Regali" sembrava esagerato visto che per certi avevo potuto solamente scrivere una lettera dedicata
A Belle regalai un orsacchiotto morbidissimo color nocciola e il pancino ocra, quasi quasi me lo sarei tenuta...
Ad Amy regalai una collana argento con metà cuore, circondato da brillanti, l'altra metà la custodivo attorno al mio collo
Alla squadra mandai una lettera, la seguente:
Cari amici blues,
Non sapete quanto avrei voluto dirvi tutto ciò a voce, come avrei voluto vedere i vostri bei faccini sempre sorridenti o... forse in questo periodo un po' meno e me ne rendo conto, capisco bene tutto quello che ho causato e sto causando e ne prendo responsabilità.
Non sarò fisicamente lì ma il mio cuore rimarrà sempre con voi, sarò sempre una blue, sempre e per sempre. Vi voglio tanto bene.
Buon Natale.da: Bianca E. Mitchell
a: Chelsea F.C.La infilai perfettamente in una lettera blu, e la misi da parte, sarei andata alle poste subito dopo la conclusione dell'incartamento
Stavo per alzarmi e prepararmi per andare a spedire tutto ma...
Il suo regalo, non... non gli avevo preso nulla poiché all'inizio non ero neanche sicura di fargli gli auguri o altro... devo sempre ricordarmi che effettivamente non siamo più fidanzati, ma una piccola lettera la volevo mandare lo stesso, più per rispetto che per altro
Caro Mason,
Ti rammollirà ricevere questa lettera ma sentivo il dovere di almeno augurarti un felice Natale, anche se le nostre strade si sono divise, non significa che ci deve essere odio tra noi, proverò sempre rispetto nei tuoi confronti, il mio amore non potrà mai avere fine.
Non ci sono scuse per il dolore che ti ho causato, ma... spero tu possa superarlo.
Con affetto.da: Bianca E. Mitchell
a: Mason T. MountPotevo non piangere? Esattamente, no.
Con le mani che tremavano cercavo la lettera bianca al mio meglio, senza strapparla o stropicciarla, per poi munirla di francobollo come feci con l'altra, e l'indirizzo a cui sarebbe stata spedita
Mi legai i capelli poichè stavano entrando nella traiettoria delle lacrime e si stavano tutti appiccicando sul mio viso, creando fastidio
Mi misi una tuta sportiva grigio spento dell'adidas e malconcia, senza trucco e con i capelli come un nido di uccellini, andai alle poste
E che fila signori...
Vedevo mille sorrisi stampati sulle facce della gente che mi circondava, nessuno era annoiato o irritato dalla lunga attesa, ma tutti si concentravano sulla spedizione di un regalo o una lettera che avrebbero originato altri sorrisi ai destinatari
Invece a me veniva da piangere, nulla di nuovo, probabilmente avrei solo messo un dito nella piaga mandando le lettere e i due regali ma non potevo tornare indietro.
In tutti i sensi, la fila era così cospicua che si era espansa in una fila a tre più che altro, non mi permetteva di fare anche il più semplice dei movimenti, quasi quasi non si poteva nemmeno respirare
Minuto dopo minuto e soprattutto ora dopo ora, erano quasi le nove e il cielo s'era fatto di un colore scuro, solo i lampioni che ci donavano la luce bianco caldo riuscivano a illuminare la strada dove si erano propagate le persone per lo spazio limitato
Mi stavo per addormentare in piedi dalla stanchezza accumulata oggi, ma riuscii a non chiudere gli occhi del tutto e finalmente dopo decenni e secoli arrivò il mio turno
Era una signora sulla sessantina che con aria presuntuosa mi guardava masticando a piena bocca una chewing-gum color celeste che passava tra i denti e la lingua in modo veloce
"Buonasera, dovrei spedire due lettere e due regali" li posai sul bancone poco più alto di me, spingendoli di qualche centimetro avanti per renderli più vicini alla dipendente
Li analizzò e verificò che francobolli e indirizzi fossero presenti mentre voltava e rivoltava gli involucri di carta e soprattutto i pacchi, tra i palmi rugosi di pelle secca
Annuì e mi assicurò di spedire il tutto in una settimana massimo
"No no senta serve che venga tutto spedito entro domani" dissi affrettata, volevo andarmene dal primo secondo che mi allineai in fila dietro tutte quelle persone
Lei stava per ridermi in faccia
"Davvero si aspetta questo dalle poste italiane? Anzi che non li spediamo in 14 giorni!" scherzò emettendo una risata, divertita dalla mia richiesta
"Non si può pagare di più e spedirlo prima??" chiesi, ero disperata, sarebbero andati tutti in vacanza e non potevo permettermi di mandare cose quando nessuno era presente
"Certo, 31,67 € per la consegna dai 2-4 giorni per pacchi fuori Europa" disse incrociando le braccia
"Non c'è un tempo minore?" insistetti inutilmente
"31,67 € per le conse-." la interruppi
"Ok, ok 31,67€..." presi 50€ che portavo nella cover del telefono e glieli poggiai in mano
Contenta mi diede il resto e mi augurò una buona serata
Ah... cosa possono fare i soldi...
Percorrere le strade a quell'orario non era mai piacevole, né a Londra, tanto meno a Roma che era 100 volte meno controllata della capitale inglese
La felpa non risultava essere abbastanza per quella sera, brividi, brividi ovunque, non capivo se dovuti alla temperatura o al timore che mi potesse succedere qualcosa...
Più proseguivo e più la luce dei lampioni diventava debole, facevano più luce delle lucciole a quel punto
Camminavo a passi corti e veloci mentre stringevo le braccia al petto reggendo il cellulare stretto in mano, mi guardavo in giro ogni secondo, a 360 gradi senza risparmiare nessun dettaglio dell'ambiente, pur essendo discretamente illuminato, buio e cupo che non mostrava alcuna indicazione, dovevo proseguire a memoria
Il mio orientamento non era mai stato sviluppato ma in situazioni del genere in cui l'unica cosa che vuoi è sentire il calore di casa, la determinazione domina e riesci a trovare la meta in pochi ragionamenti
Chiusi la porta dietro di me e tirai un sospiro di sollievo mentre guardavo con le pupille dilatate il cane scodinzolante che il secondo dopo sembrava essersi rifugiato sopra le mie gambe stese parallele al pavimento
"King no dai, pesi quanto un elefante non farmi questo!" lo pregai di alzarsi ma sembrò tutto inutile, mi guardava contento a piena lingua fuori che sbavava da tutti i lati, non tralasciando i miei vestiti, dire che gli fece un lavaggio completo era pure poco
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l'angelo in blu
FanfictionBianca Mitchell e il suo sogno-incubo in Inghilterra, lui e solo lui, Mason Mount, sembra avere le capacità di rendere la vita di lei meno infernale, la vera domanda è... metterà il suo odio e orgoglio da parte e lo accetterà nella sua vita? ...