Claudia
Sto andando a casa di Claudio... oddio mio padre... non mi sembra reale... ci sto facendo i conti ogni giorno... mi ha invitato a cena... mi ha mandato la posizione su Whatsapp... parcheggio l' auto e suono... che emozione... e pensare che fino a poco tempo fa volevo una storia con lui... ma nello stesso tempo penso che se non mi avesse colpito quella giornata io non ci avrei parlato... avrei lasciato perdere... praticamente non gli avrei dato retta.. e non avrei mai saputo tutta la storia con mamma... ne tantomeno che fosse mio padre. Per stasera non ho deciso ancora, vedrò come mi sentirò... che piega prenderà la serata.. non è una cosa normale dare una notizia del genere... non ero così tesa neanche all' esame di maturità e ai quiz per entrare a medicina... perché ho sempre studiato ed ero sicura di me... ora non lo sono per niente... identificare Claudio come quel padre fantasma di cui mi parlava mamma è difficile... però in tutto questo tempo ho avuto l' opportunità di conoscerlo come amico e prof... come prof e dottore è veramente eccezionale... che lo dico a fare... mi ha aiutato in diversi frangenti.. nello studio... e ora devo passare da amico a padre... ci riuscirò? Ho indossato un semplice tubino nero con una giacca azzurra per dare un tocco di colore...
lui mi apre in camicia bianca e pantalone blu scuro... i primi momenti sono imbarazzanti... poi mi mostra la casa... veramente bella.. da single... cucina e salone... tutto aperto.... quasi studio visto l' enormità di libri e un pc aperto sul tavolo... camera da letto e bagno... assenza di soprammobili e foto.. la mia attenzione però è tutta per la libreria e montagne di libri impilati dappertutto... di ogni genere... non solo relativi al lavoro... ecco di chi ho preso... mamma per svagarsi legge solo romanzi d' amore... come nonna Amalia... anzi bisnonna.... I nonni sono a Ravenna e li vedo pochissimo... ma non mi sembra che abbiano l' hobby della lettura...
"Se vuoi qualche libro... lo puoi prendere."
"Grazie... vorrei... ma ho molto da studiare."
Mi ha letto nel pensiero... ma davvero non posso avere distrazioni... devo concentrarmi sullo studio... e poi sul tirocinio... anzi approfitto per chiederglielo... anche se so già...
"Non potrei chiedere già l' internato a medicina legale? "
"Mi spiace, ma devi finire prima i due anni."
"Non esistono eccezioni?"
"Proprio no!"
Mannaggia... e vabbè... aspetterò... intanto mi porta in cucina dove l' aiuto ad apparecchiare... anche se non è il mio forte... ma m' impegno. Lui è un bravo cuoco... mamma cucina, ma non è un granché... mentre nonna Amalia e zia Alessandra sono brave... anche Camilla è bravina... io cosi e così... non mi sono mai impegnata seriamente... ora per il fatto che devo studiare mi limito all' essenziale... ma dovrei imparare per bene, per mangiare come si deve. Parliamo del più e del meno ma soprattutto dello studio e della medicina... quello che ci accomuna.... è davvero piacevole ed istruttivo dialogare con lui... ma questa volta in me non c' è malizia... chissà se è stato sempre cosi.?.. penso di si... visto il luminare che è... poi magari è stato una ciofeca come uomo... nel rapportarsi con le donne... con mamma... chissà se è vero che non l' ha mai tradita.?.. ma questa è un' altra storia... io lo devo guardare come padre... com' è adesso... ciò che mi può dare... sempre in senso di affetto.. mi sono sempre definita matura per la mia età... ed è ora di dimostrarlo anche in questa situazione, senza forzature però... evito il discorso fino alla fine della cena... fin quando mi offre un digestivo sul divano... lui sembra in attesa... come se sapesse... o forse immagina... comunque due conti se l' avrà fatti... e la probabilità che io sia sua figlia è alta... infatti... mi spiace per mamma ma io devo parlarne con lui... mi sento pronta... per cui inizio...
"Senti dovrei dirti una cosa..."
"Dimmi pure.."
Ho il cuore a mille... da dove parto? Dall' inizio.. naturalmente...
"Ho parlato con mamma... e mi ha rivelato una cosa...l' altra volta non ero pronta per dirtelo... dovevo ancora metabolizzare... "
Lui mi fissa con quegli grandi occhi blu... in attesa... stanchi... ma sereni... mi pare...
"È stato un colpo... perché mi ha detto che tu... mmmm... sei mmmm... mio padre."Claudio
Ecco... l' ha detto... ciò che ipotizzavo era vero... non era possibile che Alice avesse una storia subito dopo di me... ma soprattutto che abbia i miei occhi.. i miei colori... questa innata curiosità... diversa dalla madre... questo impegno nello studio che lei non ha mai avuto. Ora mi guarda lei in attesa della mia reazione... tranquilla.. che forse non si aspettava...
"Non sembri tanto colpito."
"Me lo immaginavo... visto i tempi... secondo i miei calcoli tua madre è rimasta incinta quando se ne è andata ."
"Infatti era incinta quando se ne è andata.. era venuta a dirtelo quel sabato... quando avete litigato... diciamo ."
"Era incinta e non ha voluto credermi? Darmi il beneficio del dubbio? Oddio... tua madre è proprio... non lo so... non so definirla."
"Non dirlo a me... quando si mette in testa una cosa, non c' è verso di farle cambiare idea. "
"Ma ora non ci voglio pensare, parliamo di noi... come stai? Rispetto a questo... sei contenta? Se sei venuta qua... tu una possibilità me la dai.."
Lei scoppia a ridere...
"La risposta te la sei data da solo... io nonostante la botta... sono molto razionale... ci ho pensato tanto... eh si... voglio darti una possibilità... ci siamo conosciuti in questi mesi... e non sei male!"
"E grazie... sono felice... anche per me è stata una bella botta... ma da quando ti ho visto... ho capito che potevi essere mia figlia... mi somigli in tanto e vorrei essere tuo padre oltre ad essere un amico. Te lo dico subito... non so se ne sono capace... non so come si fa... mio padre lavorava sempre e poi è morto quando è andato in pensione... per cui non ho questo grande esempio da seguire... ma ce la metterò tutta.... sei una ragazza speciale.."
Lei arrossisce...
"Sono normalissima... non ho mai sentito l' esigenza di un padre... sono stata sempre in compagnia dei colleghi di mamma e dei vicini di casa... ero praticamente figlia dell' istituto.."
"Non ti è dispiaciuto andartene?"
"Un po', ma per crescere avevo bisogno di altro... di allargare i miei orizzonti... non avevo messo certo in conto di conoscere mio padre... non l' avevo mai preso in considerazione... era una figura lontana... che non faceva parte della mia vita."
"E ora?"
"Beh... ora ne fai parte... anche tu mi hai colpito subito, anche se ho pensato in un altro modo, ma l' importante è che abbiamo chiarito.."
Si vede che è ancora imbarazzata da ciò che era successo tra noi... quando voleva baciarmi.. e cerco di metterla a suo agio anche in questo frangente...
"Io penso che hai semplicemente frainteso quel richiamo che avevi per me... parlo da uomo di scienza."
Lei ride di nuovo... qui somiglia ad Alice...
" si... proprio di scienza.."
Il ghiaccio si è rotto... il momento catartico è superato.. e non penso che ci sarà bisogno di riparlarne... le chiedo poi una cosa che non ho mai chiesto... a nessuno... visto il mio carattere chiuso...
"Ti posso abbracciare?"
Lei sorride tranquilla...
"Certo..."
E senza alzarsi si butta tra le mie braccia... appoggiando la testa alla mia spalla... io la stringo... accarezzandole i capelli... come una bambina...
"Non chiedermi però di chiamarti papà... non ci riesco... per ora... sarai ancora Claudio. "
Me lo immaginavo... non mi può chiamare papà da un giorno all' altro...
"Lo capisco, non è facile... se e quando lo sentirai.. lo farai... tanto io sono qui, io per te ci sarò sempre... anche se non mi chiamerai mai papà. "
Lei alza la testa e mi dà un bacio sulla guancia... mormorando un "grazie".
" e di che.. devo ringraziare io a te... di essere qui... di essere andata aldilà della storia tra me e tua madre... di questa situazione strana... oltre le apparenze e di voler essere mia figlia... veramente. "
"Perché quello che ho visto fin ora di te mi piace... perché non dovrei darti la possibilità di essere un padre.?.. un amico.. di avere un rapporto insomma? Io generalmente non credo al destino, ma non può essere un caso che ci sia stato tu, quel giorno ai quiz."
"L' ho pensato anch' io sai..?. io non sono credente, ma questa è una di quelle volte che ti vengono i dubbi."
"Già.. allora ringraziamo anche Dio di averci fatto incontrare. "
"Pensandoci anche tra quattro anni ci saremmo incontrati in istituto... forse.. che ne so se ti avrei visto tra i corridoi in istituto..?. o ad un esame? "
"È inutile pensarci, ora sono qua... e pensandoci... è bello avere un padre... intelligente come te.. mi puoi anche aiutare."
"Ueeee non aspettarti agevolazioni in istituto!"
"Stavo scherzando... mi puoi solo stimolare a fare di più..."
"È quello il mio compito."
"Grazie... posso stare qua ancora un altro po'? "
Mi dice appoggiandosi di nuovo sul mio petto...
"Tutto il tempo che vuoi... finché non mi viene un crampo... sto diventando vecchiarello lo sai?"
"Ehhhhhi starai scherzando spero..."
E continuiamo a ridere ancora fino a tardi.... Mi ha portato anche delle foto sue da bambina e ragazzina.... adorabile... ma anche un po' peste...
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La nuova allieva, la figlia di Alice e Claudio
Fanfictionquesta storia è raccontata da Claudia, la figlia di Alice e Claudio seguendo il filo dei libri della Gazzola.