Alice
Mi sveglio con dei rumori provenienti dalla cucina... forse Claudio sta preparando la colazione... Claudio? Cerco di ricordare ieri sera cosa sia successo... specialmente da un certo punto... solo che ho bevuto... a suon di brindisi... ed è tutto offuscato... ma mi ricordo il lento tra le sue braccia... com' è stato bello ritrovarsi tra le quelle braccia... in questi anni ci sono stati due uomini... ma non è mai stato come con Claudio... poi mi pare che mi ha portato in braccio sul letto, infatti mi guardo... sotto le lenzuola... sono vestita come ieri sera... e oddio... mi tocco le labbra... ci siamo baciati... o era un sogno? No, mi pare che fosse proprio vero.... quell' emozione di averlo addosso era così reale... la sua bocca... ha detto qualcosa, ma non mi ricordo... poi abbiamo dormito ognuno nel suo letto... guardando l' altra parte del letto intatta... sospiro... quasi dispiaciuta... poi mi riprendo sedendomi sul letto... no meglio cosi... troppo presto... sarebbe stato dettato dal momento, dal vino, dalla nostalgia... se succederà... vorrei una situazione diversa, speciale.. e più consapevole. Poi vedo la porta aprirsi e lui affacciarsi....
"Sei sempre la solita dormigliona, ti sei svegliata finalmente. "
Sento l' odore del caffè... arrivare fino a me..
"Non mi dire che hai preparato la colazione? "
"Nell attesa del tuo risveglio... sai che odio stare con le mani in mano."
"Potevi usare il mio pc per lavorare."
Lo prendo in giro...
"Ho dimenticato la pennetta... "
"Che peccato..."
"Già... veramente volevo fare la mia solita corsetta, ma fa un freddo da pazzi e c' è una nebbia da far paura..."
"Vero, ti saresti perso e ti sarei dovuta venire a cercare... sai quanto odio il freddo..."
"Una stranezza... visto che abiti qui da tanto tempo!"
Lascio perdere... non rispondo... Mi alzo e lo seguo in cucina dove per prima cosa bevo una tazzina abbondante di caffè e poi inizio a spalmare la marmellata di albicocche sulla fetta biscottata... la sera prima che venisse, per il nervosismo ho finito il barattolo di nutella. Idem anche lui, non c' è altro... ma aspetta..
"Se vuoi... ho latte e biscotti.."
"No, va bene così. "
Mangiamo in silenzio... vorrei chiedergli qualcosa di ieri sera... ma mi astengo.. per il momento... ma forse lo fisso senza accorgermene...
"Mi vuoi chiedere qualcosa? "
Mi sembra di essere tornata a tanto tempo fa... quelle domeniche a casa sua... l' unica volta che facevamo colazione insieme... con calma.. gli altri giorni lui correva in istituto... dopo la corsa... mentre io ronfavo ancora... e arrivavo perennemente in ritardo... con la paura della Wally addosso.
"Ti sei divertito ieri?"
Butto là... è la prima cosa che mi è venuta in mente...
"Abbastanza... sono stati tutti simpatici ed è stato divertente vederti di nuovo ubriaca... non sei cambiata poi tanto sacrofano. "
"Non ero ubriaca.."
"Ah no? E com' è che barcollavi come se fossi su una barca in mezzo al mare?"
"Ero leggermente brilla.. e poi era colpa dei tacchi alti."
"Come no! Hai dormito bene?"
"Benissimo... e tu?"
"Niente male.."
Non ho il coraggio di chiedere altro, cosi dopo aver mangiato e bevuto altro caffè vado in bagno per lavarmi e poi vestirmi... mentre Claudio è già pronto... dopo andiamo a sistemare le lenzuola e le coperte... lui mi dice come piegarle e per poco non mi riempie di rimproveri... lo vedo che si trattiene... ma l' ennesima volta che sbaglio la direzione esclama...
"E che cavolo..."
"Uffaaaaa... non sono brava in queste cose... perciò ti ho chiamato... potresti stare per una volta in silenzio per favore?"
Lui scoppia in una risata... Dio quanto è bello... non sembrano passati tanti anni se non fosse per quei fili bianchi tra i capelli e le rughe vicino agli occhi... e quei denti candidi da Dracula sono gli stessi....
"Sacrofano non avevo il minimo dubbio... ma non mi puoi chiedere il silenzio stampa... sarebbe assurdo!"
"Per punizione non ti cucino.."
"Molto meglio... cucinero' io.."
Non avendo risposte in merito.... lo invito a continuare a piegare... altrimenti altro che pranzo... dovremo pensare alla cena. Meglio in silenzio per concentrarmi... sennò sbaglierei ancora... con la lingua tra i denti... cerco di fare il mio meglio... che secondo i suoi standard non è mai abbastanza... comunque arriviamo alla fine poco dopo la classica ora per il pranzo col mio stomaco che brontola.... non ho fatto neanche uno spuntino, né preso un caffe... che lui chiude due scatoloni enormi con lo scotch... non c è bisogno di scrivere l indirizzo... invece di mandarli per posta... ci sarà un corriere privato che porterà tutto dai miei a Sacrofano... l' ha contattato Claudio e viene anche di meno... poi deciderò cosa portare in un appartamento ... nuovo di zecca a Roma... non perché sia nuovo, costerebbe troppo e non mi va di perdere tempo per ammobiliarlo... poi indecisa come sono anche su uno stile ci metterei una vita... nel frattempo andrò da Claudia. Mi ha invitato anche Silvia e con tutto il bene che le voglio... anche per i suoi consigli, anche se non sempre bene accetti... non me la sento di fare il terzo incomodo tra lei ed il compagno... infinitamente paziente. Il pomeriggio visto che non abbiamo niente da fare, andiamo a passeggiare nella zona circostante ed infine a sederci nella mia amata pasticceria... nonché unica degna di nota e anche conosciuta per spiare le conversazioni altrui... mi mancheranno le sue interminabili selezioni di thè e tisane... per non parlare dei muffin e biscotti vari da inzuppare nel liquido bollente. Per niente intimidita da Claudio... che conosce il mio appetito ed i miei gusti... mi gusto i miei biscotti inzuppati nella tisana di turno... ed infine un muffin ai frutti rossi... per seguire l' aroma... mentre Claudio sorseggia un caffè lungo definendolo una ciofeca.."
"Lo sai che qua il caffè non lo sanno fare... e per di più l' hai preso anche lungo, almeno potevi farci mettere la panna o un po' di cacao. "
"L' ho preso lungo considerando i tuoi tempi... l' unica cosa che mi consola è che sarà l' ultimo."
"Mangia almeno un biscotto.. per coprire il sapore, te ne ho lasciato uno."
"Stavo giusto pensando come mai l' avessi lasciato, non è da te... hai ragione meglio coprire questo saporaccio... tanto domani vado a correre."
"Qui non credo proprio... non ti vengo a cercare tra la nebbia... rischieremmo di morire per assideramento prima che qualcuno ci trovi. "
"Ahahaha... non ti preoccupare, ci tengo alla tua incolumità, andrò a Roma in serata."
"Se non sarai sfiancato dal viaggio.."
"Mi stai reputando un vecchio?"
"Giammai... non vorrei mai inimicarmi il nuovo direttore. "
Lui si avvicina quasi sussurrando... come mi stesse rivelando un gran segreto...
"Io voglio essere più di un direttore, molto di più..."
Poi aggiunse sistemandosi come prima...
"dovresti averlo capito.."
E mi fa pure l' occhiolino... mi sento come quando mi parlava all' inizio... ai tempi in cui ero una specializzanda, la sua allieva... e non sapevo se faceva sul serio o se stesse scherzando... prendendomi in giro...
"Il bacio di ieri non è capitato per caso..."
Esclama... ed io arrossisco.... come se non ci fosse un passato tra noi... e vorrei rispondere qualcosa, ma non mi viene niente... se non un balbettante...
"Non sono pronta.."
"Mi sarebbe meravigliato il contrario..."
Mi risponde... Ci avviamo verso casa e sistemiamo le ultime cose prima di preparare la cena... posiamo anche le valigie coi miei vestiti in auto ed uno scatolone di scarpe che mi serviranno... menomale che siamo in due cosi qualcosa lo mettiamo nel sedile posteriore... cosi domani dopo colazione partiamo. La cena la prepara lui e dopo guardiamo la tv mentre mi snocciola tutti i cambiamenti e le attrezzature nuove in istituto.Claudio
Prima di andare a letto ci provo... sono un maestro nel farlo...
"Non vuoi che ti riscaldi stanotte? Fa veramente freddo."
Lei mi osserva per un attimo stranita... poi sorride...
"Sei sempre il solito... "
Poi respira...
"Senti... non è che non sono pronta.. è che ridarti fiducia e dimenticare tutto non è semplice... e poi ci vorrei andare coi piedi di piombo.."
"Non devi dimenticare tutto.. solo qualche particolare... poi tu vorresti sapere già come andrà? sapere che filera' tutto liscio..?. io non te lo posso promettere... ma posso promettere di impegnarmi fino in fondo.."
"L' hai promesso anche l' altra volta."
"E l' ho fatto..."
"No... mi hai tradito... e non so neanche se era l' unica volta."
"Alice... ti ho detto mille volte che non è successo niente... stava male per la fine del suo matrimonio ed io mi sono fatto trascinare... ma solo per un attimo... poi sono andato via... non sono stato mai con nessun' altra mentre stavo con te."
"Vorrei crederti... tanto... ma tu sei stato sempre un donnaiolo..."
" non puoi punirmi per il mio passato... dammi il beneficio del dubbio.... anch' io ti sono venuto sempre dietro nonostante tu ti intestardissi con quel reporter da strapazzo..."
"Non rinvanghiamo ste cose... so passati tanti anni..."
"Infatti... ricominciamo... da zero."
"E allora andiamo a dormire ognuno nel suo letto... come persone che si conoscono da poco."
Mi ha fregato.... e andiamo a dormire... ma ci metto tempo ad addormentarmi... intanto penso che forse dovrei farle raccontare la verità da Beatroce... per farmi perdonare davvero. Mi consolo che domani avremo una lunga giornata in auto da trascorrere insieme... in cui parlare.
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La nuova allieva, la figlia di Alice e Claudio
Fanfictionquesta storia è raccontata da Claudia, la figlia di Alice e Claudio seguendo il filo dei libri della Gazzola.