Cercasi casa? cap 18

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Claudio
Sto scrivendo sto caspita di referto... che delirio... non mi era mai capitato un caso cosi complicato, altrimenti non avrei chiesto l' aiuto di Beatrice,  il migliore anatomopatologo in giro... ne avrei fatto volentieri a meno... specialmente per non farla incontrare con Alice... ma ad un certo punto non l' ho potuto evitare... ora spero che se ne sia andata senza fare altri danni... ho mandato a dire ad Alice che farò tardi per scrivere... anche se non è urgente... ho qualche giorno di tempo... ma vorrei far calmare le acque... e trovare Alice tranquilla... mica sarà arrabbiata perché mi sono defilato? Oddio in queste situazioni non so  mai come fare.... anche perché non mi è mai capitato... alle altre non ho mai dato agio di instaurare un rapporto stretto, ma neanche similare... a parte Beatrice... ma mi sa che ho toppato alla grande... dandole troppe libertà... e ora con Alice sono nei guai.... All' improvviso i miei pensieri sono interrotti dall' aprirsi della porta... e chi poteva mai essere che entra senza bussare? La sola e l' unica... sarà furiosa... per colpa di quella iena di  Bea... invece come se niente fosse... molto calma... esclama...
"Torni con me? È tardi.."
"Dovrei finire questo referto..."
"Ma dai... che hai anche domani di tempo... e poi per farti perdonare mi prepari una bella cenetta."
"Perdono di cosa?'
È successo qualcosa e non me ne sono accorto?
" Non mi hai detto che sarebbe venuta Beatrice. "
Ahhhh solo per quello?  Menomale... mi credevo chissà che cosa... io sono rimasto seduto mentre lei si avvicina e mi gira verso di lei visto che la mia poltrona supercomoda ha le rotelle...
"Che comodità supremo.."
Infatti... commenta lei.. mi tira per le braccia per farmi alzare.. e poi mi prende per la vita... quanto mi era mancato... questo suo modo di fare...
"Ricominci domani a mente fresca..."
Mi lascio convincere mentre mi dà un bacio a stampo... ma io le metto una mano dietro la testa ed approfondisco il bacio... infine io resto imbambolato... e lei mi tira per la cravatta...
"Aspè... fammi prendere la giacca..."
Mentre scendo le scale mi rendo conto che sono andati via tutti... che stacanovista che sono...
"Bravo... non devi fare più cosi tardi..."
Ma che? Mi legge lei nel pensiero? Non era una prerogativa solo mia? Dovrò stare attento...
Andiamo a casa ed apro il frigo per vedere cosa preparare... in questo momento mi sfugge... ma lei me lo chiude di sbotto... quasi acciaccandomi la mano...
"Che c' è? Non volevi che ti preparavo la cena? Vuoi mangiare fuori?"
"No... dopo... può aspettare.."
"Mmmm e che hai in mente?"
Cerco di leggere nel suo sguardo birichino... ma non ci vuole molta fantasia per scoprirlo... visto che mi sta portando per mano nella camera da letto...
"E io che pensavo fossi arrabbiata per Beatrice... che è successo? "
"Beh... lo ero all' inizio, poi è passata..."
"Cosi?"
Chiedo con uno schiocco di dita...
"Mi ha fatto capire che quella famigerata sera non sei stato con lei."
"Finalmente... ma mi meraviglio che si sia sbottonata... generalmente non è così generosa."
"Infatti... secondo lei non lo è stata, ma io ho capito lo stesso."
"Io invece non ho capito niente."
"Te lo spiego dopo... ora non perdiamo tempo... ne abbiamo perso fin troppo."
"E di chi è la colpa eh? Che non ti sei fidata di me."
"Mmmm già mi sento una deficiente io... non ti ci mettere pure tu."
"Per questa volta ti perdono... ma per la prossima... promettimi che ti fiderai di me."
"Ci sarà la prossima?"
"Conoscendoti... sicuramente ci sarà una prossima volta... ma ora non ci pensiamo... non sprechiamo altro tempo a parlare... altrimenti restavo a scrivere.."
"Cretino..."
"Vieni qua..."
Cosi l' acchiappo e ci amiamo inizialmente con foga spogliandoci di fretta... poi man mano subentra la calma... accarezzandoci piano... infine con le mani tra i miei capelli e le labbra sul collo mi sussurra piano...
"Ti amo tanto.."
"Anch' io ti amo, mi sei mancata da morire.."
"Senza te non era vita... ora sono rinata.."
"Sono felice di sentirlo... anch' io mi sentivo come se vivessi a metà... non mi sentivo completo senza te."
"Non ha mai parlato tanto Conforti."
"Ho capito che devo farlo se non voglio perderla... sacrofano."
"Dovevi dire Allevi! "
"Tu per mei sarai sempre sacrofano... la mia sacrofano. "
"E tu sei il  mio CC."
"Come siamo diventati smielati... mi sta venendo il diabete."
"A me serve la mia dose di insulina."
"Ehhhhh?"
"Mmmm mi prepari questa cenetta ora? Mi è venuta fame."
"Agli ordini... poi anche a me è venuta fame... avrei bisogno di una bella bistecca! Per sostenere questi ritmi..."
"Ma daiii.."
Cosi ci vestiamo ed andiamo in cucina...

Claudia
Anche stanotte mamma è andata a dormire da papà e non so neanche se si è portata il cambio... è sempre smemorata... poi la mattina deve fare la corsa per cambiarsi... va avanti ed indietro tra l' appartamento nostro e quello di papà... ma dico io che aspettano a convivere? Sono adulti belli e fatti e ci stanno ancora a pensa'... o forse non ci pensano proprio... vogliono fare gli eterni fidanzati?... molto comodo cosi! Ma ci penso io a farglielo pensare... scusate il gioco di parole... ce la sto mettendo tutta per farli decidere... soprattutto mamma... le presento le case peggiori sul mercato... così perde tempo nella ricerca... e comprenderà... spero... che la cosa migliore per loro... ed anche per me e Camilla che ci libereremmo di lei... sia quella di vivere con Claudio...
però i giorni  trascorrono, mamma vede ogni tanto un tugurio e non si decide a traslocare da papà,  ma neanche lui glielo chiede... uffaaaaa..

Alice
Ma è possibile che non trovo un appartamentino decente.?  io non chiedo troppo... oltre la luce giusta ed una divisione come si deve delle stanze oltre all' assenza di scale... veramente il mio sogno sarebbe quello di vivere col mio CC, però non so se sia la decisione giusta... a parte che neanche  me  ha chiesto... perché io e Claudio siamo opposti... non vorrei che nella nostra quotidianità arrivasse a lanciarmi le cose o a urlare per il mio disordine,  io ci provo, ma è più forte di me... non ci riesco... poi tendo a perdere le cose... non so come... ma finché sono sola nessuno lo sa... ma se vivo con lui... chi lo sente? E chi lo sopporta? Uffaaaa non poteva essere più semplice? Però forse ci saremmo annoiati... boh!

Claudio
Strano... continuiamo a vedere case... che rifiuta... ed oggettivamente sono orribili, neanche io le prenderei... forse Claudia non si applica troppo al riguardo... nel cercarle... visto che è impegnata a frequentare i corsi ed a studiare, forse dovrei dare un occhiata io! Faccio una pausa dal mio lavoro e vedo le offerte sul pc... meglio solo quelle affidabili, anche se più care... forse Claudia ha cercato solo quelle economiche... poi mi fermo di botto guardando una casa.. che sarebbe ideale per una famiglia e non una persona sola... ma che sto facendo? Davvero voglio che Alice vada a vivere da sola? E continuiamo la vita che stiamo facendo adesso?  Da eterni fidanzati? Notti insieme e nessun impegno? Magari cena o addirittura pranzo insieme? Un weekend come si vede quando riusciamo? E se provassimo a vivere insieme? Una vera quotidianità... vissuta... sarebbe la prova del nove... io ho sempre evitato perché siamo cosi diversi... certe volte ho paura io stesso di come posso reagire ai suoi pasticci... o alle sue distrazioni... e non credo neanche che sia tanto facile convincerla... anche lei come me... ha bisogno dei suoi spazi... a me non piacciono le invasioni di campo... mentre lei al contrario non sa controllare il suo eterno disordine... e vorrebbe evitare che io lo veda.... poi io non sono bravo a parlare... che le dico?  "Vieni a vivere con me?" 

 Vorrei dirle qualcosa che la colpisca al cuore e le faccia capire che lo penso veramente.... ora faccio una cosa... le scrivo una lettera... quello si che è il mio forte... ora mi ci metto d'impegno... ed inizio a scrivere... col cuore in mano... ma non troppo sdolcinato... non è da me...

La nuova allieva, la figlia di Alice e ClaudioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora