Claudio
Menomale che il giorno dopo mi ritrovo anche il marito di mia sorella Matilde, Libero... così siamo pari con le donne... i miei nipoti hanno fatto tardi ieri sera e stanno ancora dormendo... si sveglieranno con calma... mentre noi decidiamo di fare una passeggiata per Napoli.. senza mamma naturalmente perché si stancherebbe facilmente a camminare in giro per Napoli e poi... nel frattempo cucinera' per noi oltre ad aspettare i nipotini che si svegliano.
Prima di uscire però, dobbiamo affrontare la colazione tutti insieme... soprattutto con quel rompiscatole di libero... è tanto simpatico, ma anche spiritoso... fin troppo... e un curiosone. Praticamente ci tocca raccontare di nuovo quello di ieri... sulla nostra vita insieme... ma stavolta taglio corto... altrimenti non ne usciamo più. Naturalmente Matilde serve una colazione abbondante compresa di sfogliate calde... specialità napoletana oltre al suo ciambellone... io assaggio solo la sfogliatella che è veramente speciale, solo molto calorica... perciò basta ed avanza... invece Alice assaggia tutto... facendo aprire tanto d'occhi a tutti...
"Ho bisogno di energia per camminare..."
si giustifica...
"Certo... certo... e chi dice niente..."
meglio assecondarla qui... non voglio imitare le gag di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini !
In fretta ci prepariamo per uscire... Per prima cosa andiamo nel centro storico, per visitare alcune chiese importanti quali il duomo, dove vediamo il tesoro di San Gennaro, la chiesa del Gesù nuovo dove c'è San Giuseppe Moscati, il medico dei poveri... in Piazza del Gesù Nuovo, vicino c'è il Monastero di Santa Chiara che è tra i monumenti più apprezzati del patrimonio artistico di Napoli.
Nel suo chiostro settecentesco, decorato con maioliche e alberi di limoni, godiamo di un'atmosfera davvero rilassante... Io ho cercato su google... mi ricordo che ci sono cose interessanti da vedere che non voglio saltare.... infatti c'è il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino nella cappella di San Severo.
Qui troviamo anche due scheletri che, secondo leggende popolari, hanno il sistema circolatorio ancora intatto e pietrificato come conseguenza di pozioni magiche ed esperimenti del principe Raimondo di Sangro, appassionato alchimista del 1700. Non poteva mancare la visita a San Gregorio armeno, la strada dei presepi ed Alice la devo trattenere nel comprare pastori e presepi veramente belli... ma non è il caso ora. Anche perché le buste dovrei portarle io... Alice si ferma continuamente a fare foto a destra e a manca... oltre ai selfie... mi chiama in continuazione... su questo non è affatto cambiata... io non amo tanto fare le foto... e mi scanso o vengo male... e lei mette il broncio come sempre... Vorremmo fermarci a mangiare la pizza a portafoglio che è rossa e la pizza fritta che è bianca per i vicoletti... ma mamma ci aspetta a casa... così ne prendiamo solo una di un tipo e una dell' altra e le portiamo a casa... giusto per farle assaggiare ad Alice, io le ho assaggiate già.. sono spettacolari... a me basterebbero solo quelle... invece Alice mangia tutto ciò che mamma ha preparato. Dopo pranzo ed un bel caffè solo io, Alice e Matilde riprendiamo l'auto ed andiamo a fare una passeggiata per la famosa via Caracciolo, a Mergellina .. e passiamo per piazza Plebiscito dove spesso si svolgono concerti ed eventi e via Chiaia piena di negozi. Vorrei mantenere Alice che vuole entrare quasi in ogni negozio, specialmente quelli di scarpe.... perderemmo troppo tempo... ma mia sorella dice :
"e che fa? solo dieci minuti.."
Ehhhhh non la conosce Alice... ci si perderebbe in un negozio.... infatti passa più di mezz'ora.... poi le convinco ad andare via... finisce che vengono gli altri in pizzeria dove siamo rimasti di andare e non ci trovano... pertanto facciamo una lunga passeggiata sul lungomare e nel borgo marinaro... ed io devo portarmi appresso le scarpe che si è comprata.... quante volte le avrebbe lasciate a terra dopo aver scattato delle foto con mia sorella... infine aspettiamo Libero che accompagna mamma ed i figli per poi andare al ristorante- pizzeria che sta nel borgo Marinaro, il vivace quartiere marinaresco sul lungomare di Napoli, che è forse uno dei luoghi più caratteristici e suggestivi di Napoli. Una cittadella a sé piena di bar, ristoranti, dove tutto è avvolto in un'atmosfera speciale, lontano dai ritmi frenetici della città e dove sembra che il tempo si sia fermato.
Questa è la prima volta per Alice e ne rimane affascinata... come dalla pizza... ottima ed indimenticabile.. peccato che Libero debba andare a lavorare... Questa volta il discorso va sulla cucina e stavolta io prendo in giro Alice raccontando aneddoti sulle sue avventure coi fornelli... certo ora qualcosa ha imparato.. ma anche Claudia cucina meglio di lei...
"Chi non ha bruciacchiato qualcosa?"
Commenta mamma comprensiva...
"Fosse solo quello..."
Rido io..
"Alice ha molta fantasia, ma non va d' accordo con cottura e sapore...."
Sghignazzo ancora...
"Le tue aspettative sono sempre alte... dalle tempo."
Esclama ancora mamma bloccando Alice che voleva rispondermi a tono.
"Perché non gli insegni tu zio?"
Mi chiede mio nipote... beata ingenuità... fosse cosi facile... ma la mia pazienza non va d' accordo con la sua... non sono conciliabili... su quello non stimo proprio sulla stessa lunghezza d' onda...
"Vero... perché non mi insegni tu caro? Dopotutto eri il mio maestro.."
Mi prende in giro lei.. come se non si ricordasse come battibecchiamo vicino ai fornelli...
"Preferisco fare da me.."
Rispondo.
"Allora non ti lamentare.."
"E chi si lamenta?"
"Hai iniziato tu!"
"Ehi... ehi.. vorreste litigare ora? Gustiamoci un dolce e questo panorama.."
Si intromette Matilde... cosi si impegnano tutti nella scelta del dolce da prendere, specialmente Alice. Io che ne ho abbastanza prendo direttamente il limoncello, un digestivo come dice il nome a base di limone.
"Manca solo Claudia... oltre al fratellone e Chiara. "
Esclama mia sorella...
"Peccato che non sia potuta venire..."
Mormora mamma dispiaciuta.
"Ha detto che dopo l' esame viene... promesso."
Le rispondo... anche lei ci tiene a conoscere la nonna... mia sorella and family naturalmente. infine un poco rammaricati di lasciare questo splendido posto.. ci incamminiamo verso l' auto... una bella passeggiata anche per digerire... prendo a braccetto Alice... anzi è lei che si appoggia visto che è stanca di camminare su quei tacchetti che si ritrova... mentre Matilde e mamma camminano insieme a braccetto... i miei nipoti camminano e chattano contemporaneamente... beata gioventù.Alice
Che bella serata, se non fosse per le frecciatine di Claudio sulla mia cucina... anzi la mia assoluta incapacità di cucinare... mi arrangio... ma non sono mai alla sua altezza... dovrei esserci abituata, ma ogni volta che lo dice...mi dà fastidio... ognuno di noi è negato in qualcosa... menomale che la famiglia di Claudio non è come lui e non rimarca questo difetto scherzandoci sopra.. sono tutti gentilissimi... compresi i nipoti che stanno sempre con l occhio ed il dito sul cellulare... camminiamo lentamente fino all' auto, ma la strada non è breve e devo appoggiarmi a lui... non so fare a meno dei tacchi e ci so camminare perfettamente... solo che un po' sono stanca e un po' si infilano nei sanpietrini.. dannazione... coi lamenti di Claudio. Io lo guardo storto e lui scoppia a ridere...
"Dai non te la prendere, stavo scherzando... pero potevi chiedere com' era la strada prima di scegliere quali scarpe indossare..."
Su questo ha ragione... me la devo prendere con me stessa... fa pure freschetto... allora lui mi lascia il braccio e mi prende per la vita facendomi stringere a lui...
"Però la giacca non te la do'... devo guidare domani e non lo potrei fare col raffreddore. "
Sempre catastrofico... purtroppo domattina presto dobbiamo andare via.. in due ore stiamo a Roma.. abbiamo preso solo un permesso breve di un ora ed andiamo direttamente in istituto senza passare per casa... che stacanovista il mio CC. Io per prima cosa sarei rimasta di più qui a Napoli e sarei tornata con calma in istituto... ma con lui non si ragiona quando si tratta di lavoro... veramente sempre.. Finalmente arriviamo all' auto ed in poco tempo siamo a casa... mi sono infreddolita però e nel letto mi stringo a Claudio che si lamenta dei miei piedi freddi. Io esclamo...
"Tu sei un calorifero invece... fammi riscaldare."
"Già mi sono ripreso, usami pure."
"Non avevi detto che si sente tutto?"
"Infatti mi devi usare come stufa, non per altro... non confonderti per piacere sacrofano. "
"Mmmm mi era venuto un languorino."
"E devi aspettare che arriviamo a casa."
"Se arrivavaaaaamo a casa... per riposarci, ma invece dobbiamo subiiiiito tornare in istituto."
"Riposarci di che? Per due ore di auto?"
"E la passeggiata? "
"Marooooooo che passeggiata lunga... non ci riposiamo ora? Per piacere... poi voglio vedere se ti chiama Calligaris domani se ti lamenti."
Io sorrido visto che è quello che mi piace di più.
"Sorridi è? Birbante... ora chiudi gli occhietti e ferma le manine... che dormiamo."
"È una parola... ho voglia di coccole..."
"Mmmm ti ho viziato troppo."
Che cretino...
"E non dire parolacce... ti leggo nel pensiero sai!"
Uffaaaaaaaa'...
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La nuova allieva, la figlia di Alice e Claudio
Fanfictionquesta storia è raccontata da Claudia, la figlia di Alice e Claudio seguendo il filo dei libri della Gazzola.