Alice
Quando si tratta di Claudio non capisco più niente.... perciò ci sono stata lontana per tanto tempo, per timore di perdonarlo e ricascarci... col rischio di stare male.... ma ha ragione Silvia non posso vivere nel passato tenendo a distanza Claudio... lui ci tiene a me... ma non so fino a che punto... solo che stando a Roma e nello stesso istituto... staremo a stretto contatto ed io non resistero' a lungo... non so se è più forte la paura che ho che succeda qualcosa tra noi o la voglia che succeda... certo che l unico periodo in cui mi sono sentita viva è quando sono stata con Claudio... Mi dico... Alice dai... non scappare come fai di solito... prova... tanto torni a Roma... dai tuoi cari... da tua figlia... anche se non torneremo a vivere insieme... lei sicuramente vorrà restare con Camilla. Cosi mi decido a scrivere e mandare on line la mia richiesta di trasferimento... tra poco Claudio la leggerà... se è dietro la scrivania... infatti dopo 5 minuti mi chiama nonostante sia orario di lavoro... avrà fatto eccezione per me... che onore... lui così ligio al dovere....
"Sacrofano allora sarai dei nostri.."
"Direttore che onore.."
"L' onore è il mio."
"Non credere che lo faccia per te..."
"Lungi da me pensarlo... ma mi puoi lasciare aperto uno spiraglio?"
"Mmmmmm chissà... forse se mi aiuterai col trasloco."
"Trasloco? Ma non era già ammobiliato l' appartamento ?"
"Si, ma ho comprato tanto e poi ci sono anche tutte le mie scarpe... non c' entrano nelle valigie."
"Allora dovrò fare il facchino?"
"Aiutarmi solo a metterle in scatoloni...,poi li manderò col corriere.."
"Ahhh e perché giusto io?"
"Perché mi hai chiesto tu di tornare.. e poi sei sempre stato più bravo di me in queste cose..."
"Te lo ricordi. "
"Ebbene si... e allora?"
"Vedrò di prendere qualche giorno di ferie."
"Basta uno visto... quanto sei capace."
"E per tornare non ce lo metti?"
Che figuraccia... e certo...
"Torniamo in auto..."
"E scommetto che vuoi che guido io. "
"No... non serve... ma se insisti."
Già lo vedo che scuote la testa... ma visto che viene... tanto vale la pena approfittarne... all' inizio avevo pensato a Marco... ma lui non è capace di sistemare... anzi... è ancora più disordinato di me... Claudia deve studiare.. perciò resta solo lui... Al lavoro sistemo tutto e cerco di risolvere i casi... io li chiamo così, come se fossi una poliziotta... nella prossima vita la farò... prima di andarmene e far trovare tutto a posto al nuovo arrivato... che ancora non so chi è... spero che sia umano come me... lo so sono troppo sensibile... non dovrei preoccuparmi... ormai non sono più fatti miei... mi faccio dare anche degli scatoloni da un paio di negozi per quello che devo inviare, ma in realtà bastano solo per le scarpe. Allora mi vado a comprare una valigia per sistemare i vestiti... altre due ce l' ho già... di dimensioni diverse... un borsone... mi serve solo uno scatolone per oggetti della cucina e soprammobili, cornici che ho comprato in questi anni e da cui non mi voglio separare... però devo sistemare bene... altrimenti si rompono, meglio aspettare Claudio, ci penserà lui... Ho fatto bene a chiedergli di venire? Io sono così, alcune volte, sono impulsiva e poi me ne pento... dormirà qua.... mannaggia la capa mia... mi metto nei guai da sola... mica gli posso dire di non venire più? Non sono una ragazzina... devo essere responsabile delle mie azioni e di tutto quello che mi esce dalla bocca... lo farò dormire nella camera di Claudia..... uuuuuuuh.. le lenzuola e coperte... devo portare anche quelle... me l' ero scordata... mi serve un altro scatolone!Claudio
Sono arrivato in treno da Alice... che poi torniamo in auto... pieni... speriamo che parte l' auto... non schiacciata dal peso... scendo alla stazione di Domodossola travolto da mille pensieri... come sarà? Generalmente io me ne sono fregato sempre... ma con lei è stata sempre l' eccezione... dal primo momento che l' ho vista... un rapporto fondato sulla sincerità... eccetto quella serata che mi raggiunse all' improvviso, perché mi sentivo in colpa... anche se non era successo niente con Beatrice, ma lei era gelosa ed allora mentii... come un cretino... ma Alice mi sgamo subito... perché aveva chiamato in istituto e le avevano detto che io non c' ero... dovevo immaginarlo... doppiamente cretino... lei non mi credette... ed è finito tutto... forse anch' io mi sarei comportato allo stesso modo... anche se sono molto razionale... ed ora non so cosa aspettarmi... certo non credo che si butterà tra le mie braccia, ma avermi invitato qua, anche solo per aiutarla nei bagagli e un buon segno.... no? Eccola arrivare... bella come il sole anche in questa grigia giornata autunnale... questa volta ho indossato un bel cappotto... col freddo che fa.. ci sono quasi 20 gradi di differenza con Roma. Lei si avvicina salutandomi titubante.. io l' abbraccio con un braccio solo dietro la schiena... baciandole una guancia... con l' altra mano mantengo il borsone... lei è contenta ma tesa... subito andiamo in auto... prima di diventare due ghiaccioli... in casa dopo i convenevoli mi riscalda il pranzo, io non ho mangiato e ho una fame da lupo... ho sgranocchiato solo dei cracker sul treno... Fortunatamente col mio aiuto è migliorata in cucina... anche se non può definirsi una cuoca... Dopo aver riempito lo stomaco inizio a piegare tutto per sistemarlo nelle valigie e trolley... mentre in un borsone... ha già sistemato l' intimo, menomale... almeno quello... domani mi rivolgo ad un altro scatolone... quello delle lenzuola e coperte.... sarà difficile... ora ci dobbiamo preparare... per fortuna questa smemorata mi ha avvisato... le hanno preparato una festa di addio in un locale... così ho portato un bel completo... doccia rigenerante e via... Mentre mi lavo cerco di non pensare a quello che succederà... alla festa e stanotte... la prenderò come viene...
Alla festa mi presenta tutti ... che mi guardano con sospetto... quelli che c erano diciotto anni fa non ci sono più, sono altre facce... più giovani, eccetto il direttore... parlo un poco con lui... gli ho fregato un eccellente medico mi dice... guardo Alice... sono fiero di lei... mangiamo, scherziamo con tutti, una decina di persone... quest' istituto è davvero piccolo... sono venuti anche il commissario, il Pm e un poliziotto mi pare... sono tutti affezionati a lei... ma lei sarà contenta sicuramente di ritrovare Calligaris e Visone.... anche se a Calligaris mancano pochi anni per la pensione. All' improvviso parte una musica lenta dalla diffusione stereo del locale ed iniziano ad accoppiarsi per ballare... tutti gli uomini presenti vogliono ballare con Alice per salutarla degnamente.... io sono un po' geloso in verità... ma comunque dopodomani ce ne andremo via di qui... per sempre... alla fine dopo tutti mi alzo... e la prendo tra le mie braccia...
"Sacrofano ora tocca a me.."
Lei acconsente appoggiando la testa alla mia spalla... rossa in viso... ha bevuto un pò troppo... per i brindisi di addio... non c' è bisogno di parole... ci dondoliamo al ritmo della musica ed io le accarezzo la schiena... anche lei si afferra come se dovesse cadere da un momento all' altro... maledetti tacchi altissimi ... che lei si ostina a mettere sempre... mi ricorda quel famoso congresso in cui siamo stati insieme la prima volta.... Poco dopo la serata finisce tra tanti abbracci... si sono affezionati tutti.... Alice si fa voler bene facilmente... la prendo sottobraccio e ce ne andiamo a piedi... il locale è vicino casa sua.
Arrivati a casa l' aiuto a togliere il cappotto e le scarpe... seduta sulla poltrona... lei balbetta qualcosa sull' andare a dormire in camera di Claudia... dov' è il mio borsone... è meglio cosi... brilla com' è... non è affatto lucida... potremmo stare insieme, anzi sicuramente visto come mi guarda, basterebbe poco... infatti la prendo in braccio e la porto sul letto, visto che lei barcolla e le gira la testa... lei lascia le braccia intorno al mio collo.... io le stacco... ma un bacio non resisto a darglielo... e avvicino le mie labbra alle sue infilando le dita nei suoi capelli... lei si aggrappa alla mia giacca... ma subito rilascia non avendo forze...
"Sacrofano vado di là... non vorrei che ti pentissi come la prima volta... quando staremo insieme ti vorrei lucida e consapevole. "
Lei sgrana gli occhi, spero che abbia capito, l' aiuto ad infilarsi sotto le coperte, anche se vestita... meglio che non l' aiuto a spogliarsi per indossare il pigiama, potrei cambiare idea... quasi subito chiude gli occhi iniziando a ronfare... io mi soffermo a guardarla un poco, poi vado in camera... convinto di aver fatto la cosa giusta... iniziamo come si deve questa nuova parentesi della nostra vita... spero insieme.
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La nuova allieva, la figlia di Alice e Claudio
Fanfictionquesta storia è raccontata da Claudia, la figlia di Alice e Claudio seguendo il filo dei libri della Gazzola.