Capitolo 65

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"Piega il braccio ed ora... Colpisci" afferma serio, il tatuato di fronte a me, intento a reggermi il sacco da boxe.

Senza farmelo ripetere due volte, seguo esattamente le sue istruzioni lasciando che il braccio si fletta verso di me. Percepisco i muscoli irrigidirsi l'attimo prima che con tutta la forza che riesco ad accumulare colpisco la pelle dura del sacco.

Arriccio il naso quando vedo che nonostante tutta l'intensità e l'impegno messo nel mettere a segno questo gancio io non lo abbia smosso di mezzo millimetro: né il sacco, né il ragazzo tatuato che con un ghigno soddisfatto sulle labbra mi scruta con attenzione.

"E siamo a tre" annuncia, trionfante delle varie vittorie che da quando abbiamo messo piede in questa palestra sta accumulando.

"Sei una montagna di muscoli, è ovvio che io con il mio metro e settanta non riesca a smuoverti" borbotto indispettita, portandomi le braccia al petto, non potendo però fare a meno di sorridere divertita dalla situazione e dal ricordo delle ultime ore trascorse insieme.

Alla fine ieri sera dopo essere rimasti per non so quanto tempo abbracciati sotto un cielo stellato, ha deciso di portarmi a casa sua.

Non nego di essere rimasta piacevolmente sorpresa quando dal nulla se ne è uscito con un: "Dormi da me stasera". Quattro semplici parole, che dette da Christopher mi hanno fatto esplodere il cuore di gioia.

Lui che ha sempre evitato il contatto fisico, lui che mi ha sempre tenuta fuori dai suoi momenti bui, lui che è sempre scappato da me quando i demoni venivano a prenderlo ha deciso ieri, di non lasciarmi indietro. Di avermi con lui in un momento di grande fragilità e questo per me, ha significato tanto, più di quanto mi aspettavo.

Ecco perché non ho potuto fare a meno di emozionarmi di nuovo, nel giro di sole poche ore, quando stretta al suo busto, in sella alla sua moto, abbiamo superato il campus raggiungendo la sua enorme villa, che imbandita da luci notturne meravigliose era pronta ad accoglierlo. Pronta ad accoglierci.

Ho tirato su con il naso non appena mi ha sfilato con delicatezza il casco e ho pianto, quando poco dopo mi sono ritrovata stesa sul suo letto, con la testa sul suo petto. Ho pianto lacrime di gioia quando ieri notte, non mi ha toccata se non di tanto in tanto, permettendo alle nostre labbra di incontrarsi in baci casti. Non mi ha permesso di toccarlo perché per la prima volta mi ha concesso la sua anima. Per la prima volta, dopo mesi, mi ha permesso di stargli accanto come fa una semplice coppia di innamorati nel momento del bisogno.

Siamo stati bene, chiusi nella nostra piccola bolla. Sono stata bene, intrappolata tra le sue braccia calde e spero che lui sia stato okay con il mio cuore in una mano e il mio amore per lui nell'altra.

Siamo stati bene credo, fino a quando nel cuore della notte la tranquillità di quella che per una volta sembrava profumare di normalità ha ceduto il posto ad una realtà a noi fin troppo conosciuta. Ho tremato dall'ansia quando ho visto la sua lucidità venir risucchiata da un incubo, uno stramaledetto incubo che per minuti me lo ha portato via. Ho avuto paura quando stretta tra le sue braccia non riuscivo a strapparlo via da quello che lo stava tormentando, non solo da sveglio ma anche nel sonno. Ho temuto il peggio fino a quando con occhi carichi di dolore mi ha guardata: il petto nudo sudato, lo sguardo stravolto e il respiro mozzato. Ci siamo guardati per attimi infiniti fino a quando, senza dire niente si è accoccolato a me, piccolo e fragile come un bambino, maturo e vissuto come un uomo. L'ho abbracciato fino a quando, con voce dolce mi ha sussurrato di dormire. "Dormi Clare, ti avevo promesso che avresti dormito" ha mormorato e allora, aggrovigliati in quello che ormai sembrava essere un unico corpo mi sono lasciata andare in un sonno profondo.

Ho dormito al suo fianco per tutto il resto della notte, e quando stamattina mi sono svegliata l'ho trovato pronto per andare in palestra. Ancora prima che potessi dire qualcosa in merito alla serata mi ha interrotto chiedendomi semplicemente se sarei voluta andare con lui e da quando siamo qui, mi sono tranquillizzata perché nonostante tutto lo vedo star bene e questo mi basta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 28, 2021 ⏰

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