Capitolo 47

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Mi guardo un'ultima volta allo specchio sorridendo soddisfatta.

Ce l'ho fatta.

Quando sono tornata in stanza avevo il fiatone a causa della corsa che avevo fatto.

Nel momento in cui ho lasciato la stanza di Christopher, con un sorriso sulle labbra ero consapevole di essere nei casini. Ero sicura di non riuscire a prepararmi in tempo o meglio, a farcela ce l'avrei anche potuta fare, ma ciò che mi spaventava era il risultato, ma per fortuna, ora che mi guardo allo specchio, non posso fare a meno di essere più che contenta.

I capelli sono legati in una coda alta, che mettono in risalto gli occhi chiari, impreziositi da un ombretto rosa cipria, mentre le labbra sono dipinte da un rossetto color carne, per niente appariscente ma allo stesso tempo molto raffinato.

"Forza Clare o faremo tardi" mi richiama Madison comparendo alle mie spalle. "Stai benissimo" commenta posando gli occhi sul mio vestito.

"Dici? Questo coso non mi convince?" faccio una smorfia osservando le paillettes argentate, che luccincano al riflesso della luce dell'abat jour.

"Stai benissimo dico sul serio e poi quella scollatura è divina" sorride maliziosa buttando l'occhio proprio lì, dove la stoffa sembra lasciar scoperto più del dovuto.

"Io non vorrei sembrare..." inizio a dire ma lei mi interrompe.

"Non è volgare Clare. Hai un bel seno e quella scollatura non lo mette in mostra, lo valorizza e la cosa è ben diversa" afferma facendomi l'occhiolino. "Ora indossa questa per completare il quadro" dice passandomi una pelliccia bianca che senza esitare afferro ed indosso.

"Okay ora che siamo pronte andiamo a goderci questa serata. L'ultima prima del ringraziamento" batte le mani eccitata avviandosi verso la porta.

"Mi mancherai sai?" sorrido prendendola a braccetto, dopo aver afferrato la piccola pochette bianca dal letto.

"Sono solo due giorni Clare" scuote la testa divertita. "Ma sì, anche tu e quell'altra scema mi mancherete" borbotta chiudendo la porta alle nostre spalle.

Scendiamo le scale stando attente a dove mettiamo i piedi, per poi uscire fuori e avviarci verso la Mercedes rossa.

"Chi cazzo me l'ha fatto fare" piagnucola osservando le decolte rosse tacco dieci, le quali fanno da ciliegina sulla torta ad un bellissimo tubino nero.

"Io te l'avevo detto" la sfotto entrando in macchina.

"Che stronza non è vero. Tu mi avevi detto di metterle perché ci stavano da dio con il vestito" mi lancia un occhiata stranita.

"È vero" alzo le mani in segno di resa. "Ma tu mi hai chiesto se stavano bene con il vestito e non se facessero male" mi mordo il labbro inferiore per non scoppiarle a ridere in faccia.

"Devo toglierle. Non riesco a guidare" sbotta, lanciandole sui sedili posteriori, prima di infilare la chiave nel quadrante e con una spinta sull'acceleratore partire senza avermi nemmeno lasciato il tempo di mettermi la cintura.

"Stasera ci divertiremo" batto le mani felice, accendendo poi lo stereo e lasciare che la voce di Rihanna ci accompagni al Blu moon.

Venti minuti dopo ci troviamo davanti a Steve, il buttafuori amico di Madison, pronti ad entrare.

"Siete solo voi quattro stasera?" chiede, osservando Kate al mio fianco, mano nella mano con Hayden.

Non appena siamo arrivate, non abbiamo neanche fatto in tempo a chiudere l'auto che una Kate, avvolta in uno splendido vestito bianco lungo fino a metà coscia, si è catapultata su di noi nel vero senso della parola. Ci ha abbracciate, lasciando solo per un secondo la mano di Hayden, disperata perché ha detta sua non può stare due giorni senza di noi.

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