Capitolo 51

3.8K 171 105
                                    

"Clare" lo sento mormorare nell'esatto momento in cui i miei occhi, pieni di lacrime, si scontrano con i suoi.

Mi aveva chiamata.
Credevo stesse male e avesse bisogno di me, del mio aiuto.
Ho temuto il peggio.
Mi sono sentita in colpa per non esserci stata nel momento del bisogno, ma invece mi sbagliavo di grosso.
Lui non aveva bisogno di me, lui non aveva bisogno della mia compagnia. Voleva il mio corpo.
Le mie attenzioni.
Mi voleva... Usare.

Lascio che un singhiozzo carico di dolore, ancora una volta, lasci le mie labbra e non mi importa di risultare una stupida, che non riesce a trattenere le emozioni, che si lascia abbattere così dai sentimenti, perché questa volta mi ha ferita.
Mi ha fatto male.

Io ci sono sempre stata.
L'ho sempre perdonato.
Sono sempre stata comprensiva, ma ora, che sento il profumo di un'altra donna che non sono io sulla sua pelle. Ora, che vedo le sue labbra gonfie di baci che non sono i miei mi sento rotta.
Lui mi ha rotta... Ancora una volta.

"Lentiggini" mormora, agguantando i boxer dal pavimento, ma prima ancora che possa fare qualsiasi cosa mi volto, pronta ad andarmene.

Non ho voglia di ascoltare ciò che ha da dire.
Non ho voglia di giustificarlo ancora. Non ora.
Non oggi.

"Cazzo fermati" sbotta e non faccio in tempo a rispondere che percepisco la sua mano grande, avvolgere il mio polso, in una presa forte.

"Lasciami andare" sibilo, avvertendo forse per la prima volta rabbia vera nei suoi confronti.

Sono passata sopra a tante cose.
Ho messo da parte insulti, umiliazioni, delusioni, tutto solo perché lo amo.

Sono sempre stata consapevole a cosa sarei andata incontro nello stare vicino ad una persona come Christopher. L'ho sempre saputo ma nonostante ciò io l'ho accettato. L'ho fatto in passato e lo rifarei ancora; lo sceglierei sempre, ecco perché ciò che più mi ha ferito non è stato vederlo a letto con un altra donna. Quello ha fatto male sì, ma lui più volte ha ribadito che non mi deve fedeltà assoluta ed io, ancora una volta l'ho accettato, sbagliando, mettendo da parte i miei valori. Mettendo da parte il rispetto per me stessa, solo ed esclusivamente per stargli accanto. Ciò che mi ha distrutto sono state le parole della bionda. Quelle parole buttate in aria con tanto disprezzo, non possono essere cancellate.

Lui ha parlato di me con lei.
Forse mentre era dentro di lei.
Forse mentre lei le concedeva piacere.
Forse nell'esatto momento in cui io, ero a disperarmi a causa dei sensi di colpa.
Forse...

"Posso spiegarti" dice, e per la prima volta nei suoi occhi vedo un sentimento mai visto prima.

So che non me lo dirà.
Non mi chiederà mai scusa ma i suoi occhi in questo momento me lo stanno gridando.
Mi gridano delle scuse che però, questa volta forse non potrò accettare.

"Lasciami ti prego" sussurro, sentendomi improvvisamente sconfitta.

Abbasso lo sguardo sulla sua mano intrecciata intorno al mio polso e un brivido mi percorre la schiena.
Mi soffermo a guardare i piccoli tatuaggi, che neri come la pece, marchiano la sua pelle con simboli a me incomprensibili. Scendo con lo sguardo sul suo petto marmoreo e mi si stringe lo stomaco per le sensazioni che nonostante la situazione io stia provando. Lo guardo, avvertendo per un momento la tensione alleviarsi. Ma poi è un attimo. I miei occhi risalgono veloci sul suo collo.
E lo vedo.
Grande.
Violaceo.
Selvaggio.
Un succhiotto, contornato ancora dal rossetto rosso.

Scuoto la testa e con uno scatto mi allontano da lui. Il polso brucia nel punto in cui la sua pelle era a contatto con la mia.

"Devo andare" affermo, prima di voltargli le spalle e avviarmi verso la porta.

Heal MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora