Capitolo 36

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Sorrido guardando il casco sulla scrivania.

Mi fido di te mi ha detto nel momento in cui mi ha messo nelle mani il suo casco, e non posso fare a meno di pensare a quanto il suo gesto mi abbia lasciata senza parole.

Ho sempre creduto che tra noi ci fosse qualcosa che va ben oltre la semplice conoscenza. So che c'è una connessione tra noi, e questa è forte. Ci avvicina come calamite senza che noi possiamo opporci. Più volte mi ha ribadito il fatto che non vuole una relazione. Più volte mi ha ribadito il fatto che da lui non mi posso aspettare più di quanto lui non mi dia già, e più volte mi ha fatto intendere che non devo farmi castelli mentali su me e lui per non rimanere ferita e delusa, ma nonostante ciò, le parole che ha pronunciato ieri mi hanno dato un barlume di speranza. Sono state come una piccola illusione in un mondo concreto.

Con ancora il sorriso sulle labbra mi affretto ad avvicinarmi allo specchio e darmi un'ultima sistemata prima di uscire per andare al campus.

Stamattina visto il calo drastico delle temperature, ho deciso di indossare un maglioncino azzurro sopra dei skinny jeans bianchi. Coprendo il tutto con un cappotto color crema, che mi ha regalato la mamma.

Faccio una smorfia di disappunto quando mi soffermo a guardare i miei capelli. Sono mossi e lunghi, ormai quasi fino a metà schiena e la cosa non mi dispiace, ma purtroppo stamattina dopo averli lavati non sono riuscita a dargli una piega, facendoli apparire così ai miei occhi disordinati e incredibilmente brutti.

Cercando di non far caso alla massa di onde castane che mi ricadono oltre le spalle, mi concentro sul mascara che tengo in mano.

Sfoltisco giusto un po' le ciglia e poi mi applico una passata di lucidalabbra alla ciliegia, per idradare le labbra secche a causa del freddo.

Di solito non sono una che tende a truccarsi per andare al lezione, ma non so perché, il fatto di rendermi presentabile agli occhi di Christopher stamattina mi preme particolarmente.

Cercando di scacciare dalla testa pensieri simili, mi avvicino alla scrivania per prendere la mia tracolla pronta ad andare, quando il mio sguardo cade sul post-it rosa attaccato sul porta penne.

Stamattina quando mi sono svegliata ho notato che il letto di Madison era vuoto e per lo più già rifatto. Una volta in piedi ho notato il post-it su cui aveva scritto che avrebbe saltato le prime lezioni perché aveva un impegno, senza però specificare quale.

Non so di cosa si tratti e forse è proprio per questo che sono in pensiero per lei. So che non dovrei, so che probabilmente aveva delle commissioni da fare, ma non so perché, ma ho come la sensazione che dietro a queste poche righe lasciate per iscritto ci siano molte più cose dietro.

Scuotendo la testa, conscia delle mie stupide paranoie, stacco il piccolo fogliettino di carta per poi accartocciarlo e metterlo in borsa e avviarmi fuori dalla stanza.

"Buongiorno" mi salta Kate quando mi ritrovo di fronte la sua stanza, al che ricambio il saluto.

"Stamattina sono scarica" piagnucola mentre insieme scendiamo le scale in marmo dei dormitori.

"Hai fatto baldoria ieri sera?" scherzo alludendo al fatto che ieri sera ha trascorso la serata con Hayden, ma mi pento nel momento in cui vedo i suoi occhi adombrarsi da quella che sembra essere... Tristezza.

"Kate?" la richiamo afferrandola per un braccio e aspettando che i suoi occhi si puntino finalmente su di me "Cosa è successo?" chiedo preoccupata nel momento in cui vedo una lacrima solitaria solcargli la guancia.

"Io non so se..." inzia a dire guardandosi intorno, lasciando che i miei occhi seguino la traiettoria dei suoi e quando mi accorgo della presenza di tanti occhi e orecchie indiscrete intorno, l'afferro per mano e la conduco su una panchina libera, abbastanza in disparte da poterci permettere di parlare tranquillamente.

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