Capitolo 43

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"Quando hai detto che ci saremo prese del tempo per noi non pensavo intendessi chiuderci in un bar, con una misera cioccolata calda e i libri di testo davanti" piagnucola Kate sfogliando pigramente il libro di matematica.

"Mia cara" inizia a dire Madison. "Ti vorrei ricordare che lo studio è per noi stesse. Studiare è crearsi una cultura, formare e migliorare se stessi, quindi sì, puoi benissimo considerare tutto questo un pomeriggio solo ed esclusivamente per noi" sorride fiera, facendomi sorridere a mia volta, perché sono pienamente d'accordo con lei.

"Vi prego ragazze non sprecate la vita così" alza gli occhi al cielo, per poi sottolineare malamente qualche frase sul libro.

"Spero tu stia scherzando" la guarda scioccata Madison. "E pensare che hai anche un ragazzo secchione" la sfotte.

"Ecco quella è una delle tante cose che non abbiamo in comune" sbuffa, alimentando però così la mia curiosità.

"Dimmi un'altra cosa che non avete in comune?" chiedo.

La osservo pensarci su, per poi come colpita dall'illuminzione divina sparare una delle cavolate peggiori che abbia mai detto, facendo soffocare la mora con il suo tè verde e facendo scoppiare me a ridere.

"Non ci credo" mormoro sentendo le lacrime agli occhi.

"Ma che cazzo dici" afferma Mad cercando di riprendersi inutilmente, dato che continua a tossire a causa del liquido con cui pochi secondi fa si stava strozzando.

"Ti giuro. Una cosa su cui non andiamo d'accordo sono le parole che ci scambiamo quando facciamo l'amore" ribadisce. "Lui, con la sua anima da gentiluomo mi regala sempre perle preziose come sei bella come l'alba, oppure sei la mia costante tesoro e poi ci sono io che come uno scaricatore di porto, continuo a ripetere parole volgari, e se devo essere sincera a volte mi meraviglio anch'io della mia poca finezza" inarca le sopracciglia come se fosse realmente stupita da questo suo aspetto.

"Hayden è un ragazzo proprio sfortunato" scherza Mad, lanciandole la sua gomma da cancellare addosso.

"Hey non offendere la mia coppia preferita" fingo un broncio, facendola sorridere.

"Forza dai. Raccontami come vanno le cose tra voi" le chiede la mora, facendomi spostare tutta l'attenzione su di lei.

Sono preoccupata. So quanto ci tenga a lui ed è per questo che, se le cose tra di loro dovessero andare male ne soffrirebbe il doppio. E lei non se lo merita.

"Vanno" mormora prima di abbassare lo sguardo sulla suo cioccolata calda.

"Cosa intendi dire?" domando osservandola attentamente.

"Siamo ad un punto fermo. Dopo quella sera, Hayden non si è più aperto con me. Non ha più accennato niente riguardo la madre" afferma alzando gli occhi e puntandoli su di noi. "Io so che per lui la situazione è difficile. Lo capisco, ma perché non aprirsi con me. Insomma sono la sua ragazza" sbuffa mordicchiando il labbro inferiore con i denti.

"Non è facile parlare di certe cose" la guarda Madison, spostando il tè di lato "È vero che in una relazione ci si deve fidare l'uno dell'altro. È vero che in una relazione ci si devono confessare le paure reciproche, ma è anche vero che ognuno è diverso. Quella della condivisione di tutto in una coppia è un'idea generale, è lo stereotipo di coppia che funziona, ma non è così. La coppia che funziona non si basa solo sul condividere tutto, ma si basa sul sapere che si può contare sull'altro in qualsiasi momento e su questo Hayden è fortunato. Su di te può sempre contare e questo lui lo sa" conclude afferrandole la mano, per trasmetterle la forza, di cui in questo momento ha bisogno.

"Credi che finirà tra noi?" le chiede, facendole storcere il naso.

"Niente è infinito Kate. Tutto ha un inizio ed una fine" mormora la mora abbassando lo sguardo sul tavolo.

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