Mi giro nel letto.
Guardo il soffitto.
Mi rigiro nel letto.
Sbuffo.Stanotte non sono riuscita a chiudere occhio, ho aspettato Mad tutta la notte.
Dopo che sono tornata in stanza alle tre del mattino ho provato a dormire, ma non ci sono riuscita, l'ho aspettata nonostante lei mi avesse avvertita del contrario, perché ero preoccupata per lei ed ancora lo sono, ho provato a chiamarla, ma il telefono era staccato e quindi ho passato quelle poche ore che rimanevano prima che la sveglia suonasse a controllare la porta e il telefono sperando in una sua chiamata che però non è arrivata.
Mi è balenata per la testa anche l'idea di chiamare Christopher o Hunter, ma poi ho riflettuto sul fatto che io non so cosa sia successo a Madison e quindi non posso esporla più di tanto.
Prendo il telefono e vedo che segna le sei e un quarto del mattino così decido di alzarmi perché tanto, anche se la sveglia non è ancora suonata è inutile restare a letto a crogiolarmi tra ansie e paranoie.
Mi avvio verso il bagno.
La prima cosa che faccio è guardarmi allo specchio, faccio una smorfia di disgusto di fronte al mio riflesso.Sono stanca e si vede.
Mi lavo i denti e dopo mi rilasso sotto il getto dell'acqua calda.
Essendo ad ottobre inoltrato inizia a fare abbastanza freddo quindi l'acqua calda è un vero e proprio toccasana in questo momento, soprattutto se si tiene conto della notte in bianco che ho passato.
Lascio che l'acqua mi scivoli addosso, chiudo gli occhi e mi beo della bellissima sensazione che sto provando.
Dopo circa cinque minuti decido di insaponarmi. Esco dal bagno con solo l'accappatoio addosso, mi vesto velocemente per evitare di congelare e poi esco definitivamente dalla stanza.
È ancora presto così decido di passare a fare colazione alla caffetteria vicino al campus.
"Ciao" saluto Dan anche lui in fila.
Dopo quello che è successo ai dormitori non l'ho più visto.
"Ciao come va?" chiede prendendo il suo cappuccino dal cameriere.
"Bene grazie" gli faccio segno di aspettare e do la mia ordinazione al cameriere.
Succo ai frutti di bosco e brioche.
"Bene tu?"
"Bene" mi guarda forse indeciso sul da farsi per poi chiedermi:
"Ci sediamo insieme va bene?"
"Va bene" gli sorrido.
Prendo la mia colazione e ci avviamo verso un tavolo libero vicino all'entrata.
"Senti Clare io volevo scusarmi per quello che è successo ai dormitori l'altro giorno" dice una volta che si è seduto.
"È tutto apposto" affermo addentando la mia brioche.
"Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a quel teatrino" inizia a dire "Lo so che mi sono comportato da vero pezzo di merda e questo mi dispiace, ma lui cazzo va a letto con mia sorella" si passa nervosamente una mano tra i capelli.
Ancora non ci credo che lui e Chanel siano fratelli.
"Non devi giustificarti con me Dan, qualunque cosa ci sia tra te e Christopher sono cose in cui io non centro niente" ammetto.
Ho capito che qualcosa tra i due c'è.
Le loro parole erano troppo precise per essere insulti casuali, sembravano avere doppi fini, come se ciò di cui parlavano lo conoscessero solo loro.
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Heal Me
Romance* SOSPESA* Troppe volte si tende a giudicare una persona dall'apparenza, dal suo modo di fare ma anche da cose molto più stupide come per esempio dal modo di vestire, di parlare, di camminare. Certo tutte queste cose formano l'immagine di una person...