Capitolo 17

5K 221 121
                                    

Sette giorni.
Sono precisamente sette giorni che non vedo Madison. Dopo il nostro incontro nel corridoio della Columbia non l'ho più vista, perché quella sera non è tornata in stanza. L'ho aspettata tanto finché i miei occhi ormai troppo stanchi per tutte le lacrime versate si sono chiusi ed io sono sprofondata in un sonno profondo, e da quel giorno non la sento e non la vedo. Ho provato a chiamarla ma non ha mai risposto, sembra sparita, e la stessa cosa vale anche per Hunter e Christopher.

Si, anche lui dopo avermi letteralmente sbattuto la porta in faccia è sparito dalla circolazione.

E sono stupida.
Sono stupida perché nonostante ciò che mi ha fatto io sono qui, davanti la porta della ragazza che non ci ha pensato due volte a prendersi gioco di me, ad umiliarmi e a deridermi per avere informazioni su lui, solo per sapere se sta bene, se è tutto ok.

Prendo un respiro profondo prima di bussare alla porta.

È tutta la mattina che rifletto sul da farsi. Ho passato tutte le lezioni a pensare se parlare con Chanel sarebbe stata una buona idea.
Ho pensato.
Tanto.
E alla fine sono giunta ad una conclusione; lei è l'unica che anche se mi da fastidio ammettere è molto vicina a Christopher e quindi potrebbe avere delle informazioni che poi inevitabilmente mi porterebbero anche a Madison ed Hunter.

A mensa ho provato a chiedere anche a Brandon e Isaac, ma nemmeno loro sapevano niente.

La porta davanti a me si spalanca rivelando una Chanel con un sorriso sulle labbra, che sparisce non appena vede che sono io.

"Cosa vuoi Clare?" sputa con disprezzo.

Mi guarda.
Guarda i jeans neri che indosso, guarda il maglioncino color panna che fascia il mio busto con disgusto, perché certo forse in confronto alla sua gonna di jeans corta e alla sua maglietta a rete potrebbero fare schifo.

Ma sai che c'è?
È ottobre inoltrato e qui a New York fa freddo, molto freddo, ed io sinceramente preferisco stare calda piuttosto che essere sexy per quanto? Due, tre ore in cui andrà a divertirsi in un locale sempre se non muore congelata prima.

"Sono venuta qui perché ho bisogno di parlarti"

Ride come se avessi appena detto chissà quale barzelletta divertente.

"Allora fammi capire bene" inizia continuando a ridere "Tu sei venuta qui alle" guarda lo schermo del suo iPhone oro "Alle otto e mezza quando come puoi vedere sono pronta per uscire per parlare. Aspetta e spera tesoro"

"È urgente Chanel. Sennò non sarei qui" sbotto nervosa.

Il suo carattere mi innervosisce.
La sua faccia mi innervosisce.
Il suo modo di parlare e di fare mi innervosisce.
Tutto di lei mi innervosisce, ma sono qui per Christopher, Madison e Hunter mi ripeto cercando di mantenere la calma.

Mi sta per chiudere la porta in faccia quando gioco l'ultima carta.

"Riguarda Christopher" dico aspettando la sua mossa che non tarda ad arrivare.

La porta si blocca per poi lentamente riaprirsi.

"Entra"

È l'unica cosa che mi dice prima di spostarsi di lato per farmi entrare.

"Cosa è successo?" mi chiede una volta che sono dentro.

"Speravo me lo dicessi tu" rispondo ovvia.

"In che senso scusa?" afferma non capendo dove voglio andare a parare e mi dispiace ammetterlo ma sembra sincera.

"È una settimana che Christopher, Madison ed Hunter sono spariti, non so cosa gli sia successo perché qualcosa deve essergli accaduto. Non penso sia una coincidenza che tutti e tre siano spariti nello stesso momento" dico guardandola attentamente.

Heal MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora