22. I would die for you

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Sky Pov's

Cazzo.

Deglutisco il groppo in gola,guardando con circospezione tutti e tre gli uomini che mi stanno puntando la pistola contro in questo momento.

C'è chi è bravo a cantare,chi a ballare,chi a disegnare,io invece credo di aver un talento naturale nel cacciarmi nei guai ogni qual volta ne ho l'occasione.Se non esistono già,me li creo.Incredibile.

MJ,l'unico senza arma e apparentemente quello razionale ,è invece quello che mi fa più paura.Sarà per gli occhi azzurri così chiari da sembrare bianchi,che mi comunicano una pesantezza nell'animo non indifferente,o forse per le continue storie dei miei fratelli riguardo a ciò di cui è capace,ma proprio non riesco a guardarlo senza rabbrividire.

Ho il cuore che batte ad un ritmo così veloce che non mi stupirei affatto se morissi da un momento all'altro.Di certo risparmierei il lavoro a questi delinquenti.

«De Marco,devo forse ripetermi?»incrocia le braccia al petto,aggrottando le sopracciglia folte.

Provo a respirare profondamente e pensare lucidamente ricordandomi della pistola che ho in tasca.Se fossi abbastanza veloce potrei prenderla e...e fare cosa?

«Dì a tuoi uomini di abbassare l'arma,non a me»sibila facendo scoppiare a ridere MJ,che lo guarda come se fosse veramente divertito da questa situazione.

«Uno-inizia a contare i suoi uomini-.Due.Tre.Quattro e con me cinque...credi davvero di essere nella posizione di potermi dire che cosa fare?»borbotta con tono incredulo.

Ma Trevor non contento,decide di togliere la sicura,minacciando ancora una volta di far saltare in aria la testa del tizio alle mie spalle.

«Minaccio la tua puttanella e non muovi un muscolo.Allora è vero quello che dicono di te?Che sei impenetrabile?»ridacchia ed è quello il momento in cui MJ con una presa ferrea al mio braccio,mi trascina verso di lui facendo sbattere la mia schiena contro il suo petto.

«Vediamo quanto però...»le mani di MJ si poggiano sui miei fianchi,iniziando a toccarmi quasi dolcemente,finché uno scatto non mi fa sobbalzare.In mano ha un coltellino e la lama punta alla mia gola.Persino la mia circolazione sanguigna ha smesso di fluire.

Incrocio lo sguardo di Trevor,pregandolo di fare qualcosa,ma lui rimane fermo sui suoi passi,senza ancora abbassare la pistola.

«Com'è che ti chiami,dolcezza?»sussurra al mio orecchio con un tono rivoltante.Un brivido percorre la mia spina dorsale,mentre il mio cervello mi urla di trovare coraggio e tirare fuori la pistola.

«Eleonora»mento.Magari in un'altra vita questo era il mio nome,chissà.

«Eleonora»ripete,schioccando la lingua al palato.

«E cosa ci facevi qui con De Marco,Nora?Ci stavate forse pedinando?»

«Sono semplicemente una ragazza nel posto sbagliato al momento sbagliato»balbetto,tremando come una foglia.«Non lo so conosco nemmeno bene»un'altra bugia.O forse no.

«Hai ragione,è quasi un peccato rovinare questo bel faccino...non trovi,De Marco?»Trevor dilata le narici ed io trattengo il fiato quando MJ applica pressione sulla mia pelle,graffiandomi leggermente.

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