50. Due cuori spezzati coi lati combacianti

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🎵: 🖤 50 🖤
profilo spotify : karim 💜

⚠️ il capitolo tratterà argomenti
parecchio delicati, per cui se non reggete andate avanti.
buona lettura 🤍

A N G E L

«Che palle.» biascico, con la voce ancora impastata di sonno. Stringo gli occhi per evitare di diventare cieca a causa dei raggi solari che filtrano senza ritegno nella stanza. Nessuna di noi tre ha abbassato le tapparelle, ieri sera. E ora, ne paghiamo le conseguenze.

Mi alzo solo col busto, puntando il mio sguardo al lato opposto del sole. Trovo Sky al mio fianco, dormire con la guancia spiaccicata al cuscino e un braccio a cadere a penzoloni fuori dal letto. La mano è chiusa in un pugno, come se stesse trattenendo qualcosa con essa.

I suoi capelli lunghi sono sparpagliati ovunque. Persino mentre dormivo me li sono ritrovati addosso.

Dormire con Chloe invece è la pace dei sensi.
Non la senti neppure. Rimane rannicchiata in un angolo e non si muove nemmeno con la fine del mondo.

Sobbalzo quando la sveglia attivata dal cellulare di Chloe inizia a ripercuotersi insopportabilmente nella stanza. Possibile che io mi sia svegliata prima?
Di solito non accade mai, anzi è sempre la mia ormai coinquilina a dovermi buttare fuori dal letto.

«Spegni quella merda.» bofonchia Sky, affondando il viso nel cuscino.

Chloe si appresta ad allungare il braccio per spegnerla, e tutte e tre sbuffiamo sonoramente. Dopo la serata di ieri sera, andare a scuola è l'ultima delle cose che vorrei fare. Fosse per me resterei a crogiolarmi nel letto tutto il giorno.

La prima ad alzarsi è proprio Chloe. «Se vogliamo il passaggio, dobbiamo iniziare a prepararci adesso. Altrimenti andiamo a piedi.» si trascina fino al bagno, chiudendosi dentro.

«Che vita di merda.» continua a brontolare Sky, mostrando la faccia a noi comuni mortali, lasciando finalmente stare il cuscino.

Si mette nella mia stessa posizione, lanciandomi uno sguardo furtivo. Noto che la mia presupposizione era corretta. Ha qualcosa in mano.

«E quello cos'è?» domando.

«Vorrei capirlo pure io, sai?» soffoca una risata frustata.
«È un bigliettino da parte di Trevor.» spiega poi.

Mi acciglio.
«Da parte di...?» ripeto, certa di aver capito male.

«Di Trevor, sì. L'ho trovato nella giacca di pelle. Tipico suo. Trova sempre un modo per sorprendermi.» scuote la testa amareggiata, passandosi una mano sul viso.

«E tu?»

«Io cosa?» mormora.

«Cos'hai intenzione di fare dopo questo famoso bigliettino?» chiederne il contenuto mi sembra fin troppo invadente. Sarà una cosa che possono capire solo loro.

«Non lo so.» ammette. «Probabilmente in qualsiasi altra situazione andrei da lui a chiedere spiegazioni. Infondo l'ho sempre fatto, più e più volte. Anche quando c'era la probabilità di finire col cuore spezzato. Ma ora...Ora non so se ne ho la forza.» i suoi occhi riflettono grazie alla luce del sole, divenendo di un nocciola incredibilmente intenso. Riesco a percepire il dolore attraverso le sue iridi.

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