57. ...Legend...

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Chloe



Se da piccola mi avessero detto che all'età di diciannove anni mi sarei ritrovata ad odiare la mia festa preferita dell'anno gli avrei riso in faccia. L'avrei trovata sicuramente come un assurdità.

Insomma...Il Natale per me è sempre stato sinonimo di felicità. Di tranquillità.
Amavo riempire la casa di addobbi, di fare a gara col vicino per chi avesse le lucine più particolari sul balcone. La mattina della Vigilia in cucina con nonna a preparare del cibo che sarebbe bastato per giorni interi, col solo pensiero di arrivare a mezzanotte e scartare i regali.

Allestire la tavola con tutta la famiglia, vederli entrare uno ad uno e prendere posto. Aspettare che tutti ci siano per recitare le poesie che ci facevano imparare a scuola e ricevere un applauso, colmo di risate e complimenti. Andare a sedersi, nel mio caso vicino a mio nonno, che prendeva posto a capotavola per sorvegliare la situazione e assicurarsi che tutti stessero mangiando.

Non c'era niente di più perfetto. Di più speciale.

Ora invece è l'opposto.

Ora sedermi a tavola è un incubo, specie considerando che passare inosservata mentre cerchi di mangiare il meno possibile sembra la cosa più difficile di sempre perché hai gli occhi di tutti puntati addosso.

Perché non prendi anche questo?

Perché ne hai preso così poco?

Mangia di più.

Vieni qui che te ne passo un altro po''.

Ora vorrei soltanto che tutti scomparissero.
Che smettessero di chiedermi cosa voglio fare dopo il liceo, se ho intenzione di restare qui o cambiare città. Che smettessero di farmi venire ansie inutili.
Che smettessero di fissarmi quando mi alzo per andare in bagno, per poi commentare con chissà cosa.

Io e T ce l'avevamo promesso:

durante le feste non penseremo alle calorie, a cosa mangiare e cosa no.
Semplicemente ci godremo ogni momento e a gennaio riprenderemo a mantenerci.

Ma io non ho mantenuto la promessa.
Non sono riuscita ad imboccarmi tutto ciò che desideravo, finendo per mangiucchiare qualcosa per obbligo e non per piacere. Mai per piacere.

E rifiutare l'invito dei miei amici è stato terribile. Poter passare la Vigilia con loro e rifiutare per paura mi ha destabilizzato più di quanto immaginassi. Perché la realtà mi è piombata addosso all'improvviso.

Mi sono resa conto che tutto questo mi sta privando di vivere a pieno. Di essere libera.

Perché ormai immagino tutto in modo distorto, fino a dubitare persino della mia stessa famiglia. Ormai ogni giorno è più difficile del precedente.

Come se tutti volessero andarmi contro. Come se nessuno stia davvero dalla mia parte.

Dopo aver passato gran parte della mattinata a studiare per prepararmi ai test del college, finalmente mi prendo qualche istante per me.

Scorro nella home di Netflix alla ricerca di un film anche lontanamente decente ma nel mentre il mio telefono prende a vibrare.
T.

LimitlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora