⚠️solito disclaimer : non leggete il capitolo se siete persone sensibili.
questo è un po' più dark del solito e se non vi piace leggere di determinate tematiche, che potrebbero sconvolgervi e non poco, questa non è la storia per voi, perché non farà che aumentare con l'andare avanti dei capitoli.
consiglio quindi la lettura ad un pubblico consapevole.
detto questo, vi lascio al capitolo ❤️Angel Pov's
Mi stringo nella mia felpa, prima di uscire dal bagno, e ritrovarmi Mark seduto sul letto ad aspettarmi.
«Spogliati, Angel.» mi agito all'istante, mentre il battito del mio cuore accelera all'improvviso.
«Cosa?» deglutisco sonoramente.
«Spogliati, avanti.»
Lo sguardo severo e il cipiglio sulla fronte mi comunicano che ha scoperto il mio segreto.Non sono stata abbastanza furba da nasconderlo.
Reprimo le lacrime, prima di abbassarmi i pantaloni della tuta,di togliermi la felpa e la maglia a collo alto che indosso da quando è tornato, scoprendo i lividi violacei che regnano sulla mia pelle.
«Come te li sei procurati?»
Un mattone opprime i miei polmoni, rendendomi impossibile respirare come dovrei, mentre inizio a grattarmi le braccia con insistenza, cercando di trovare sollievo in quel bruciore. Le unghie sfregano sulla carne, e i miei occhi sfuggono da quelli di Mark che mi guardano in cerca di risposte.
«Sono caduta.» tento di mentire, ma Mark sbatte un pugno sul materasso, facendomi tremare leggermente.
«Voglio una risposta.E voglio che sia vera.»tuona.
«Mark...» lacrime incontrollate iniziano a fuoriuscire dai miei occhi, mentre provo ad avvicinarmi a lui alla ricerca di un abbraccio che mi viene privato.
Al momento è l'unica cosa di cui ho bisogno.Sentire il calore delle sue braccia, e le sue parole rincuoranti all'orecchio.
Ho bisogno di sentirgli dire che non è colpa mia.
«No.»mi ferma, impedendomi di avvicinarmi.«Sto perdendo la pazienza,Angel.Dimmi subito come ti sei procurata tutti questi lividi.» la sua voce è gelida e quando incrocio i suoi occhi sembrano quelli di uno sconosciuto. Non c'è più amore o calore, semplicemente disprezzo verso di me e il mio corpo.
«Sono stata aggredita.» mormoro con voce tremante.La sua espressione non si scompone minimamente.
«Quando?» chiede soltanto.
«La sera prima del tuo arrivo e-»mi interrompe.
«Dove?»
«Ero uscita per andare a prendere delle uova per farti la crostate alla fragola che ti piace tanto e sulla via del ritorno ho incontrato Frank...»mi prendo due secondi, prima di tornare a parlare tra un singhiozzo e l'altro.«Voleva approfittarsi di me.Continuava a dirmi quanto lo eccitassi, facendo riferimenti a quando vivevo ancora con lui e mamma sui miei vestiti...diceva che li indossavo per lui e che era colpa mia se lui voleva stuprarmi. Diceva che me lo meritavo, e che ero soltanto una puttana.Fortunatamente sono riuscita a fuggire.Ho cercato di nascondertelo in questi giorni, per non farti soffrire e per non essere un peso, so che sei molto impegnato con il lavoro ultimamente.» mi asciugo le lacrime, cercando comprensione nel suo volto. Cercando qualsiasi emozione.
STAI LEGGENDO
Limitless
RomanceDal 3 Settembre in tutte le librerie e store online per Sperling & Kupfer 💙 «Siamo tutti i cattivi nella storia di qualcuno, non importa quanto buono tu sia o quanto tu possa impegnarti nell'essere una brava persona. Talvolta lo siamo anche della n...