21. You're gonna wish you never had met me

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⚠️attenzione.non leggete il capitolo se siete persone sensibili,potrebbe urtarvi parecchio.

Tom Pov's

Entriamo nel furgone alla velocità della luce e quando provo ad andare al posto del conducente Trevor mi precede.«Sei sicuro di voler guidare in quello stato?»chiedo sedendomi accanto a lui,sfilandomi il passamontagna.

«È il solo modo per non spaccargli la faccia»sblocca il freno a mano,partendo come un pazzo,percorrendo le strade del Bronx come se qualcuno ci stesse inseguendo.Si udiscono le sirene dell'ambulanza girovagare per il quartiere e in seguito anche quelle della polizia.

«Trevor non volevo colpirla»prova a giustificarsi Alexander.«Non so cosa mi sia preso»scuote la testa.

Trevor stringe il manubrio,lanciandogli un occhiata dallo specchietto,dilatando le narici.«Ti giuro»continua Alexander ma Trevor continua a non rispondergli.

C'era sempre stata solo una regola tra noi,dai primi tempi in cui fondammo il gruppo,e i due nei posti dietro ultimamente si stavano divertendo ad infrangerla.

Non toccare Skylyn Miller.

Il che includeva anche non parlarle,mai,in nessun caso.

Non avevo mai capito che cosa ci fosse stato tra loro,se il suo era un semplice istinto di protezione fraterno dato che erano cresciuti insieme o se c'era dell'altro.

Tutto ciò che sapevo era che Trevor voleva farla soffrire,ma al tempo stesso non che voleva nessun altro le torcesse un capello.Come se potesse essere l'unico a toccarla.

Come se lui non l'odiasse davvero,ma volesse che fosse ad odiarlo.E con ciò che abbiamo fatto stasera,credo proprio che abbia raggiunto il suo obiettivo.

Era strano,lo era sempre stato.Viveva in un mondo oscuro in cui si creava verità tutte sue,che non avevano senso per nessuno se non per lui stesso.Non sapeva esprimersi,ma era sempre stato un buon amico.Ed era il mio preferito.

Lo era nonostante sapessi perfettamente che lui non avrebbe mai voluto bene a nessuno tanto quanto ne voleva a Kai.C'era qualcosa,oltre i continui litigi che caratterizzavano il loro rapporto,di indissolubile che li legava.Forse perché erano gli unici a capirsi veramente,l'unici ad avere un passato simile alle spalle.

Io ad esempio,non sapevo un cazzo dei miei genitori.Fui abbandonato in un cassonetto sotto casa dopo pochi giorni di vita e solo grazie ad un senzatetto che cercava da mangiare mi ritrovarono,portandomi in ospedale in terapia intensiva per 3 giorni.

E adesso,all'età di 22 anni,non sapevo effettivamente se quel senzatetto avesse fatto bene o meno a salvarmi.

Rimasi per 3 anni in orfanotrofio,finché una coppia di trentenni non decise di adottarmi.Ma non erano persone qualunque.

Edward Philips,colui da cui ho preso il cognome e che voleva a tutti i costi farsi chiamare padre da me,era uno dei migliori amici del padre di Trevor,anche se più che amico lo definirei 'tirapiedi'.Faceva tutto quello che Bruno ordinava,finendo nei guai più di una volta.

E fu così che persi Grace,mia "mamma".Si era inimicato con persone pericolose e queste un giorno fecero saltare in aria l'auto di mia madre con lei all'interno.Io vidi tutta la scena,dal cortile di casa mia e per anni il pensiero che se fossi uscito due secondi prima sarei morto lì con lei mi tormentava a tal punto da farmi chiudere in casa senza mai uscire.

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