Limitless

44. Just the way you are

questo è dedicato a te che sei la mia migliore amica, anche se non leggerai mai questo capitolo,
ti voglio bene.
🤍

⚠️il capitolo è molto delicato, ed io ho cercato di renderlo il più veritiero possibile nonostante riconosca quanto questi atteggiamenti siano profondamente distruttivi.
ho preso molte pause scrivendolo, tra magoni nel petto e malumori, ci tengo molto.
ecco a voi.
non l'ho nemmeno riletto.
ricordate solo che non siete sole 💜

Chloe
Ore 6:45.

I miei occhi si aprono di scatto, a causa dei raggi solari che filtrano proprio nei miei occhi.

Il mio pensiero va subito dritto alla scuola.
Oggi ho il test di chimica.

E tra le varie cose successe questa settimana, non sono riuscita a studiare come avrei dovuto.
Non so nemmeno la metà delle cose che dovrei conoscere per prendere un ottimo voto.

Le opzioni sono due:

rimango a casa, fingendo un malore e recuperare quindi la settimana prossima con un altro test.

o

vado a scuola, affronto di petto la situazione e mi prendo quello che mi spetta.

Tic tac, il tempo stringe. E io sembro non averne più.

Mi alzo dal letto, iniziando a mangiucchiarmi le unghie insistentemente, mentre faccio avanti e indietro per la mia cameretta.

Tra meno di 5 minuti verrà mia madre a svegliarmi e intimarmi di prepararmi. Non vuole che arrivi in ritardo, dato che quelli influiscono molto anche nel comportamento.

"Hai tutto nelle tue mani. Il tuo futuro e il tuo presente. Non puoi giocare." mi ripete continuamente.

Decidi Chloe, decidi.

È il tuo ultimo anno, non puoi permetterti un voto rosso che inquini il tuo intero percorso scolastico e il tuo futuro.

Sarebbe una macchia irreparabile sul tuo curriculum.
Curriculum sulla quale hai lavorato tanto, e duramente.

Ma allo stesso tempo, non dovrei ricorrere a questi escamotage.

Mi fermo in mezzo alla stanza, prima di prendere una decisione.
Okay, so cosa fare.

«Che ci fai lì in piedi?» biascica Angel, con la voce ancora impastata di sonno.

Vive da me ormai da dieci giorni circa, e ogni tanto me la dimentico. Anche perché alterna momenti in cui è qui, ad altri in cui va da Kai.

«Mi devi dare un mano.» ricorro al suo soccorso, sperando che serva affinché mia madre mi creda.

«Che c'è?» si allarma, notando la mia faccia.

«Devi aiutarmi...» le spiego brevemente il mio piano infallibile.

E mentre parlo, la sua espressione si deforma ad ogni mia sillaba. Sembra aver visto un fantasma, o chissà cosa di gran lunga peggiore. «Che c'è?» borbotto preoccupata.

«Mi sto semplicemente meravigliando. Chloe Martin che salta scuola, per di più il giorno di un compito importante? Chi sei tu e cosa ne hai fatto della mia migliore amica?» inarca un sopracciglio, iniziando a tastarmi il viso con insistenza, convinta che ci sia qualcosa che non vada. Mi tira addirittura un pizzicotto.