45. 'Cause your love is all I need

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capitolo intenso
✨✨✨


Sky

«È proprio vero che il buongiorno si vede dal mattino...» biascico, con ancora la voce impastata di sonno. Le palpebre sono pesanti, fatico persino a tenerli aperti per più di 5 s e quasi vedo appannato, tanto dalla stanchezza.

Non è stata un ottima idea fare nottata guardando The Vampire Diaries, quando stamattina mi aspetta una lunga giornata di scuola e stasera dovrò iniziare a lavorare. Finalmente aggiungerei. Probabilmente se avessi rimandato ancora, Nancy mi avrebbe licenziato ancor prima di assumermi definitivamente. Il che non so nemmeno se sia possibile, ma conoscendo la mia incredibile fortuna, probabilmente lo è eccome.

In più, i miei fratelli non sono per niente di compagnia. A stento si guardano in faccia.
E come sempre non riesco a capire il perché alternino momenti in cui vanno d'amore e d'accordo, ad altri in cui non si rivolgono parola.

Infondo il loro rapporto è così altalenante da anni, ma nell'ultimo periodo stava diventando un qualcosa di fin troppo frequente.
Stare dietro ai loro sbalzi d'umore stava diventando quasi impossibile.

Ho già in programma di parlare con Ivy, e di scoprire questa famosa lite che ha ridotto mio fratello due giorni fa ad accasciarsi sul pavimento di un locale e ridurre in brandelli gran parte dei clienti e dei tavoli. Fortuna voleva che Trevor conoscesse il proprietario, altrimenti avremmo dovuto pagare anche i danni. E ora come ora non siamo nella posizione di poterlo fare.

Che cosa può essere successo di così grave?
Ivy e Dean sono amici, questo è vero, ma non immaginavo così tanto da reagire in quel modo.
Forse c'è qualcos'altro sotto, qualcosa che non sono stata in grado di scoprire. Ancora.

Sospiro pesantemente, immergendo il cucchiaio nello zucchero per poi versarlo meccanicamente nella tazza. Una volta, due, tre fino arrivare a cinque.

Non vola una mosca, si udisce soltanto il mio cucchiaio girare in senso orario nella tazzina.
Due giorni senza Will e questa casa già sembra un cimitero.

Dean si alza di scatto, emettendo uno stridio insopportabile con la sedia che si propaga per tutta la cucina, trascinandosi poi verso la porta e chiudendosi nel bagno.

«Avete litigato di nuovo?» domando a Jake, sedendomi di fronte a lui. Sorseggio il caffè bollente, guardandolo attentamente.

Il suo pomo d'Adamo si abbassa, sbatte le palpebre più volte quasi sconvolto dalla mia audacia, per poi schiarirsi la voce. «Chi? Io e Dean?» la sua voce è tremante.

Mente peggio di Trevor, e ce ne vuole.

«Proprio voi due.» annuisco lievemente col capo, appoggiando i gomiti sul tavolo per assumere una posizione più comoda.

«No, perché? Ti ha detto qualcosa?» si allarma, grattandosi il capo nervosamente.

«C'è qualcosa che avrebbe dovuto dirmi?» inarco un sopracciglio.

«No...»

«E allora?» rispondo di getto. «Che problema c'è?»

«Te l'ho detto, non è successo nulla. Assolutamente nulla.»

«Devo essermi sbagliata allora.»
Anche se non credo proprio.

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