capitolo 31

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Mi ero svegliata da un po' e stavo guardando il telefono. Mason si iniziò a muovere e a cercarmi nel letto. Io andai davanti a lui e lo baciai.

Lui si svegliò e sorrise "vieni con me a correre?" chiesi io supplicandolo con lo sguardo "mmmh no" disse lui girandosi fino a schiacciarsi la testa sulla mia pancia. Mi lasciò un piccolo bacio. Io sorrisi. "Mi preparo e vado a correre allora" dissi sorridendo.

"Quando ritorni facciamo un bagno in piscina" disse lui con voce roca girandosi verso un lato dandomi le spalle.

Io mi alzai notando che le mie gambe erano intorpidite "grazie per ieri sera" dissi ironicamente "quando vuoi" disse lui sbuffando in una risata.

Mi vestì con un leggins e un top sportivo e uscì mentre Mason dormiva.

Iniziai a correre allontanandomi da casa. Avevo il sorriso sulle labbra e una sensazione di vita mai avuta prima.

Passò un oretta quando rallentai la corsa arrivata quasi a casa. appena passato un angolo qualcosa mi colpi alla testa.

Vidi nero e svenni.

pov mason.
Camminai avanti e indietro per la cucina "Mason calmati, non perdiamo il controllo" erano passate 6 ore da quando Olivia era andata a correre "dovevo andare con lei" dissi io.

"Nick io vado a cercarla fuori" dissi prendendo la macchina. "Aspetta" mi disse quando arrivò un messaggio sul suo telefono.

Lo vidi sbiancare.

"Che cazzo succede?" chiesi io "Nick rispondimi" dissi io andando verso di lui.

Quello che mi mostrò mi spezzo in due.

pov Olivia
mi svegliai in una specie di scantinato. La testa mi faceva male.

Alzando lo sguardo notai che avevo le mani legate da delle catene che avevano ganci sul soffitto.

Nella stanza non c'era nessuno. Sospirai più volte per cercare di rallentare il respiro e di non farmi prendere dal panico.

Se mi avessero voluta morta, l'avrebbero già fatto.

Continuavo a ripetermi. Cercai di muovere le mani ma i polsi mi facevano male da quanto avevano stretto le catene.

A un certo punto la porta si aprì. Eloise.

"Ciao Olivia" disse ghignando. "Saluta in camera" disse ridendo puntandomi una telefono in faccia. io chiusi gli occhi e non risposi "ti ho detto che devi salutare" ringhiò lei riprendendo anche la sua faccia.
Io alzai il mento e aprì gli occhi. Non risposi.

"Aron, dagli un assaggio di cosa succederà se non obbedirà" disse Eloise ghignando.

Un uomo entrò dalla porta che scoprì essere dietro di me. Sentì un frusciò e poi uno schiocco assordante. Urali dal dolore buttando la testa indietro quando una frustata mi colpì la schiena.

Sentì il liquido caldo scivolarmi sulle scapole, buttai la testa in avanti quando il pizzicorio si affievolì. "Come vedi Nick, io le tratto con amore le nostre figlie. Se non fosse per me sarebbe già morta" disse lei sorridendo "papà sto bene" urlai "Adesso parli Olivia?" guardò l'uomo dietro di me che mi diede in altra frustata "papà non preoccuparti. Ti voglio bene. Sto bene." urlai per farmi sentire. "Che dolce nostra figlia vero Nick?" "e a Mason non dici niente?" chiese ghignando Eloise.

Mason non doveva vedermi così, Mason no. "Ti prego farò tutto quello che vuoi, ti prego non mandare questo video, ti supplico" dissi in lacrime mentre mi puntava il telefono addosso. "O tesoro mio, ti consiglierei di dire qualcosa prima che non ne avrai più possibilità" disse lei facendo una finta espressione afflitta "Mason, se quello che mi hai detto ieri sera è vero, non cercarmi. Tornerò, io te lo prometto. Sto bene, me la caverò. Come ho sempre fatto." dissi io guardando il telefono "non fare promesse che non puoi mantenere Olivia" disse Eloise uscendo mentre ghignava.

Mi lasciò solo con quell'uomo. Con lui e la sua frusta.

Pov Mason.

sul telefono di Nick c'era un messaggio di Eloise.

se volete vedere Olivia, collegate la tv sul link che ho mandato dal computer.

Nick corse subito a fare quello che aveva detto Eloise. Io mi sedetti sul divano. Sarà con lei, ci chiederà un riscatto e c'è la riporterà senza avergli fatto nulla. Continuavo a ripetermi.

Sulla televisione si aprì un video. Il mondo mi crollò addosso. Nick si immobilizzò.

C'era Olivia. Legata dai polsi svenuta, si vegliò e si guardò intorno. Il suo respiro velocizzò, lei chiuse gli occhi e cercò di mantenere il controllo.

Entrò Eloise con un telefono facendo finta di filmare. "Saluta Olivia" disse. Lei non lo fece.

Dopo altre parole entrò un uomo, con una frusta.

Il primo schiocco.

scossi la testa "Nick dobbiamo andare a cercarla" dissi io trattenendo le lacrime. Non riuscì a alzarmi. Nick conosceva il mio passato. Sapeva l'impotenza con cui io non avevo saputo difendermi.

Eloise colpì nel profondo tutti. Potevamo solo stare a vedere. Nonostante lei gli facesse credere che spegnendo il telefono il video si spegneva, non era vero. C'era una fottuta telecamera.

"Papà ti voglio bene" urlò Olivia dopo essere stata colpita di nuovo. Mi misi una mano davanti alla bocca "Nick dobbiamo andare ti prego" Nick era immobile, le prime lacrime stavano sgorgando dai suoi occhi che mi ricordavano quelli di Olivia.

"Nick" dissi. Poi mi bloccai. Eloise uscì e quell'uomo sbatte ripetutamente la frusta su ogni parte del corpo di Olivia. Lei si dimenava. Urlava.

Tirò fuori un coltello. Iniziò a segnarli le braccia, non a fondo da aprirgliele in due, ma abbastanza a fondo da tagliarla.

Il sangue sgorgò dalle sue braccia. Lei urlò.

"Uccidimi" disse all'uomo "se devi uccidermi fallo ora" disse trattenendo un urlo quando gli scocco una frustata sulla pancia. "tua madre ha detto che devono vedere" disse l'uomo "chi deve vedere?" chiese Olivia con la voce spezzata "Mason e Nick" disse.

Olivia non capì, si guardò in torno e vide la telecamera. Socchiuse la bocca "perdonatemi" disse facendo il labiale con le labbra.

Ormai lacrime silenziose erano sgorgate dai miei occhi. L'uomo uscì e le catene si abbassarono restando sempre legate ai suoi polsi.

Lei trasalì per il dolore quando il suo corpo non riuscì a reggere il suo peso. "Papà non so dove sono" sussurrò poggiando la schiena al muro "mi hanno colpita alla testa prima di portarmi qui" "Mason ragiona, quanto può durare una botta alla testa?" mi chiese lei "non è stata forte perché se no avrei avuto lesione piu grandi" disse mentre si teneva la pancia con la mano "ero all'angolo della trentesima" disse "vi voglio bene" disse piangendo. Il collegamento si spense.

Nick cercava di nascondere i singhiozzi tra le mani. George si era unito a noi e aveva le lacrime agli occhi. Io, Io ero vuoto. Vuoto è spento. Solo una cosa ardeva in me. La rabbia.

Giurai sulla mia stessa vita che avrei torturato come peggio potevo l'uomo che aveva fatto questo a Olivia. Giurai che l'avrei strozzato con le mie stesse mani, e poi l'avrei bruciato vivo.

"Mason, hanno preso Olivia" disse Nick alzandosi in piedi "noi prenderemo le loro vite" disse asciugandosi gli occhi.

Io annuì. L'uomo che aveva ucciso il proprio padre ritornò a galla. Il mostro che ho tentato con tutti i miei più grandi sforzi di reprimere, si impossessò di me.

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