Mi ero svegliata da un po', avevo lasciato Mason dormire e io ero scesa in palestra a allenarmi.
Erano circa le 9 quando mi ricordai che dovevo fare l'inventario delle armi che mi aveva chiesto papà. Andai in stanza insonorizzata e con un foglio iniziai a scrivere ogni cosa che avevamo.
Un ora dopo sentì la porta aprirsi, entrò Rosie "hey bella che fai?" chiese con la sua solita allegria "l'inventario delle armi, mi conti quanti proiettili sono?" chiesi passandogli una scatolina "25" disse lei ripassandonela. Io lo segnai sul foglio "ho finalmente finito" dissi io sbuffando e prendendo il foglio che era sporco di ditate dovute alla polvere da sparo.
Andai in salotto trovando i ragazzi con mio padre e Adam. Rosie andò a abbracciare Adam "ciao Olivia" disse lui sorridendomi. Io gli sorrisi e andai a abbracciarlo.
Non c'era cosa più bella che stringersi tra le braccia del proprio padre.
"Ragazzi venite tutti qui" disse mio padre facendoci riunire al tavolo "Ho scoperto da fonti esterne che Eloise terrà uno scambio stasera" disse mio padre facendosi serio.
"È la nostra occasione per ucciderla una volta per tutte" aggiunse. Io annuì seria aspettando indicazioni. "Si terrà alle 11 di questa sera. Niente vestiti formali, giubbotti antiproiettile e armati fino ai denti" disse mio padre. Tutti annuimmo a parte Rosie che non ci sarebbe stata. "Olivia il luogo sarà nella vecchia casa di famiglia. Mi ricordo che tu da piccola andavi a esplorare i dintorni, ti ricordi spazi che ci potrebbero essere utili?" chiese mio padre.
Prima che Eloise se ne andasse, avevamo una villa fuori città, era bellissima. Con un grande giardino, la piscina e del verde che la circondava.
Misi la mia maschera di indifferenza "che potrebbe essere utile strategicamente no, si potrebbe provare a imboccare la strada parallela con le macchine e poi per non farsi sentire ci si potrebbe introdurre dal bosco" dissi io cercando di fare mente locale.
"Abbiamo un vantaggio, Eloise pensa che tu sia morta. Io, Adam, Mason, Jack, la nostra squadra e quella dei Rossi e dei Kinsu, arriveranno in SUV con armi anche in macchina. Liam, voglio che porti Olivia fino alla casa passando per il bosco, poi entrerai in azione mentre che Olivia cercherà un piano strategico" disse mio padre guardandomi. Io annuì. "Cercate di non farvi ammazzare" aggiunse.
Eravamo alla resa dei conti, avevo ansia, ma non so se per la prestazione o perché non vedevo l'ora di sparare un proiettile in testa a Eloise.
Quasi per tutto il giorno rimasi in salotto a cercare una sorta di piano per avvantaggiare sia me che gli altri, ma sapevo che l'unico modo per trovarlo era stare lì in campo. Erano le 9pm ormai, tra due ore avremmo dovuto avere lo scontro.
Mi andai a preparare finita la cena. Mi misi dei jeans neri comodi, una canotta con sopra il giubbotto antiproiettile e una giacchetta in pelle che chiusi. Mi lasciai i capelli sciolti e misi le mie scarpe da ginnastica nere. Sarebbe stata notte quindi più scura mi vestivo, meglio era.
Mason e i ragazzi erano stati tutto il giorno in stanza insonorizzata a allenarsi. Alle 10pm ci ritrovammo tutti all'uscita "i Rossi e i Kinsu stanno già partendo. Siete pronti?" chiese mio padre. Noi annuimmo. Rosie abbracciò Adam e gli disse due parole. Poi passo a me.
"Ritorna viva e vegeta amica mia" disse lei "prometto che ritorno viva" le assicurai.
"Olivia vai in macchina con Liam" disse mio padre seguendo il piano. Prima che entrassi in macchina, Mason mi bloccò e mi baciò "appena finiamo tutto, ti porto fuori città o dove vuoi" disse lui serio "solo, cerca di non farti uccidere" disse lui "resta vivo anche tu" gli dissi sorridendo tirata.
STAI LEGGENDO
mafia in love
ActionIN REVISIONE Olivia Anabel Rubin Lois figlia di uno dei mafiosi più grandi d'America, vive nella grande New York con suo padre. Cresciuta per combattere, per prendere il posto un giorno nell'attività del padre. Ha 19 anni, finito il liceo si trova...