capitolo 41

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"Oggi ho avuto paura Olivia" mi confidò, ero seduta sulla scrivania con le gambe allacciate alla sua vita, lui era in piedi davanti a me con le mani sui miei fianchi.

"Anch'io" dissi "a proposito devo lavare Glock" dissi scendendo dalla scrivania. "Aspetta" disse prendendomi dalla vita "non può aspettare?" chiese lui baciandomi facendo congiungere i nostri corpi "no" dissi io staccandomi e ridacchiando. "Vieni con me" dissi sistemandogli i capelli "ha staccato una gola, secondo te non mi staccherebbe le mani?" chiese lui sfregando il naso sul mio collo stringendomi la vita.

"Gli dirò che tu sei il suo secondo padrone, li potrai dare tutti gli ordini che vuoi. Ovviamente io sarò sempre quella principale" dissi togliendomi i capelli dalla spalla con gesto teatrale.

"Potrai portarlo anche agli incarichi con te se vuoi, ma se si ferisce giuro che ti uccido" dissi io "e va bene andiamo a lavarlo" disse lui alzando gli occhi al cielo.

Mi stavo incamminando fuori dalla sua camera quando lui mi prese a sacco di patate e mi diede una pacca sul culo "Mason" dissi cercando di rimanere seria. "Adesso possiamo andare" disse lui sorridendo a non lasciandomi.

"I miei capelli si stanno sporcando" dissi io quando lui scese le scale facendo trascinare per terra i miei lunghi capelli "noooo e ora?" mi prese per il culo lui "ti vomito sui pantaloni" dissi io ridendo.

"Saltato l'incontro pomeridiano?" chiese Jack guardandoci. Io mi feci leva sulla braccia ma non lo vidi comunque perché era di fronte a Mason "Jack aiutami tu almeno" mi lamentai io "cosa ci guadagno?" chiese lui "non ti sparerò più" tentai io "hey ma perché a me non le fai queste proposte?" chiese Mason.

"Perché io ti voglio sparare" dissi esasperata. "Ci sto" disse Jack. Mi prese la vita e la schiena e mi prese a mo di principessa "sei il mio salvatore" dissi abbracciandolo "che ci posso fare" disse vantandosi "Okay distanze sociali" disse Mason facendoci staccare e prendendomi la mano per andare a lavare Glock "mi piaci quando fai il geloso" dissi io baciandolo.

Quando uscimmo di casa vedemmo George alle prese nel pulire le budella di Aron. "Dovremmo pulirlo più del previsto" dissi aspirando l'aria tra i denti "Okay adesso potrei vomitare io" disse Mason guardando schifato gli arti staccati.

"Glock" chiamai io non vedendolo. Lui arrivò di corsa. Stava per farmi le feste quando io gli dissi "dopo averti lavato" lui si bloccò con un mugolio.

"Perché non lo fai lavare ai domestici?" chiese Mason quando io gli feci strada nel retro di casa dove c'era la canna per lavarlo "perché l'ultima volta che l'ho fatto, ha staccato un dito al toelettatore" dissi io tranquilla.

"Fermo" dissi io facendolo sedere e prendendo la canna d'acqua. Lo sciaquai nel mentre che Mason mi guardava "prendi lo sciampo, è li nello sgabuzzino" dissi io indicando una porta piccolina sul muro.

"Okay adesso tocca a te" dissi a Mason dicendo di mettergli lo shampoo, lui gli messe un po' di shampo addosso senza toccarlo "fatto" "Mason devi sparmarglielo" dissi alzando le sopracciglia "io non lo tocco" disse incrociando le braccia.

Glock lo guardava diffidente "togliti la maglietta" dissi io inginocchiandomi davanti a Glock. Lui se la tolse "siediti" dissi indicando di sedersi vicino a me.

Io guardai Glock e gli feci un cenno del capo di andare verso Mason.

Lui lo annusò e poi si sedette davanti a lui abbassando il capo "adesso puoi dargli ordini e toccarlo quanto vuoi" dissi io. Lui guardandomi diffidente mise le mani sulla schiena di Glick iniziando a spalmarlargli lo shampoo "ciao bello" disse sorridendo accarezzandogli la testa per pulirgliela Glock gli leccò la mano "mi piace" disse lui lavandogli per bene le orecchie. Io sorrisi soddisfatta.

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