Capitolo 21

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"Olivia" sentì dire mentre qualcuno mi stringeva le braccia "Olivia svegliati" disse quella voce muovendomi il volto.

Mi sembrava essere sdraiata su qualcosa di morbido, inconsistente. Aprì leggermente gli occhi e nella mia testa ci fu un lungo fischio, mi tappai le orecchie ma non servì a nulla.

"Adesso lo fermò" disse Mason in tono dolce mentre mi infilava una siringa nell'avambraccio.

Ero sul letto. Girai leggermente la testa e vidi il cuscino bianco impregnato di qualche gocciolina di sangue.

Toccai la tempia con un dito e per mie fortuna notai che il sangue era secco e il flusso si era fermato "ti ho dato degli antidolorifici e coagulanti" disse Mason mentre andava a prendere un kit da sutura "da quanto sto dormendo?" sussurrai io "dieci minuti da quando ti ho portato in camera. Ho già avvisato Nick, lui ha detto che è meglio farti riposare quindi torniamo domani mattina" mi spiegò Mason.

Io annuì e lui si avvicinò per suturare la ferita "farà male" mi avvisò lui "lo so" dissi io.

"Ho visto come quell'uomo ti ha sbattuto a terra" disse lui in tono piatto. Io mi stavo concentrando sul resistere al dolore "inizialmente pensavo che fossi morta" disse lui sincero "non volevo venire lì per vedere la pozza di sangue che si allargava dalla tua testa" continuò "poi quando ho visto che ti sei rialzata stavo prendendo la mira per uccidere quell'uomo, ma un altro mi è venuto addosso e mi ha tenuto impegnato. Mi sono liberato in tempo, prima che ti uccidesse" disse lui mentre finiva di suturarmi la ferita "perché non volevi vedermi morta?" sussurrai io "perché sarebbe stata colpa mia. Non sopporto che le persone a cui tengo muoiano davanti ai miei occhi. Mi fa sentire impotente" disse lui semplicemente lasciandosi scappare delle emozioni "a quindi tu tieni a me" lo beffegggiai io sorridendo, lui si accorse del suo errore e mise la sua maschera di pura indifferenza.

"La botta in testa ti da le allucinazioni" borbottò lui.
"Anch'io tengo a te Mason" dissi io "mi dispiacerebbe se morissi, soprattuto mi dispiacerebbe se non lo facessi per mano mia" dissi io facendo una lieve risata mentre lui puliva la ferita "hai già progettato il mio omicidio?" chiese lui alzando le sopracciglia e guardandomi "si" dissi io fiera "però adesso è troppo presto" dissi io semplicemente.

"Ma come facevi a sapere come curarmi?" dissi io "se ho un emorragia celebrale e muoio per colpa tua ti perseguiterò per sempre" dissi io incrociando le braccia e alzandomi lievemente con il busto quando lui ebbe finito. "Mia madre era un neurochirurgo, io mi interessai ai libri di medicina e neurochirurgia. E no non hai un emmoralgia celebrare, se no questo non ti farebbe effetto" disse lui come dimostrazione mi fece il solletico sulla pancia.

Io gli tolsi la mano prima di ridere "le tue capacità comprensive e le tue perczioni sarebbero sballate." mi spiegò lui.

Io annuì e dissi "mi passi il telecomando?" lui in risposta me lo passò e io iniziai a scorrere i canali.

Lui andò in bagno e si mise qualcosa di più comodo "vado a prendere qualcosa da mangiare" si chiuse la porta alle spalle.

Avevo trovato un film d'azione carino quando Mason entrò. Posò il vassoio sul letto "faccio una chiamata e arrivo" io intanto iniziai a spiluccare il cibo.

"Si si sta bene" sentì dalla porta del bagno. Misi in muto il televisore "no Nick non c'è bisogno che tu venga qui, l'ho medicata e ha ripreso colore" disse Mason "l'ho ucciso prima che potesse commettere qualcosa di fatale" disse riferendosi all'uomo che mi aveva agredita "Nick non devi pagarmi per badare a Olivia, io la rispetto e tengo a lei, l'ultima cosa che provo è pena per lei" "si prometto di stare attento" "non vuoi che te la saluti?" "Nick lei è arrabbiata con te perché non sa la verità" "lei odia già sua madre quindi non ha senso non dirglielo perché hai paura che possa mettere Eloise in cattiva luce" "adesso vado a mangiare" "va bene, ci vediamo" disse Mason.

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