Never in My Heart || L.S.

74. The glistening light of new beginnings

Niall era spaparanzato sul divano con Clifford e Peach quando Louis e Harry entrarono in salotto, pacifico come se quella fosse casa sua.
Era giovedì sette novembre, la pioggia cadeva fittamente e le goccioline rimbalzavano sui davanzali creando un ticchettio rilassante. Il giardino sembrava parte di un sogno con la foschia che sfumava piante e alberi in un grigiore indistinto, ma l'interno della casa era caldo e dolcemente illuminato, e il contrasto che si creava era molto bello.

«Neil, vieni un attimo di là, dobbiamo farti sentire una cosa.» esordì Louis, bussando contro lo stipite della porta per attirare l'attenzione dell'amico.
Il biondo alzò lo sguardo dai cani, le sopracciglia inarcate ai limiti del possibile mentre smetteva di coccolare gli animali e si metteva seduto. «Lo spettacolo?!» chiese con fin troppo entusiasmo.
Louis alzò gli occhi al cielo. «No, sono delle canzoni.»
Niall scrollò le spalle e si alzò in piedi. «Io lo conto come spettacolo.»

«Okay, come ti pare,» sospirò il maggiore, mentre Harry ridacchiava tra sé.
Niall li seguì nel salotto più grande, accompagnato dai cani che gli saltellavano attorno scodinzolanti, e si lasciò cadere con espressione allegra accanto a Zayn, sul divano. «Finalmente avrò quello per cui ho aspettato così tanto,» espirò sorridendo.
Zayn gli lanciò un'occhiata perplessa.

Louis sistemò il suo computer sul tavolino da caffè e poi rimase in piedi davanti ai ragazzi, Harry si mise al suo fianco cercando di non sembrare troppo ansioso.
«Okay, vogliamo le vostre opinioni sincere su ciò che ascolterete ora.» disse il maggiore, e i due amici annuirono con aria incuriosita.
Harry trattenne il fiato quando Louis fece partire la prima canzone e le note iniziali di If I could fly si diffusero nella stanza, avvolse una mano a quella di Louis e si sforzò di mantenere la calma.

Era incredibile sentire la sua canzone così, perché sembrava viva e riempiva la sala con la sua voce e le note del pianoforte e neanche in un milione di anni Harry si sarebbe aspettato di scrivere una canzone e farla sentire a qualcuno. Ma aveva finito di creare la melodia con Louis nei giorni precedenti, e quando l'aveva completata il maggiore l'aveva portato allo studio e l'avevano registrata insieme. Louis aveva suonato il piano e armonizzato con la sua voce in un modo assolutamente incantevole, ed era stata l'esperienza più magica che Harry avesse mai vissuto.

Era stato così bello che si erano fermati allo studio per il resto della giornata, provando diversi strumenti per finire di scrivere anche Olivia, e alla fine si erano trovati con due canzoni complete e registrate. Sinceramente, Harry avrebbe potuto scrivere canzoni con Louis (e per Louis) per il resto della sua vita. Era la cosa migliore che avesse mai fatto, era divertente ed emozionante e pieno di sorprese inaspettate ogni volta che ideavano una nuova melodia o nuovi versi e strofe. Era meraviglioso.

Sorrise quando If I could fly terminò e fu sostituita da Olivia, con il mix di chitarra, batteria e tromba che lui e Louis si erano divertiti ad aggiungere.
(Louis aveva suonato la chitarra, poi aveva provato la batteria e alla fine aveva chiamato Julian Brunetta per farsi aiutare, e dieci minuti dopo si erano trovati con due trombettisti davvero molto entusiasti che avevano dato l'energia perfetta alla canzone. Era stato incredibile, Harry si era divertito un sacco, e Louis era parso davvero molto felice e rilassato nel creare musica senza pressioni.)

«Wow,» espirò Zayn, quando entrambe le canzoni furono terminate «Sono davvero belle.»
«Sì?» chiese Harry.
«Sono grandiose! Le hai scritte tu?» domandò Niall, parendo elettrizzato. Stava ancora battendo il ritmo di Olivia con il piede nonostante la canzone fosse finita, Harry si sentiva a un passo dal piangere per la felicità.
«Sì, beh, Louis mi ha aiutato...»
«Ma tu hai scritto i testi e creato la gran parte delle melodie. Non sottovalutarti,» intervenne il maggiore, dandogli una piccola stretta incoraggiante alla mano.