Sì esatto la copertina di questo capitolo mi è servita solo per mettere la foto di Harry circa quindicenne con un bong. Non c'è di che.
(In realtà non è completamente sicuro che sia lui, alcuni dicono di sì e altri di no, ma ci sta bene per il capitolo e quindi facciamo finta di niente.)
***
C'erano poche cose che Harry sopportava quando stava male, come il calore delle coperte o la luce soffusa o nonna Ashton che gli accarezzava i capelli. Un'altra di quelle cose era andare al lavoro e passare la giornata in mezzo i cani, che scodinzolavano e saltellavano intorno a lui alleggerendo il peso sul suo stomaco.
Era incredibile quanto i loro occhi fiduciosi e i loro piccoli mugolii felici riuscissero a distrarlo dai pensieri, e così faceva loro un sacco di coccole e giocava con loro per ricambiare il favore.Quel mattino, quindi, come faceva da cinque giorni a quella parte, si era alzato presto ed era andato al canile anche se non aveva turni fino a mezzogiorno, rifugiandosi nella sezione dei cuccioli e sorridendo di fronte ai loro movimenti goffi.
Il peso sul suo stomaco era più opprimente ogni giorno che passava, ma riflettere sul motivo per cui lo sentiva era troppo complicato. Gli mancava il fiato al solo pensiero, e così lo spingeva ogni volta più distante, nel retro della sua mente, per provare ad ignorarlo. (Ma era dannatamente faticoso, gli toglieva ogni energia. Si sentiva così stanco, ed era solo martedì.)«Ciao, sole della mia vita,» esordì la voce di Nick diverse ore dopo, quando Harry era riuscito a lavorare un po' attenendosi a quello che era effettivamente il suo turno. Si era occupato di pulire i box e rifornire di acqua e cibo le ciotole, mentre un'altra ragazza del personale - Evelyn - portava fuori i cani, e così era arrivato alle tre del pomeriggio dando un vago senso alla sua vita.
Alla fine del suo turno era comunque tornato dai cuccioli, ed era lì che Nick l'aveva trovato, seduto a gambe incrociate sul piccolo prato interno e con tre cagnolini tra le braccia, mentre gli altri giocavano e si rincorrevano intorno a lui.«Ciao.» sospirò il riccio.
Nick aggrottò la fronte, sistemandosi al suo fianco e accarezzando i cuccioli che si avvicinarono trotterellando a lui, felici di vederlo. «Non hai risposto con un nomignolo ridicolo come al solito, che succede? Stai male?»
«No,» Harry sospirò di nuovo, poi lasciò andare i cagnolini tra le sue braccia e quelli corsero a giocare con gli altri, lanciandosi in finte zuffe e abbaiando allegramente. «Stanotte ho dormito poco, sono solo stanco.»«Questa era la scusa di ieri, oggi devi inventarne un'altra se vuoi essere credibile.» commentò Nick, ma la sua voce era dolce e un po' preoccupata, non sarcastica come al solito. Espirò lentamente e alzò lo sguardo verso il cielo, appoggiando le mani dietro di sé. «Non sei costretto a dirmi nulla, ma se vuoi parlare ti ascolto volentieri. Sembrano passati secoli dall'ultima volta che abbiamo chiacchierato un po'.»
«Lo so, mi dispiace,» mormorò il riccio «So che è colpa mia. Ultimamente mi sento come se non avessi più controllo su nulla. Ho trascurato te, ignorato i miei amici, smesso di parlare con Liam, e non mi ricordo neanche il perché. Mi sono comportato da stronzo con Louis, e... non lo so. Non so che cosa fare.»
«Forse dovresti... cercare di capire da cosa è partito tutto,» suggerì Nick, pensieroso «A volte abbiamo dei grossi momenti in cui sbottiamo e ci distacchiamo da tutti per restare da soli, quando sentiamo troppa pressione su di noi. Credo sia piuttosto normale, l'importante è comprendere cosa ci ha portati a quel punto, in modo da sistemare le cose e non stare male di nuovo.»Harry annuì, ma sapeva già cosa l'aveva portato lì. Era stata tutta una discesa dal momento in cui lui e Louis si erano baciati la prima volta, fatta di amicizie trascurate e scuse inventate all'ultimo e sentimenti chiusi dietro portoni di ferro per essere dimenticati. Aveva passato mesi desiderando di restare solo con Louis e- non voleva pensarci. Non riusciva a respirare, non voleva pensarci. Era troppo per lui. Tutta quella situazione, era troppo.
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Never in My Heart || L.S.
Fanfiction"Non- non è come sembra..." "Liam, stavi pomiciando con la versione cuscino di Zayn Malik." Liam Payne ha una cotta imbarazzante per la boy band No Direction, Harry preferirebbe una vasectomia a un loro concerto. In qualche modo, però, finisce in m...