Trigger warning: discussione di disordine alimentare, di disturbi d'ansia e depressione.
***
L'aria della notte era più fresca e pungente rispetto al calore pomeridiano, il rumore della città sembrava ovattato dal punto in cui si trovava Harry, fermo sui pochi gradini che lo separavano dall'ingresso dell'ospedale. Persino le luci della città avevano perso tutto il loro fascino, e ora erano soltanto un sottofondo irritante e troppo colorato che non lasciava un attimo di pace.
Il respiro che Harry lasciò andare uscì tremante, le ultime ore erano state così piene di stress e paura che ormai faticava a stare in piedi dritto. Doveva sempre muoversi, fare qualche passo, tormentarsi le mani, spostarsi indietro i capelli, qualsiasi cosa per cercare di allentare il nodo d'ansia che gli chiudeva lo stomaco. Le sue mani tremavano leggermente mentre teneva il cellulare premuto contro l'orecchio.
Le undici erano passate da poco, ma con le otto ore a separare i fusi orari di Osaka e Londra, sapeva che a Saint Albans erano appena le due di pomeriggio.Inspirò di nuovo, e finalmente qualcuno rispose alla chiamata. «Colin,» espirò il riccio, e sentì il modo in cui la sua voce suonò disperata persino alle sue orecchie «Sono- sono Harry. Styles.»
«Harry,» salutò il giovane all'altro capo della linea, il tono sorpreso. Era il ragazzo che aveva preso il posto di Abbie durante il periodo di maternità della donna, ma Harry non aveva mai desiderato tanto che Abbie non avesse lasciato il canile. Sarebbe stato molto più semplice parlare con lei.«Ascolta, so che avrei dovuto tornare domani, ma sono- sono successe delle cose, e ho bisogno di un paio di giorni in più. Solo due, non posso partire adesso. Io- ti prego, c'è un modo per avere due giorni in più?» lo supplicò il riccio.
Colin sembrò a corto di parole, completamente preso alla sprovvista. «Oh- io- non lo so, Harry, fammi controllare il tuo file. Penso, uhm, penso tu abbia ancora alcuni giorni disponibili. Dammi un secondo,»Il riccio annuì, troppo angosciato per rendersi conto che l'altro non poteva vederlo.
«Uh, okay, ti erano state concesse tre settimane al posto delle solite due in via straordinaria, spostandole dal periodo estivo a quello primaverile.» ricapitolò Colin, che evidentemente stava leggendo la sua cartella personale «Non sono sicuro sia possibile darti altri giorni, in questa situazione. Naturalmente hai la quarta settimana a disposizione per legge, ma non so se posso prendere alcuni giorni da quella, dato che sei già oltre la quota prevista.» spiegò con apprensione «Aspetta, vado a chiedere al dottor Corden.»Harry mormorò un verso d'assenso e rimase in attesa, mordicchiandosi l'unghia del pollice mentre ascoltava le voci indistinte all'altro capo della linea telefonica. Alla fine, fu il dottor Corden a riprendere la cornetta.
«Harry?» chiese, la voce venata di lieve preoccupazione «Stai bene?»«Io- sì. Sto bene. È che- ho bisogno di un paio di giorni in più. Devo restare qui.» balbettò frettolosamente il riccio. I suoi occhi continuavano a tornare alle porte scorrevoli che davano accesso all'ospedale, come se guardarle potesse magicamente rivelargli cosa stesse succedendo oltre esse. Aveva passato ore nella saletta privata in cui una delle infermiere li aveva fatti accomodare, Louis, Niall e Liam seduti in silenzio insieme a lui, i rumori dei vari macchinari ospedalieri come unici suoni di sottofondo, e ancora non sapeva niente. L'ansia gli stava divorando lo stomaco.
«Okay, se si tratta di un'emergenza posso arrivare a darti tre giorni, ma non di più. Non posso ignorare completamente la legge, e sarà già complicato trovare qualcuno che ti sostituisca con così poco preavviso.» spiegò il dottor Corden, il tono apprensivo e dispiaciuto allo stesso tempo «Sei sicuro di stare bene? Cos'è successo?»
«Non- non lo so. Non posso parlartene adesso, magari quando torno.» farfugliò Harry «Grazie per l'aiuto, ci vediamo... mercoledì.» concluse poi, sperando di aver detto il giorno giusto. L'agitazione rendeva ogni suo pensiero offuscato, lento, sconnesso. Aveva bisogno di tornare da Louis.
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Never in My Heart || L.S.
Fanfiction"Non- non è come sembra..." "Liam, stavi pomiciando con la versione cuscino di Zayn Malik." Liam Payne ha una cotta imbarazzante per la boy band No Direction, Harry preferirebbe una vasectomia a un loro concerto. In qualche modo, però, finisce in m...