6. Harry is not amused

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Trigger warning: insulti razzisti (nella parte finale del capitolo).

***

Non andava bene. Non andava bene per niente.
Innanzitutto doveva denunciare youtube, in secondo luogo doveva denunciare chiunque manovrasse il suo destino, perché non era possibile che la sua vita si stesse sfasciando così velocemente.
Harry strizzò gli occhi con forza e premette il viso nel cuscino. Non cedere.

Non gli era mai importato nulla dei No Direction, tantomeno di Louis Coglione Tomlinson, ma in qualche modo aveva passato tutta la domenica a guardare video su video dei tre idioti, sprofondando nella vergogna per se stesso, e ora- Non cedere, si ripeté. Respira piano.
I video delle canzoni erano stupidi, i video dei concerti erano stupidi, i video delle interviste erano stupidi, qualunque cosa riguardasse quella stupida boy band era stupido. Cazzo, persino lui si sentiva stupido, a quel punto.

«Oh Cristo,» grugnì nel cuscino, voltando il viso di lato perché non riusciva più a respirare. Spostò nervosamente le coperte e allargò le gambe senza neanche accorgersene, stava solo cercando una posizione comoda. La colpa era di youtube, l'avrebbe detto in tribunale.
Okay, c'era la possibilità di disattivare la riproduzione automatica, ma come avrebbe potuto immaginare che dopo il video di Midnight Memories (che continuava a non sopportare) ne sarebbe partito uno dal titolo "Wet Louis blesses the world"? Quindi la colpa era di youtube, fine.
Okay, avrebbe potuto fare a meno di guardarlo. Fermarlo prima che iniziasse e cercare qualcos'altro, ma... era debole, va bene? Il suo corpo non era fatto di ferro, quindi- La colpa è di youtube, sì, ormai l'hai detto quaranta volte, si riprese mentalmente.

Cazzo. Non avrebbe davvero dovuto guardarlo, ora tutto ciò che vedeva erano le goccioline d'acqua che scorrevano sulla pelle dorata di Louis, il modo in cui i vestiti si appiccicavano al suo corpo e mettevano in evidenza i suoi addominali, lo spessore dei suoi bicipiti, l'arco della sua schiena, la curva del suo sedere. Il tutto peggiorava se chiudeva gli occhi, perché in quella maniera riusciva a vedere Louis molto più chiaramente. Poteva quasi sentire la sua pelle liscia scorrere senza ostacoli sotto le dita, il calore della carne in contrasto con la freschezza dell'acqua, strinse il lenzuolo tra le mani e si premette contro il materasso perché il solo pensiero lo faceva impazzire. Cazzo, doveva calmarsi.

Inspirò piano e cercò qualcos'altro su cui concentrarsi. Se non fosse stata mezzanotte sarebbe andato a chiacchierare un po' con Liam o con nonna Ashton, ma a quell'ora stavano entrambi dormendo. E lui era lì, con troppe inquadrature di Louis bagnato come unica compagnia.
Era così ingiusto. Perché non riusciva a pensare a qualcun altro? Aveva provato a concentrarsi su Ryan Reynolds per attutire il senso di vergogna ma non aveva funzionato neanche un po', nessuno era al livello di Louis, forse perché aveva potuto accertarsi dal vivo di quanto fosse bello. Il suo corpo era perfettamente proporzionato, i suoi movimenti armoniosi, il suo viso sembrava quello di un angelo. O di un diavolo, a quel punto. Harry non capiva più niente, il suo cervello era spappolato.

Coraggio, respira e pensa a qualcos'altro. Non puoi cadere così in basso, s'impose tra sé e sé, ma allo stesso tempo si strusciò di nuovo contro il materasso e- 'fanculo, aveva già perso in partenza. Vedeva solo Louis, percepiva solo Louis, tutti i suoi sensi si erano amplificati per accogliere il più possibile del poco che c'era a disposizione.
Strizzò ancora gli occhi e inspirò bruscamente. Era così grave pensare a Louis in quel modo? Solo per una volta? Poi non l'avrebbe più fatto, aveva solo bisogno di togliersi l'idea dalla testa.

Espirò e smise di trattenersi. Si sentiva così stanco e confuso e non aveva più voglia di frenare qualcosa che non poteva controllare, soprattutto se quel qualcosa non avrebbe fatto male a nessuno. Era così duro che gemette di sollievo nel momento in cui riuscì ad abbassare un po' i boxer e avvolgere una mano intorno alla base del suo cazzo.

Never in My Heart || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora