Trigger warning: transfobia, omofobia (nell'ultima parte del capitolo).
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Era piacevole la luce che entrava nell'aula quel lunedì mattina, un tipo di dolce chiarore proveniente dai raggi di sole che riuscivano a oltrepassare le nuvole. Il cielo era color grigio chiaro, gli alberi nel giardino della scuola ormai coperti di foglie, solo qualche pozzanghera sparsa qua e là dalle piogge dei giorni precedenti. Era una bella giornata.
Nora sospirò, aprendo lo zaino e tirandone fuori il quaderno di matematica per dare un'ultima ripassata prima del test previsto quella mattina. Era arrivata apposta con una mezz'ora di anticipo per riguardare gli ultimi argomenti senza il caos dei suoi compagni intorno, e i bidelli l'avevano lasciata entrare in classe senza problemi.
Aveva appena aperto il quaderno, però, quando «Ciao,» salutò una voce, e alzando lo sguardo la ragazza trovò Victoria a guardarla dalla soglia.«Ciao,» sorrise in risposta «Pronta per matematica?»
«Eh,» Vi si strinse nelle spalle con una piccola smorfia, poi entrò nell'aula per andare a sedersi accanto a Nora. Diede un'occhiata diffidente al quaderno, dopodiché sembrò decidere di non voler affrontare l'argomento e «Com'è andato il fine settimana?» chiese invece.«È stato caratterizzato da Liam sprofondato in poltrona e Harry steso a faccia in giù sul divano, niente che non abbia già visto.» rispose Nora, scrollando le spalle con un piccolo sorriso per non far trasparire la gravità della situazione. Victoria non sapeva nulla di ciò che era successo tra Liam e Zayn, né tantomeno era consapevole della relazione di Harry e Louis, e non voleva farla preoccupare. Inoltre, non spettava a lei parlare delle questioni personali che riguardavano i suoi amici. Se Harry e Louis avessero voluto uscire allo scoperto anche con Vi l'avrebbero fatto quando si sarebbero sentiti pronti, e lo stesso valeva per Liam. (Senza contare che lei era vincolata da un contratto. Se si fosse fatta sfuggire qualcosa sarebbe stata legalmente perseguibile, e avrebbe costretto Victoria a firmare lo stesso contratto a sua volta. Dio, perché doveva essere tutto così contorto e complicato?)
«Divertente,» ironizzò Vi «Hai visto il concerto dei No Direction a Hong Kong, almeno?»
«Sì,» annuì Nora. Neanche quello era stato molto piacevole. Liam aveva passato il tempo a mangiare rumorosamente ogni volta che era Zayn a cantare, Harry aveva pianto durante No Control, e sullo schermo del computer nemmeno Louis era sembrato coinvolto e pronto a scherzare con i fan come al solito. Zayn aveva evidentemente fatto del suo meglio per superare il concerto senza avere un attacco di panico, e Niall si era impegnato a cantare, suonare la chitarra e interagire con i fan per salvare la serata.Dal suo posto sul divano, nel frattempo, Harry aveva passato tutto il tempo a fissare Louis con espressione straziata, il che era stato a dir poco frustrante dal momento che nulla sembrava in grado di distrarlo o tirarlo un po' su. Nora aveva provato a parlargli in privato, quando Liam si era ritirato brevemente in cucina a prendere altro cibo, ma il riccio si era limitato a mostrarle le foto di Louis e Danielle che erano uscite quella mattina senza aggiungere altro.
La ragazza sapeva quanto la situazione in cui si trovava Louis facesse stare male anche Harry, di certo non poteva essere piacevole vedere il proprio ragazzo costretto a non fare coming out e a uscire con ragazze di copertura, ma non capiva perché Harry fosse sembrato così terribilmente distrutto. Non era la prima volta che vedeva foto del genere, perché improvvisamente l'avevano ferito così tanto? Forse era il peso della distanza a peggiorare le cose? O stava ancora pensando che Louis si sarebbe allontanato da lui, che l'avrebbe dimenticato, e aveva visto in quegli scatti la conferma alle sue paure?
Non si sarebbe sorpresa se fosse stata quella la vera ragione, perché sapeva che, nonostante la facciata allegra e spesso ironica, Harry si era sempre considerato un po' meno degli altri. Un po' meno importante, un po' meno meritevole di attenzioni, un po' meno degno di amore. Sostituibile. E ovviamente non lo faceva apposta, era il modo di vedersi e pensare a se stesso che era stato impresso nel suo inconscio durante l'infanzia, ma Nora non poteva fare a meno di arrabbiarsi quando ci pensava. Perché non sembrava esserci modo di aiutarlo a migliorare, a vedersi sotto una luce migliore, una luce che non fosse distorta dal senso di colpa e di inferiorità.

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Never in My Heart || L.S.
Fanfiction"Non- non è come sembra..." "Liam, stavi pomiciando con la versione cuscino di Zayn Malik." Liam Payne ha una cotta imbarazzante per la boy band No Direction, Harry preferirebbe una vasectomia a un loro concerto. In qualche modo, però, finisce in m...