Never in My Heart || L.S.

64. News

Harry corse su per le scale, la mano destra aggrappata al corrimano per non rischiare di cadere mentre saliva i gradini due a due. Andare in palestra con Liam era positivo almeno per il fatto che ora non aveva il fiatone, ma sentiva comunque il cuore battere più rapido del solito per la preoccupazione.
Bussò frettolosamente all'appartamento di sopra e Michael spalancò la porta così velocemente da creare una ventata che gli spostò indietro i capelli.
«Grazie a Dio sei qui!» esclamò, prendendo Harry per un braccio e trascinandolo in casa.

Il riccio si guardò intorno allarmato. «Cos'è successo? State bene?»
Alcuni metri più in là, in piedi vicino al tavolo e intento a mescolare qualcosa in un'ampia ciotola rosa, Luke alzò lo sguardo con espressione spaesata. «Eh?»
Michael lo ignorò completamente e tirò Harry fino al tavolo. «Haz, ho bisogno del tuo aiuto. Lucas mi ha detto di aprire le uova e non so come si fa.»

«Per questo mi hai mandato un messaggio che diceva "Urgente! Aiuto!" in stampatello maiuscolo?» sbottò il riccio «Pensavo vi stesse andando a fuoco casa!»
Luke alzò gli occhi al cielo, Michael gli mollò uno scappellotto sulla nuca e poi incrociò le braccia al petto. «È davvero una cosa urgente! Non ho idea di cosa fare e a Luke le uova servono adesso. E mi mancava vedere la tua faccia da idiota.»

«Non posso crederci. Mi hai fatto venire un infarto.» sospirò Harry, ma raggiunse comunque il lavandino per lavarsi le mani prima di avvicinarsi al tavolo. Luke gli passò una ciotola vuota e il riccio lo ringraziò con un sorriso, mettendosi a rompere attentamente i gusci delle uova mentre Michael si sedeva a guardarlo.

«È vero che ultimamente non ci vediamo molto, comunque.» ammise Harry dopo un po', porgendo l'ultimo uovo all'amico perché provasse ad aprirlo da solo.
«Mh-mh,» annuì Luke «Tu sei spesso impegnato, e noi abbiamo lavorato parecchio in questi ultimi mesi. Stiamo cercando di mettere da parte un po' di soldi.»

«Oh, avete bisogno di fare qualche lavoro?» chiese il riccio.
«No, vogliamo adottare un gatto.» sorrise Michael «Luke, l'uovo va bene anche se è spalmato sulle mie mani invece che dentro la ciotola?»
Il biondo lo guardò con un misto di affetto ed esasperazione. Forse un po' più di esasperazione. «Ti prego, vai a lavarti le mani.»
«Sì,»

«È fantastico che vogliate adottare un micio!» commentò Harry «Se volete potete venire al canile uno dei prossimi giorni o, insomma, quando siete pronti. Posso chiedere a Josh di farvi fare un giro nella sezione dei gatti, lui è quello che lavora lì più spesso e saprebbe dirvi qualcosa su tutti i mici che abbiamo.» propose felicemente.

«Sarebbe perfetto, era esattamente quello che volevo chiederti.» sorrise Luke «Magari potremmo adottarne persino due? Abbiamo messo da parte un bel po'. Sai, per tutte le cose da comprare, il cibo, le vaccinazioni, eccetera. Ma ormai abbiamo risparmiato abbastanza da mandare cinque figli al college.» scherzò.
«Ehi, è sempre meglio avere qualcosa in più che qualcosa in meno.» ribatté Michael, asciugandosi le mani e poi tornando a sedersi «Almeno per un po' non dovremo preoccuparci che ci manchino i soldi per i nostri mici.»

Harry sorrise istintivamente, il petto pieno di calore mentre immaginava Luke e Michael con un paio di gattini. «Farete davvero una bellissima cosa. Alcuni gatti sono al canile da anni in attesa di trovare una famiglia che li accolga.»
I due ragazzi sorrisero in risposta, scambiandosi un'occhiata amorevole prima di tornare a guardarlo. «Non dire così o Mike correrà ad adottarli tutti seduta stante.» scherzò Luke, ma aveva anche lui uno sguardo emozionato e Harry non poté evitare di abbracciarlo, anche se stava ancora mescolando l'impasto nella ciotola.

«Stai facendo una torta?» chiese l'attimo dopo, osservando gli ingredienti sparpagliati sul tavolo.
«Due.» rispose il biondo «Entrambe per Nora. La prima perché oggi arrivano i risultati degli esami e del test di gravidanza, la seconda perché domani è il suo compleanno.» spiegò.