Never in My Heart || L.S.

48. The beginning

«Attento alla testa,»
Harry ridacchiò, strisciando sui gomiti per riuscire a entrare nella cuccetta di Louis e stendendosi a pancia in giù quando tutto il suo corpo fu finalmente all'interno. C'era davvero poco spazio, Louis era in piedi a lato della cuccetta e lo stava guardando con un sorriso a malapena trattenuto.
«Ti stai divertendo?»
«Tantissimo,» sorrise il riccio. Le lenzuola erano evidentemente pulite, ma c'era ancora un po' del profumo di Louis sul cuscino, lo sentiva se inspirava a fondo.

«Ti stai sniffando il mio cuscino? Sul serio?» lo prese in giro il maggiore. La sua testa arrivava appena all'altezza della cuccetta, il naso appoggiato al bordo del materasso e le sopracciglia corrugate in uno sguardo che tentava di essere disgustato. «Sei assolutamente ridicolo.»

«Taci, nano.» Harry affondò di più il viso nel cuscino e inspirò di nuovo, tirando la tendina quando Louis cercò di mollargli uno schiaffetto sulla nuca. Non doveva essere terribile dormire lì, anche se un letto sarebbe stato di sicuro meglio. Che sarebbe successo se Louis fosse rotolato giù durante la notte? Era almeno a un metro e settanta dal pavimento del bus, era pericoloso.

«Hai bisogno di privacy per poterti masturbare sul mio cuscino?»
Harry fece sbucare la testa da sotto la tenda. «Se vieni quassù potrò masturbarmi su qualcosa di meglio.» replicò con un sorrisetto.
Louis ne approfittò per colpirgli lievemente la fronte. «Scommetto che sarebbe molto comodo in una cuccetta fatta per una persona.»
«Non saprei, vuoi provare?» lo stuzzicò il riccio.
«Scendi da lì, idiota.»

Harry sorrise, sporgendo indietro il sedere e cercando di rimettere i piedi a terra senza cadere e rompersi qualcosa. Non sapeva come Louis uscisse da lì senza rischiare la vita ogni volta. «Non potrebbero darvi cuccette più spaziose? Con una scaletta per salire e scendere?»

Il maggiore gli diede una leggera pacca sul sedere. «Dove sarebbe il divertimento, poi?» scherzò «E comunque ormai ci ho fatto l'abitudine. Sono cinque anni che dormo in quel coso.» aggiunse, sorridendo ma un po' più serio «A volte preferisco stare qui che in hotel.»

«Giusto. Le camere da ricconi sono terribili.» ironizzò il riccio, seguendo Louis verso la parte anteriore del tour bus. Era stata una sua idea quella di volerci entrare, soprattutto perché era curioso e voleva vedere come fosse all'interno. Da fuori era semplicemente un enorme bus con la scritta "No Direction" su entrambi i lati, ma una volta dentro l'aveva sorpreso scoprire che non era lussuoso come si aspettava. Certo, il corridoio era ampio e percorreva l'intero bus da cima a fondo, passando per una specie di saletta con due lunghi divanetti ai lati e arrivando fino alle cuccette. I sedili anteriori erano comodi, i vetri oscurati garantivano ai ragazzi di viaggiare senza sentirsi costantemente spiati, il bagno era meno stretto e disagevole di quanto si potesse immaginare. Però... Harry si era aspettato una specie di camera d'hotel su ruote, mentre quello era un normale tour bus con cuccette minuscole.

Chiunque l'avesse scelto avrebbe potuto fare di meglio, ecco. Non riusciva neanche a immaginare come Louis, Niall e Zayn passassero gran parte del tour viaggiando lì dentro, senza neanche la possibilità di avere un po' privacy e spazio uno dall'altro, specialmente quando erano molto stanchi.

«Non è quello,» lo riscosse Louis, la voce calma mentre si sedeva su uno dei divanetti. Harry lo imitò, sistemandosi vicino a lui con il fianco appoggiato allo schienale, in modo da poterlo guardare in viso.
«È solo- uhm, siamo sempre in giro, sai? Durante i tour. Mesi e mesi in cui non abbiamo tempo di tornare a casa, o siamo semplicemente troppo lontani per farlo, e per quanto le camere d'hotel possano essere meravigliose, a volte hai solo bisogno di un posto che sia familiare, che ti faccia sentire al sicuro, a casa. Perciò ogni tanto rimango qui, quando... quando sento di averne bisogno. Non mi dà fastidio dormire in una cuccetta.» spiegò lentamente Louis, scrollando le spalle alla fine.