22. Honey

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[a/n] gli abbinamenti fanno sempre più cagare ma tiè, beccatevi 'sta copertina orrenda

***

La sveglia segnava le undici meno un quarto quando Harry aprì gli occhi, immerso nel calore e con il capo appoggiato al petto di Louis. Evidentemente aveva fallito nel suo tentativo di essere "il cucchiaio grande", ma non era poi una sorpresa perché adorava farsi abbracciare durante la notte, e Louis era abbastanza protettivo da voler sempre tenere al sicuro gli altri.

In ogni caso, era carino guardarlo da quella prospettiva: a Harry bastava sollevare lo sguardo per vedere il suo collo e la parte inferiore del suo mento, dove stava crescendo un po' di barba. Alzandosi un po' poteva vedere anche le sue guance, la linea marcata della mandibola, gli zigomi pronunciati e la curva del naso, il modo in cui le sue ciglia si stendevano a ventaglio sotto i suoi occhi chiusi e i rari e minuscoli ricci che si erano formati sulla sua fronte dopo la doccia della sera prima. Erano davvero meravigliosi, così scompigliati da arrivare a sfiorare le sopracciglia, ed Harry ne toccò uno solo perché i capelli di Louis erano morbidi e leggeri come piume.

La luce entrava flebile attraverso le tende, accarezzando la pelle di Louis e creando chiaroscuri sul suo viso, e il ticchettio della pioggia era l'unico suono udibile nel silenzio della casa. Tutto era tranquillo, rilassante. Finché il cellulare del riccio non si illuminò con il nome più terrificante che si potesse vedere a quell'ora: nonna Ashton.

«Cazzo, mi sono scordato di chiamarla.» sussurrò tra sé il riccio, affrettandosi a recuperare il telefono e rispondendo immediatamente «Pronto?»
«HARRY EDWARD STYLES,» ululò la nonna «COME HAI POTUTO NON CHIAMARMI, IERI SERA? TI HO TELEFONATO UNDICI VOLTE E NON HAI MAI RISPOSTO! STAVO PER MORIRE DI PAURA!»
«Io-»

«PER FORTUNA LIAM MI HA RISPOSTO, DOVRESTI PRENDERE ESEMPIO DA LUI! LUI SÌ CHE È UN BRAVO RAGAZZO!»
«Mi dispiace-»
«FALLO DI NUOVO E TI DISEREDO. NON AVRAI MAI LA MIA RICETTA SEGRETA DEI BROCCOLI FRITTI IN SALSA DI BROCCOLI, HAI CAPITO? SONO SERIA, HARRY
«Ho capito, scusa-»

«Che succede?» biascicò lentamente Louis, stiracchiandosi mentre batteva confuso le palpebre. Evidentemente nonna Ashton aveva urlato così forte da svegliarlo, ma Harry non poteva esserne sicuro perché ormai aveva quasi perso l'udito.
«Ieri ho dimenticato di chiamare la nonna,» rispose il riccio, coprendo il microfono del cellulare, e «ERA LA VOCE DI LOUIS?» gridò nonna Ash.
«Sì, sono io,» sorrise il maggiore, la voce ancora rauca dal giorno prima, mentre si avvicinava per farsi sentire dalla nonna.

«AW, CIPOLLINO, SCUSA SE TI HO DISTURBATO, TI SEI APPENA SVEGLIATO? HAI DORMITO BENE?»
«Sì, ho dormito bene,» rispose divertito il ragazzo «Tu come stai?»
«IO STO BENE, GRAZIE. TU SÌ CHE SEI UN TESORO, HARRY NON ME L'HA NEMMENO CHIESTO
«Ma se non mi hai lasciato il tempo di-» iniziò offeso il riccio.
«NON INTERROMPERE LOUIS, POVERO CIOCCOLATINO RICOPERTO DI NOCCIOLINE. STAI BENE, LOUIS? COSA TI È SUCCESSO ALLA VOCE?»
«Vabbè, parlate tra di voi così almeno recupero l'udito,» sbuffò Harry, passando il cellulare a Louis e affondando imbronciato tra le coperte.

Il maggiore gli accarezzò i capelli, mentre «Ieri è stata una giornata pesante,» rispondeva a nonna Ash «Sì, Harry è stato bravo. Mi ha preparato una tazza di latte col miele e mi ha tenuto compagnia, per questo si è dimenticato di chiamarti. Sì, oggi resterò a casa.» Ridacchiò e tossì un po', cercando di schiarirsi la gola. «Va bene, starò al caldo. Promesso.» Sorrise ancora ed Harry quasi sorrise di riflesso, perché le rughette agli angoli dei suoi occhi erano adorabili.

«D'accordo, lo farò. Grazie, buona giornata anche a te,» Louis chiuse la telefonata e restituì il cellulare al riccio, premendogli un bacio sulla fronte prima di seppellirsi nuovamente sotto le coperte con lui. «Tua nonna mi ha detto di darti uno scappellotto, ma non mi sembrava corretto dopo averti annoiato così tanto, ieri sera.»

Never in My Heart || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora