57. Listen to your friends/Unfair

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Avviso: sono presenti scene di maltrattamento su animali nell'ultima parte del capitolo. Non sono tremende come quelle del capitolo 15, ma se non ve la sentite di leggerle, fermatevi appena iniziano e scrivetemi, così vi riassumo il finale senza immagini troppo esplicite.

***

La luce era chiara, bianca, come quella tipica dell'alba. Si rifletteva sul pavimento lucido e si espandeva lungo tutto il piano dell'edificio, rendendo l'ambiente quasi accecante. Entrava dalle enormi vetrate, sfumava i contorni delle poltroncine disposte in file ordinate, dava a tutte le persone presenti un'aura diafana, come se i loro corpi fossero a malapena dotati di consistenza.
L'altro elemento che si diffondeva allo stesso modo era il chiacchiericcio della gente, un lieve mormorio di sottofondo che avvolgeva ogni cosa.

Era strano il modo in cui Harry si sentiva distaccato da tutto. La luce quasi non gli permetteva di vedere, le voci erano ovattate e indistinguibili. Persino il suo corpo sembrava in qualche maniera lontano dalla sua mente, dai suoi sensi, dai suoi pensieri. Non sapeva perché, ma sapeva perché era lì.
Quello era già un passo avanti rispetto a non sapere nulla, giusto?

«Harry,»
Il riccio si voltò, la luce che diventava finalmente un po' meno abbagliante e il mormorio della gente che si abbassava. Il suo corpo parve di nuovo suo, non più qualcosa di estraneo e distante, e sentì le proprie labbra stendersi in un sorriso perché finalmente, finalmente, Louis era lì.

«Lou,» espirò.
«Amore,» Il sorriso di Louis sostituì la luminosità dell'aeroporto, i passeggeri in attesa nell'ampia sala sembrarono sbiadire, il rumore di chiacchiere e annunci comunicati attraverso gli altoparlanti diminuì fino a sparire.
Harry sorrise ancora di più, felice come non mai quando poté avvolgere entrambe le braccia al busto di Louis e stringerlo a sé, inspirando profondamente il profumo della sua pelle, crogiolandosi nel suo calore.

Il maggiore lo strinse allo stesso modo, lo zaino e la valigia abbandonati a terra mentre si schiacciava contro il corpo di Harry con tanta forza da togliergli il respiro. «Amore,» ripeté sottovoce «Mi sei mancato così tanto.»
«Mi sei mancato anche tu, Lou.» sussurrò il riccio.

Louis si distaccò il tanto che bastava a guardarlo negli occhi, le iridi dall'azzurro vivido riflettevano la luce del sole. Harry rimase fermo per qualche attimo, osservando il suo sorriso rassicurante finché Louis non si sporse verso di lui e posò un bacio sulle sue labbra.
In quel momento, il mormorio della gente tornò a farsi sentire.

Harry si ritrasse di scatto, improvvisamente di nuovo consapevole della folla che li circondava, e- Dio, perché Louis l'aveva baciato davanti a tutti? Era fuori di testa?
«Lou-» Una sola occhiata bastò a mostrargli tutti i viaggiatori presenti all'interno dell'aeroporto, tutti voltati verso di loro. Alcuni stavano persino facendo foto e, cazzo, quella era la fine. Perché Louis l'aveva baciato davanti a tutti??

«Hazza,» lo richiamò dolcemente il maggiore. Harry non riusciva a distogliere lo sguardo dall'infinità di gente che li stava fissando. «Hazza,» ripeté Louis, posò le mani sulle sue guance e gli fece voltare il viso verso di sé. «Lasciami andare, amore. Devo andare, adesso.»

Il riccio aggrottò la fronte, l'attenzione di nuovo concentrata su Louis perché in fondo era molto più importante di chiunque li stesse guardando. «Cosa?» balbettò «Ma sei appena arrivato...»
«Devo andare avanti, Haz.» rispose il maggiore, come se non l'avesse neanche sentito, prendendogli le mani e posando un bacio sul dorso di entrambe. Harry cercò di trattenerlo, ma Louis indietreggiò e la folla lo avvolse, facendolo sparire.
«Louis!»

«Non hai neanche un futuro, non puoi aspettarti che stia qui per sempre.» disse Gemma, al suo fianco.
Il riccio si voltò di scatto, sconvolto, perché- da dove era arrivata? Da quanto era lì?
«Non sai nemmeno prendere una decisione riguardo la tua vita, non puoi pensare che gli altri mettano in pausa la loro solo per aspettarti.» continuò Gemma, scrollando le spalle con espressione indifferente.

Never in My Heart || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora