39. Started from the bottom and now we're here

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Il piede destro di Liam rimbalzava ritmicamente contro la moquette dell'auto, le sue dita stringevano il bordo del sedile, il suo sorriso era ampio e inalterato da quasi un'ora.
«Non riesco a crederci.» ripeté per la millesima volta da quando si era svegliato, e, bisognava dirlo, era sveglio da otto ore. Ed era solo mezzogiorno.

«Sì, stavo iniziando a sospettarlo.» ironizzò Harry, seduto al suo fianco. Lui non stava sorridendo come un maniaco mentre stritolava il sedile e faceva rimbalzare il piede in modo irritante. Perché? Perché era una persona normale, ecco perché. «Puoi calmarti, per favore?»

Naturalmente, Liam lo ignorò del tutto. «Solo il ventotto settembre siamo stati al nostro primo concerto dei No Direction, adesso sono passati poco più di quattro mesi e guarda quante cose sono successe! Per non parlare del fatto che oggi parteciperemo al nostro secondo concerto! Io sono entusiasta, tu non sei entusiasta?»
Harry sospirò e appoggiò la fronte al finestrino. «No, io sono sul punto di spingerti fuori dall'auto in corsa.»

«Pensa, se tu non ti fossi messo in imbarazzo parlando con Louis senza sapere chi fosse, a quest'ora non saremmo neanche qui.» continuò imperterrito Liam «Non avrei mai immaginato che potesse succedermi qualcosa del genere, sono passati mesi e ancora non riesco a crederci. Comunque stavolta ho comprato il pennarello giusto, così posso scrivermi "Zayn ti amo" sulla fronte senza che rimanga il segno per settimane. Dio, sono così euforico!»

Harry sospirò di nuovo. Era bello che Liam vedesse solo gli aspetti positivi - essere amico dei No Direction, concerti gratis, Zayn che gli sorrideva amorevolmente anche quando si comportava in modo ridicolo - ma lui non si sentiva così. Era il sette febbraio, quel giorno iniziava il tour della band, e per quanto i concerti potessero essere divertenti, per quanto guardare Louis sul palco potesse essere emozionante, la verità era che lui e Louis avrebbero passato la gran parte dei mesi seguenti separati. E non era pronto per quello. Non era pronto per niente.

Gli ultimi dieci giorni erano passati troppo in fretta, tra turni al canile, notti trascorse a casa di Louis, momenti condivisi che presto non avrebbero più avuto. I ragazzi li prendevano un po' in giro quando passavano ogni secondo della giornata insieme, ma Harry era troppo preoccupato per ascoltarli. Non aveva mai avuto una relazione in vita sua e ora avrebbe dovuto farne funzionare una a distanza, che non solo era condannata a restare segreta, ma era persino ostacolata dai manager della band.

O meglio, all'inizio nessuno aveva ostacolato niente. Andrew e Fiona non erano mai sembrati molto entusiasti, ma non avevano impedito loro di fare nulla, anche perché gli altri due - George e David - erano stati dalla parte di Harry e Louis. I problemi erano iniziati quando la passeggiata a Hampstead Heat non era andata come i due ragazzi speravano. Certo, le foto dei paparazzi erano state scattate con precisione e li facevano sembrare un paio di amici senza nulla da nascondere, ma le fan con cui Louis si era fermato a parlare avevano raccontato la loro esperienza su twitter, ed era evidente che non avessero riflettuto molto prima di pubblicare tutto.

«"Louis e il suo amico sembravano molto vicini, quando ci siamo allontanate si sono seduti per terra e sono abbastanza sicura che si stessero tenendo per mano"» aveva letto a voce alta Fiona, il tono a malapena controllato mentre spostava lo sguardo dallo schermo del suo cellulare per fulminare Harry e Louis con un'occhiata «Cosa avevamo detto riguardo il contatto fisico e la vicinanza? Come vi è venuto in mente di tenervi per mano?!»

«È stata una mia idea, non ci ho pensato.» era intervenuto Louis «Credevo se ne fossero andate ed eravamo abbastanza lontani dal resto della gente, non pensavo che qualcuno ci stesse guardando.»
«Non pensavi-» Fiona si era abbandonata contro lo schienale della sedia, mentre sulla sala riunioni calava il silenzio.

«A quanto pare non hai pensato nemmeno quando hai scelto la destinazione della vostra uscita senza comunicarcela in anticipo.» si era intromesso Andrew, lo sguardo duramente puntato su Louis «Hampstead Heat è famoso per essere uno dei luoghi più adatti agli appuntamenti romantici e tu hai deciso di andare proprio lì. Avresti dovuto portarci Eleanor, non questo-»

Never in My Heart || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora