Never in My Heart || L.S.

44. Harry having sudden revelations as always

«Eccoci qua, abbiamo quasi fatto,» Il dottor Corden estrasse l'ago della siringa dalla collottola del cane, la mano stabile e il tono di voce rassicurante. Harry continuò comunque a tenere fermo l'animale, accarezzandogli piano la testa per confortarlo. «E... finito.» sorrise il veterinario «Visto, Axl? Abbiamo fatto in fretta, niente dolore, come promesso.»

Il cane lo guardò con espressione sollevata, scodinzolando un po' quando Harry prese a grattarlo dietro le orecchie e alzandosi dalla posizione distesa in cui il dottor Corden l'aveva fatto sistemare. Fece persino un piccolo saltello per farsi accarezzare anche dal veterinario, poi balzò giù dal lettino da visita e giracchiò per lo studio, annusando attrezzature e strumenti vari.

«Lui era l'ultimo per oggi, giusto?» si assicurò il dottore, buttando via la siringa e togliendosi i guanti prima di voltarsi verso Harry.
Il riccio annuì, accucciandosi per far avvicinare Axl a sé, in modo che non combinasse accidentalmente qualche guaio. «Sì, domani tocca alla sezione dei cani più anziani e poi abbiamo finito con le vaccinazioni e i controlli. Però credo ti darà una mano Josh, io sono di turno solo al mattino.»

«Peccato, sei molto bravo a tenere calmi gli animali,» commentò il veterinario «Hai costruito un ottimo rapporto con tutti loro, sia quelli appena arrivati sia quelli che sono qui da molto. Che progetti hai per il futuro?»
Harry alzò lo sguardo, distogliendo l'attenzione da Axl, che era intento a leccargli una mano, e aggrottando le sopracciglia all'espressione curiosa del dottor Corden. «Io, uhm... non lo so. Continuerò a lavorare qui?»

«Hai mai pensato di diventare veterinario?»
Harry aggrottò ancora di più le sopracciglia, confuso. «No...»
«Secondo me saresti portato. E sarebbe perfetto averti qui per dare una mano a Tyler, quando io andrò in pensione.» continuò James, scrollando le spalle mentre puliva il lettino da visita.
«Non hai neanche ancora compiuto trentasette anni, è un po' presto per pensare alla pensione,» rispose scherzosamente Harry, ma il dottore scosse la testa.

«Faresti in tempo a studiare, laurearti, e potresti venire qui per il tirocinio. E una volta terminato il ciclo di studi avresti già pronto un posto di lavoro.» disse «Mancherebbero comunque diversi anni alla mia pensione, ma lo sai che io faccio anche volontariato alla clinica privata vicino al centro. Ogni anno mi pregano di andare a lavorare lì stabilmente.» aggiunse, stringendosi nelle spalle «Sarebbe bello lasciare questo posto sapendo che oltre a Tyler c'è qualcuno che si prede cura degli animali, che ci tiene davvero.»

«Non saprei...» mormorò Harry, sinceramente spaesato alla prospettiva «Non ci ho mai pensato.»
«Pensaci. Se vuoi ti presto qualche libro di medicina veterinaria, così capisci se può interessarti oppure no.» propose il dottore «E in caso contrario puoi semplicemente mantenere il tuo posto di lavoro attuale, che è comunque di enorme aiuto.»

«Ci penserò,» annuì Harry. Axl scodinzolò di nuovo e fece qualche altro saltello perché ormai si stava annoiando, così Harry accennò un piccolo sorriso verso il veterinario e si alzò in piedi, aprendo la porta dello studio per riportare il cane al suo box. Erano sei giorni che aiutava Tyler e il dottor Corden con le vaccinazioni e le visite di routine a cui erano sottoposti periodicamente tutti gli animali del canile, ed era contento che stessero finalmente arrivando verso la fine. Per quanto sia lui che i due veterinari fossero abituati ad avere a che fare con cani e gatti, era sempre un processo piuttosto stressante.

«Axl, di qua,» Il ragazzo aprì la porta che dal corridoio si affacciava sul cortile interno e il cane lo seguì scodinzolando, venendo accolto dai suoi compagni una volta tornato alla sezione dei cani di taglia grande. Harry gli fece qualche altra carezza prima di farlo entrare nel suo box, poi salutò sia lui che gli altri cani e si avviò nuovamente verso l'edificio principale, perché ormai il suo turno era terminato.